-e quel bambino?- chiese Doris vedendo entrare Vartan nella locanda tutto trafelato con il bambino in braccio che ancora piangeva e tirava pugni sul povero ragazzo.
-stava per essere ucciso- sussurrò Vartan chiudendo la porta della locanda a chiave e correndo dietro al bancone mettendo il bambino sopra per osservarlo attentamente. Ma il bambino sembrava essere in perfetta salute.
-i genitori?- chiese ancora Doris avvicinandosi ai due. I bambino se possibile pianse ancora più forte mentre Vartas scuoteva la testa indicando a Doris che non c'erano più.
-ehi ci sono io adesso non ti preoccupare- gli disse Vartan cercando di tranquillizzarlo ma sembrava non star funzionando. -dove sono gli ospiti?-
-appena si sono accorti di quello che stava succedendo sono corsi fuori a gambe levate- rispose Doris sospirando. -come sta andando?-
-non lo so, non me ne sono accorto- rispose sinceramente Vartan prendendo un bicchiere e riempiendolo d'acqua per poi porgerlo al bambino. Bambino che lo guardò per un po' prima di prendere il bicchiere in mano e iniziare a bere scosso ancora dai singhiozzi.
-non possiamo lasciarlo da solo- disse Doris osservando il bambino che beveva con calma l'acqua lanciando sguardi confusi in direzione sua e di Varta. Stava semplicemente cercando di capire cosa stesse succedendo intorno a se.
-ti fidi di me?- chiese Vartan al bambino che lo osservò attentamente prima di annuire anche se con un po0 di titubanza. -mi prenderò cura io di te adesso- continuò il biondo accarezzando una guancia del bambino che gli sorrise debolmente visto che la tristezza aveva velato nuovamente i suoi occhi.
-ne sei sicuro?- chiese Doris leggermente preoccupata non sapendo se il ragazzo sarebbe riuscito ad occuparsi di un bambino.
-non ti preoccupare i miei nipoti mi adorano- sospirò Vartan pensando a quanto gli mancavano quelle due bestioline. Sperava che tutto si potesse risolvere nel migliore modo possibile per riabbracciarli.
-se per il bambino va bene io non mi oppongo- si arrese Doris anche perché Vartan sembrava tenere molto a quella povera creatura spaventata che aveva salvato da morte centra.
Il bambino annuì come per rispondere alla domanda sottointesa della donna che sorrise ai due e andò verso la porta della locanda per sbirciare quello che stava succedendo fuori.
-come ti chiami?- chiese Vartan al bambino dopo aver preso uno straccio pulito e, bagnato con un po' d'acqua, a togliere lo sporco dal volto del piccolo.
-Sylas- rispose con voce roca il bambino poggiando il bicchiere ormai vuoto sul bancone al suo fianco.
-bene Sylas io sono An, mi prenderò cura di te per un po'- disse Vartan. Non sapeva quanto tempo sarebbe rimasto ad Ur e quindi non voleva assolutamente dare false speranze al bambino. Poteva solo stargli accanto per quel poco tempo che sarebbe rimasto ad Ur visto che non aveva il coraggio di farlo vivere da solo per strada.
Sylas annuì lasciando che An gli pulisse completamente la faccia asciugandogli anche qualche lacrima che stava scendendo silenziosa dai suoi occhi, aveva capito che li era sicuro ed era rimasto solo il dolore per la perdita della sua famiglia.
-cosa sta succedendo?- chiese poi Vartan a Doris che era rimasta alla porta a guardare il disastro all'esterno.
-adesso non sta passando nessuno e cosa non mi piace- rispose Doris per poi ritornare dai due ragazzi e osservare attentamente il bambino con i vestiti completamente strappati e sporchi. -Sali su e fai fare un bagno a Sylas, nel magazzino dovrebbero esserci dei vestiti puliti anche per lui visto che ogni tanto la gente si dimentica qualcosa- An annuì e prese in braccio Sylas prima di fare quello che gli era stato detto da Doris anche se aveva leggermente paura di lasciare da sola Doris a gestire la locanda.
-ti chiamo se ci sono problemi- disse la donna capendo perfettamente le preoccupazioni di Vartan che le sorrise prima di sparire dalla sua vista.
Doris sospirò e con calma iniziò a sistemare la locanda, aveva già tolto i corpi morti dei due soldati non appena Vartan era uscito a combattere, ma non aveva avuto il tempo di sistemare gli arredi.
Mentre dava le spalle alla porta della locanda essa venne aperta e Doris si girò pronta ad urlare a Vartan ma si bloccò di colpo vedendo che la persona entrare non era altri che Thalles, sporco dalla testa ai piedi di sangue.
-tutto bene?- chiese la donna indicando una sedia al castano e quest'ultimo si sedette.
-abbiamo catturato quelli rimasti ancora vivi. Credo che siamo riusciti a bloccarli finalmente- rispose Thalles controllandosi il braccio destro che stava leggermente sanguinando -qui com'è andata?-
-tutto bene, i miei clienti sanno farsi valere- rispose Doris. -vuoi che ti controlli il braccio?-
-no, devo ritornare a palazzo e spiegare tutto a Yasmin. Sono passato solo per vedere An- rispose il castano che aveva cercato il biondo per tutta la locanda senza trovarlo, gli aveva detto che gli avrebbe spiegato cosa stesse succedendo.
-è di sopra se vuoi te lo chiamo- disse Doris sorridendo in direzione del castano che scosse la testa.
-non ti preoccupare posso anche passare più tardi- disse prontamente il castano. Molto probabilmente An sapeva già cos'era successo avvisato da Doris e quindi la sua presenza li era pressoché inutile.
-come vuoi, lo avviserò di quello che è successo allora- disse Doris sospirando. Vedeva chiaramente quanto Thalles tenesse ad An e le faceva male sapere che non sarebbe mai stato ricambiato dal biondo.
Il castano si alzò dalla sedia e fece per uscire dalla locanda quando una voce richiamò la sua attenzione:
-ehi- Vartan stava ritornando giù per chiedere a Doris le chiavi del magazzino che era chiuso appunto quando aveva notato Thalles che se ne stava andando -stai bene?- chiese Vartan preoccupato vedendo un rivolo di sangue uscire dal braccio del castano.
-si- rispose Thalles felicissimo di essere riuscito a vedere Vartan che sembrava come se avesse combattuto per quanto male era messo.
-siete riusciti a batterli?- chiese ancora Vartan scendendo completamente le scale e iniziando a controllare le condizioni del castano.
-credo di si, ne abbiamo catturati un bel po'- rispose Thalles davvero sorpreso del comportamento del ragazzo.
-non azzardarti mai più a combattere dopo aver bevuto mi hai fatto preoccupare-
-ma è andato tutto bene, perché ti preoccupi?- chiese Thalles non capendo il comportamento del biondo.
Vartan lo guardò scuotendo la testa per poi prendere il volto di Thalles tra le mani e baciandolo sulle labbra lasciando il castano completamente immobile.
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La nuova dinastia
FantasySono passati cinque anni dalla sconvitta di Walter ad Ur e sembra esserci la pace nel loro mondo. Narek e Ciel vivono la loro vita felici con la loro famiglia mentre Vartan concentra tutte le sue attenzioni a governare Lagash. Ma qualcuno non ha int...