Prologo

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La donna dai lunghissimi capelli castani e ricci cavalcava a grande velocità in direzione della città. Ma non era da sola. Con lei c'erano tutte le persone che credevano in lei e nelle sue capacità, in primis suo fratello. Stavano cavalcando verso la città che era la loro meta da ormai cinque anni. Dovevano riprendersela perché era loro di diritto. Avevano organizzato quel colpo da anni e ci avevano messo più del previsto solamente perché avevano faticato a trovare abbastanza gente dalla propria parte. C'era voluto del tempo per convincere tutti ma alla fine ci erano riusciti e ora si sarebbero ripresi quello che era stato loro tolto.

-mia signora vediamo la città- le disse uno dei cavalieri che stavano cavalcando al suo fianco.

-siamo vicini- rispose lei mentre sul suo volto si allargava il sorriso. Finalmente riusciva a rivedere Ur, la sua Ur.

Erano scappati non appena i regni di Halaf e Lagash avevano preso Ur e non ci avevano più fatto ritorno lasciando i cittadini in balia degli stranieri. Ma adesso erano tornati e nessuno sarebbe riuscito a farli muovere da Ur, nemmeno una guerra. Anzi, non appena sul trono di Ur Yasmin era pronta anche ad andare in guerra per tenersi il suo trono.

In quel momento però doveva stare calma e concentrarsi su quello che stavano per fare. Era completamente inutile pensare alla guerra successiva quando ancora dovevano vincere quella.

Yasmin sapeva che le persone all'interno della città non avrebbero fatto resistenza. Suo fratello era andato in giro per Ur a spiegare alla gente il loro piano e i loro sudditi avevano accolto la notizia con felicità. Nessuno di loro voleva il governo straniero. Volevano i loro legittimi re e Yasmine avrebbe esaudito i loro desideri prendendo la corona i Ur.

-tenetevi pronti a combattere- disse Yasmin stringendo nella mano destra la sua spada. Non era riuscita ad avere informazioni su quante guardie c'erano a difesa di Ur ma di certo non potevano aspettare oltre per riprendersi la loro città. La donna confidava anche nel fatto che loro, anche se pochi, sarebbero riusciti a vincere lo scontro e a sopravvivere. E se non fosse stato così allora avrebbe dato la vita cercando di riprendersi quello che era suo.

-Yas non fare pazzie- disse un ragazzo avvicinandosi alla riccia con il suo cavallo. Anche lui aveva la sua spada in mano pronto a difendersi in qualunque momento.

-non ti preoccupare- rispose Yasmin al ragazzo quasi identico a lei con i suo capelli ricci e castani e gli occhi verdi.

-io mi preoccupo perché so di cosa sei capace- continuò ancora il ragazzo spronando il suo cavallo ad andare più veloce per raggiungere quello della sorella che andava molto più veloce rispetto agli altri.

-ma ci sei tu,Thalles- rispose la castana sorridendo leggermente e facendo aumentare l'andatura al suo cavallo.

In pochissimo tempo arrivarono alle porte delle grandi mura di Ur, porte che in realtà non erano ancora state costruite e pensare che erano da anni in quella situazione! Il piccolo esercito entrò quindi indisturbato all'interno di Ur e Yasmin guidò il suo cavallo in direzione del castello visto che se doveva puntare alla conquista della città doveva proprio partire dal castello.

Durante la cavalcata per arrivare al palazzo però trovarono solo pochissime guardie che gli uomini della donna uccisero subito senza problemi.

E fu così che Yasmin senza perdere nemmeno un uomo del suo esercito si conquistò Ur sedendosi sul trono che le spettava da quando era nata e facendosi incoronare dall'alto sacerdote con ancora l'armatura dorata addosso. Lei non era solo una regina, lei era la reggina guerriera di Ur e niente e nessuno si sarebbe messo tra lei e il suo regno a costo di distruggere chiunque ci avesse provato.



Angolo Autrice

Di solito sono una che non ama molto scrivere i sequel e quando lo fa sono per di più one-shot . Ma per mia sfortuna e vostra fortuna la mia testa ha deciso che gli avvenimenti dovevano essere troppi e non potevano stare in un solo capitolo. Quindi ecco a voi il seguito di: "L'Erede".


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