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Oggi esprimerò tra le righe un mio pensiero, una mia riflessione personale, che potrebbe turbare il lettore, ma è importante per me esprimerla, che ben vengano le critiche, purché esse siano costruttive, mi piacerebbe avere anche dei confronti, poiché io non ne abbia mai abbastanza.

Dicevo, che essa è una mia riflessione personale, estremamente, che mi naviga nella mente e nel cuore da molto tempo oramai, potrebbe essere circa dieci anni, alla quale ho anche "lavorato", andando alla ricerca di una verità, per così dire. E' una di quelle questioni che mi stanno particolarmente a cuore, e che mi hanno segnata profondamente nell'animo, e che mi porterò fin quando avrò fiato in corpo. Una di quelle questioni che occuperà la mia mente ogni giorno della mia vita e che richiederà sempre un'assoluta importanza. E credo sia così per ogni singola persona presente sul pianeta, o almeno per la gran maggioranza. Sto parlando della religione. Quella in generale, di cui una parte ha già trovato il suo posto difendendolo con ardore e quella parte che non crede in nessuna divinità.

E ahimè, io non mi ritrovo in nessuna di esse, in nessuna parte.

Ho vissuto un'esperienza che mi porterò in tutto il corso della mia vita, con orgoglio, ma proprio questa mi ha portata in uno stato di angoscia interiore, con una serie di eventi che ne sono conseguiti che hanno fatto crollare ogni mia singola convinzione, ogni mia singola sicurezza, pezzo per pezzo. Per capirne il senso, per il solo, semplice capire, arrivare ad un mio stato di quiete ho dovuto fare ricerche, ho frequentato vari culti di varie religioni, ho letto parti della Bibbia di alcune religioni, ho cercato e ascoltato interviste di studiosi religiosi, ho avuto confronti con svariati religiosi praticanti, anche di persone a me care, di cui uno stesso pastore, ho accolto in me ogni singolo racconto, ogni singola esperienza personale raccontata, ho avuto confronti con un'etnia diversa di cui non proprio essa possa definirla religione, ho confrontato la Bibbia di nuove edizioni con vecchie edizioni, e lasciatemi dire ch'esse non sempre cambiano solo le parole ma anche il significato, che possiate controllare voi stessi, ho anche letto un libro di un giornalista che parla del Vaticano. Che io non lo abbia mai letto.

Ho ascoltato e osservato, con la mente aperta e con il cuore in mano, il tutto con una estrema attenzione, e rispetto e poi ho dovuto fermarmi, con la mente ormai satura di tutte quelle informazioni. Ho dovuto prendere le mie esperienze, ho dovuto riflettere sui miei stessi pensieri e dopo ho dovuto confrontarli con tutte quelle informazioni assimilate. E' possibile, dunque, che io sia arrivata ad una mia singola, elaborata, cercata ed estremamente personale risposta, che forse, non ne tollera altre.

Io credo che non debba esistere alcuna religione, nessuna Bibbia ne parla, esse sono solo frutto della mano dell'uomo, della sua mente, e credo che l'essere umano abbia sentito l'estrema necessità di creare le varie religioni a suo piacimento sicuramente, ma anche per un suo personale conforto, per una guida necessaria nel corso della sua vita.

Io credo certo, in un Dio, se così, Esso si chiami, ho fede, certamente, ma non ho alcuna religione. Che io mi sbagli per questo, che io pecchi per tale riflessione, forse presunzione.

E' un mio studio estremamente personale, che dura da anni, una curiosità irrefrenabile, che mi ha portata a pormi domande su domande, una di queste è se altre persone, come me, siano mai andate oltre, se abbiano mai sentito la necessità di andare in fondo, anche solo della propria religione. Comprendo bene, che nella maggior parte dei casi, la religione viene imposta dai propri familiari o da situazioni che la richiedono, qualunque religione essa sia, e che quindi venga accettata, così per come essa è, ma non vi siete mai chiesti se perlomeno essa fosse quella giusta? Da dove sia nata questa vostra religione? Se sia affine o meno alla vostra vera fede?

E dunque, vi basta chiudere gli occhi e lasciarvi andare, fidarvi di ciò che avete sentito dire ma mai colto in pieno con le vostre orecchie, con i vostri occhi ma soprattutto con il vostro cuore? E' forse questa la fede che s'intende?

Avete mai avuto la curiosità di andare oltre l'apparente facciata della vostra stessa religione? Avete mai ascoltato attentamente chi vi parlava di una religione diversa della vostra? Avete mai considerato o soltanto studiato le diverse religioni con la mente aperta e di chi sa comprendere?

Non mi si venga a chiedere se io creda in ciò che sia riportato nella Bibbia, indubbiamente ciò è Sacro, essa è il libro più importante, esistente su tutta la faccia della terra, ma la mia risposta è dunque, la seguente: " Mi fido di un Dio, o qualunque esso sia il suo nome, so ch'Egli esiste, ma potrei mai fidarmi di un libro tramandato nel corso del tempo, un tempo estremamente lungo, che abbia subìto più traduzioni di quanto si possa mai immaginare, quante più importazioni ed esportazioni di contenuto, secondo una personale convenienza?"

Posso dunque, fidarmi della mano dell'essere umano? Posso fidarmi della stessa mano di chi l'abbia conservato e custodito nel tempo?

La fede è dunque scritta? La fede porta forse a guerre, persecuzioni, ad abuso di potere? Non andrò oltre per quanto ci sia da dire, ma tutto ciò che le mie orecchie abbiano sentito, e i miei occhi abbiano visto, mi hanno portato ad averne abbastanza, mi hanno portato a credere in nessuna religione.

So, esistere un qualcosa di grandioso, e ho fede solo in Lui.


Scrivo questo, soprattutto per me, come se questo fosse un promemoria, anche se potrei scriverci sopra un libro intero ma per tempo e poiché, so mancarmi altre conoscenze mi limito a questo. Ma allo stesso tempo scrivo qui per poter avere altri confronti al riguardo e che sono estremamente importanti per me, accetto anche critiche se necessarie, ma purché siano esse costruttive.
Non giudico nessuno, nemmeno le religioni purché esse non vengano usate per scopi malevoli.

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