Capitolo 10

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-mia signora- Yasmin si voltò di scatto in direzione della sua dama di compagnia. Dopo quello che era successo con Jackson si era rintanata nella sua camera, senza riuscire a togliersi quell'odioso vestito, e aveva chiesto di andare a chiamare Thalles per parlare con lui e soprattutto capire cosa fare. Aveva solo un possibile candidato in quel momento e la cosa non le piaceva per niente visto che poteva tranquillamente essere come Jackson.

-dov'è Thalles?- chiese Yasmin non notando il fratello dietro la donna e nemmeno nelle immediate vicinanza.

-il signorino ha detto che non ha nessuna intenzione di parlare con voi ed è uscito dal castello subito dopo- rispose dispiaciuta la donna mentre Yasmin sospirava sconsolata. Perché il fratello non capiva che aveva terribilmente bisogno di lui?

-va bene, grazie comunque- rispose la castana sorridendo leggermente alla dama che era davvero preoccupata per lei. -quando dovrebbe arrivare l'altro lord?- chiese allora Yasmin iniziando a torturarsi le mani per l'agitazione. Non voleva che anche quell'altro incontro andasse male.

-nel pomeriggio mia signora, ma se volete possiamo mandare un messaggero e vedere di anticipare l'incontro- propose la donna.

Yasmin ci pensò un bel po' prima di annuire. Era meglio togliersi subito il dubbio e non rimanere le ore a torturarsi su quello che sarebbe successo. La donna le sorrise e la lasciò nuovamente sola.

Nemmeno mezz'ora dopo la castana sentì nuovamente bussare alla porta della sua camera e quasi controvoglia diede il permesso di entrare, sulla porta apparve nuovamente la sua dama di compagnia.

-mia signora lord Helia è qui- disse questa facendo alzare di scatto la testa a Yasmin che precedentemente la teneva bassa per osservare il libro che si era messa a leggere nonostante non fosse riuscita a farlo realmente.

-è stato molto veloce nonostante il poco preavviso- sussurrò Yasmin chiudendo il libro e alzandosi pronta ad andare ad incontrare l'ultimo pretendente. Non sapeva praticamente niente di lord Helia.

Sapeva solo che era il figlio di lord Yike che era uno di quelli che l'avevano più aiutata nella riconquista di Ur. Nonostante Yike l'avesse aiutata lo stesso non si poteva dire del figlio che la ragazza non aveva nemmeno mai visto. Aveva scartato la maggior parte dei figli degli altri lord perché aveva visto chiaramente com'erano e come ragionavano (tutti come Jackson) e aveva voluto dare una possibilità a Jackson solo perché le sembrava il più stupido. Ma era anche peggio di quanto di era immaginata e tutte le sue speranze erano riposte in quel ragazzo che non conosceva a che sperava non fosse come tutti gli altri figli dei lord.

Davvero sperava non fosse peggio di Jackson altrimenti sarebbe stata costretta a sposare l'altro lord e cercare di imporsi su di lui. E con quei pensieri in testa nemmeno si accorse di essere arrivata difronte al lord che le fece un leggero sorriso.

Yasmin per poco non rimase a bocca aperta. Quello che aveva difronte era uno dei ragazzi più belli che avesse mai visto. I capelli neri risaltavano tantissimo per via della pelle candida dell'uomo, fin troppo chiare per uno di Ur, e gli occhi ambra sembravano fatti interamente di oro. E poi era altissimo.

-buongiorno, anche se è quasi ora di pranzo- disse il moro osservando attentamente la ragazza.

-potevate venire anche nel pomeriggio se per voi era un problema- rispose leggermente acida Yasmin. In realtà non voleva fare l'acida ma le era uscito perché quella sembrava non essere la sua giornata.

-era solo una considerazione mia signora, non sarei venuto se non avessi potuto- le rispose educatamente il ragazzo facendo pentire ancora di più Yasmin di essersi comportata in quel modo all'inizio.

-scusa non è giornata- disse Yasmin mettendosi una mano sulla fronte per la stanchezza.

-non vi preoccupate mia signora, se per voi è un problema la mia presenza qui posso anche tornare un altro giorno- a quelle parole Yasmin assottigliò gli occhi.

-cosa nascondete?- chiese la ragazza osservandolo attentamente.

-in che senso?- chiese Helia non capendo la domanda della castana.

-è troppo strano che voi siate così disponibile nei miei confronti, cosa volete?- specificò Yasmin incrociando le braccia al petto.

-non voglio niente, sono così di mio- rispose Helia con un mezzo sorriso sulle labbra.

-quindi nemmeno il potere?-

-tutti vogliono il potere mia signora, anche colui che dice che non ne vuole-

-quini vuoi diventare re. È per questo che stai cercando di adularmi?- chiese ancora Yasmin.

-be' se qualcuno ti offrisse la possibilità di diventare re perché non provarci? E comunque non sto cercando di adularvi se sono gentile con voi è perché sono di natura così con le persone che se lo meritano ovviamente- rispose Helia sorridendole. Yasmin ancora non riusciva a fidarsi completamente di Helia. Le sembrava troppo bello per essere vero che quel ragazzo fosse così disponibile nei suoi confronti.

Anche se conosceva lord Yike, che era un ottimo alleato, non sapeva se lo stesso valeva per il figlio. O semplicemente entrambi potevano star cercando di portarla dalla loro parte per prendere il potere.

Ma in quel momento doveva fidarsi di Helia se non voleva sposarsi con Jackson. E lei non voleva quello stronzo di Jackson come suo marito. non l'aveva sopportato per pochi minuti figuriamoci per una vita intera.

-nel caso tu diventassi mio marito sai che sarai solamente il re consorte? Sarò io ad avere potere decisionale e non tu- disse Yasmin. Voleva vedere come avrebbe reagito a quelle parole.

-ne sono consapevole dopotutto siete stata voi a riconquistare Ur e non sarebbe minimamente corretto che qualcun altro decida per voi- rispose Helia lasciando Yasmin completamente di stucco. Pensava che il ragazzo avrebbe fatto una scenata e invece non era successo niente del genere, anzi. I suoi dubbi però aumentavano sempre di più. -comunque devo dirvi che state molto meglio con l'armatura- quella frase pietrificò ancora di più Yasmin.

-state dicendo che non sono un granché?- chiese Yasmin assottigliando lo sguardo.

-no, siete davvero bella ma la vostra bellezza aumenta quando indossate l'armatura-

Yasmin rimase in silenzio soppesando quelle parole: poteva fidarsi di Helia oppure doveva temerlo?

La nuova dinastiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora