Passato

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In quei momenti in cui non sono cosciente, ritorni.
Mentre sono vulnerabile, mi riporti in quei momenti tanto odiosi quanti dolorosi.
Mi sovrasti, mi percuoti fin nel profondo per farmi sprofondare nel baratro, per farmi stare lì, ancora un po', per non dimenticare le cose irrisolte, per non dimenticare ciò che ero, ciò che non dovevo, ciò che ho osato rischiando di perdere tutto, perdendo.
Tu, passato, me lo imponi, di tornare maledettamente in quei giorni, in quegli anni. Non importa quanto lontana sia andata, non importa chi sia adesso, tu mi ricorderai sempre chi ero, dove mi trovavo e con chi.
Il tuo nome non ti si addice, non sei passato se mi consumi il presente.
Un macigno che mi trascina verso il basso, ripercorrendo quella strada in cui ho faticato per risalire e, tu mi riporti lì, annullando il resto.
Posso bruciare e buttare via i ricordi materiali, di quegli anni, ma devo ancora capire come bruciare e consumare per sempre quelli scalfiti nella mente e nel cuore, come un marchio rimangono lì, impressi per rivelarsi in momenti inappropriati.
No, il tuo nome non ti si addice.

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