Capitolo 25

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-mi sembri stanca- disse Helia avvicinandosi alla moglie che si era appena accasciata sul suo trono. Era da un paio di giorni che Yasmin si sentiva strana ma aveva dato la colpa al troppo stress. Ora però la ragazza iniziava ad immaginare che non fosse solo per quello e il fatto che anche Helia le avesse detto qualcosa non prometteva nulla di buono.

-non so cosa mi sta succedendo- rispose Yasmin facendo un leggero sorriso in direzione del marito. Era davvero assurdo come in pochissimo tempo erano riusciti ad instaurare un legame tale da permettergli di capirsi anche solo con lo sguardo. Quando Yasmin aveva deciso di sposarsi per poter portare avanti il suo regno mai avrebbe pensato di essere così fortunata.

-secondo me dovresti toglierti quella trappola mortale- ed Helia indicò il corsetto della ragazza -da quando te lo sei messo sembri più pallida e non vorrei ti facesse star male- Yasmin ci pensò un po' su prima di mettersi dritta sul trono e dare le spalle al moro prima di alzarsi i capelli. La sua era una richiesta implicita che Helia capì immediatamente e si mise a slacciare i nodi che tenevano fermo il corsetto della ragazza. Quando ebbe finito Yasmin poté tirare un sospiro di sollievo visto che si sentiva leggermente meglio.

-evita di mettertelo se stai male. Sei la regina puoi fare quello che vuoi- le disse il moro accarezzandole una guancia prima di baciarla sulle labbra.

-se ne usciranno con un: "non è consono"-

-sei tu la regina non loro, devi decidere tu per te stessa- Helia baciò la castana sulle labbra strappandole un sorriso mentre lanciava via il corsetto che finì a terra e fu prontamente preso da un servitore.

-io non lo metto più quel coso- borbottò Yasmin continuando poi a baciare il moro. Non si sentiva ancora tanto bene nonostante si fosse tolta il corsetto ma ciò non le impediva di baciare il marito.

-dobbiamo avvisare anche Thalles di quello che è successo- disse dopo un po' Helia sospirando. Il cognato da un po' di giorni a quella parte non partecipava più tanto attivamente alle riunioni e il ragazzo si stava preoccupando così come Yasmin anche se la regina tendeva a non farlo vedere. Entrambi avevano capito che era successo qualcosa di molto grave se il ragazzo se ne stava per fatti suoi e soprattutto nervoso ma nessuno dei due aveva avuto il coraggio di chiedere cosa fosse successo.

-secondo te cos'ha?- chiese Yasmin andando a sedersi sulle gambe del marito per stare più comoda. Baciarsi stando seduti sui due troni non era molto comodo.

-problemi di cuore? Mi sembra l'unica cosa sensata visto i suoi sbalzi d'umore- rispose Helia. Thalles infatti era passato da una settimana in cui sembrava essere al settimo cielo senza considerare nessuno a una settimana in cui sembrava un morto vivente.

-non mi ha detto niente. Di solito mi dice quando trova qualcuno, soprattutto avrebbe dovuto dirmelo visto che lo sto obbligando ad un matrimonio- rispose Yasmin togliendosi la corona d'oro e mettendo la testa tra l'incavo del collo del marito chiudendo poi gli occhi e sospirando cullato dal dolce odore che aveva imparato ad amare.

-a questo punto credo che se vorrà sarà lui a parlarcene ora è più importante informare Thalles dell'attacco- a quelle parole Yasmin annuì e fece per alzarsi ma non ce ne fu bisogno visto che l'oggetto della loro discussione arrivò in quel momento nella sala del trono con la faccia distrutta.

-Thal tutto okay?- chiese Yasmin facendo alzare di scatto la testa al castano che sembrava non essersi accorto della loro presenza.

-scusatemi stavo andando in camera- rispose il castano evitando accuratamente la domanda della sorella. Infatti gli appartamenti della famiglia reale si trovavano dietro la sala del trono e l'unico modo per accedervi era proprio passare dietro ai due troni.

-aspetta- disse invece Yasmin facendosi leggermente seria -il re di Lagash ha attaccato Halaf e l'ha conquistata-

-cosa? Ma non era del fratello?- chiese Thalles completamente sconvolto da quella notizia, come poteva uno attaccare il proprio fratello?

-si e a quanto pare ha attaccato. Sappiamo che è riuscito a prendere il controllo della città. Dobbiamo stare attenti perché di sicuro il prossimo passo sarà attaccare Ur. Devi raddoppiare le difese sulle mura, so che abbiamo perso parecchia gente durante l'attacco dei nomadi delle montagne ma non possiamo permettere che il nostro regno cada nuovamente nelle mani del re di Lagash-

-farò subito il possibile, ma quando l'avete avuto questa informazione?- chiese il castano non riuscendo ancora a capacitarsi della cosa.

-oggi durante la riunione che tu hai saltato come tutte le altre- rispose la ragazza incrociando le braccia al petto.

-scusami non è periodo. Mandiamo anche qualcuno a controllare la situazione ad Halaf? Così possiamo vedere i loro movimenti e in caso raddoppiare le difese-

-ci abbiamo già pensato e sono andati lord Jack e lord William- disse Helia alzando gli occhi al cielo.

-e perché proprio lord Jack?-

-perché si è proposto volontario, non abbiamo avuto scelta- gli disse Yasmin iniziando a giocare con una sua ciocca di capelli mentre Thalles la stava scrutando attentamente.

-ti sei tolta il corsetto- asserì poi.

-mi stava dando fastidio e poi sono la regina e posso decidere cosa fare-

-finalmente!- rise Thalles cosa della quale fu felice Yasmin, amava vedere il fratello sorridere. -sicura che non ci sia altro dietro?- chiese poi il castano alzando un sopracciglio facendo aggrottare la fronte a Yasmin per capire cosa avesse elaborato la mente del ragazzo.

-che intendi?- chiese la ragazza non capendo, in realtà ci aveva rinunciato non trovando niente di possibile.

-oh no lo devi capire da sola. Vado ad avvisare le truppe per la difesa ci vediamo a cena- e così dicendo Thalles tornò da dove era venuto lasciando perplessa la sorella, e anche un po' irritata, mentre Helia aveva iniziato a farsi una mezza idea di quello che poteva aver pensato il cognato. Solo non voleva dirlo alla moglie perché aveva paura la prendesse come un'imposizione e non voleva.

-tu hai capito cosa intendeva vero?- chiese però Yasmin a bassissima voce.

-probabile-

-me lo dici? Mi fate preoccupare se no-

-non è niente e potrei anche aver interpretato male, andiamo in camera- e per confermare le sue parole il moro baciò la moglie facendole perdere interesse per l'argomento, almeno per il momento.

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