Oggi, mentre prendevo il sole, mi si è avvicinata una signora che ho conosciuto l'anno scorso.
Una signora a modo, che ammiro molto, e che mi dà l'esempio su determinate cose.
Abbiamo iniziato a parlare e i nostri discorsi hanno portato la Signora Anna, perché è così che si chiama, a definire certi esseri umani come dei "disumani" per via dei loro comportamenti.
Avrei voluto dirle che questa parola non mi sembra corretta, poiché credo che l'essere umano è umano, e questo non lo definisce un essere buono o cattivo, e quando pronunciamo la parola "disumano" credo sia completamente errato, perché l'uomo per natura è ciò che è, un animale evoluto.
Siamo dotati solo di una forza e norme di autocontrollo, se quest'ultima viene a mancare o si esaurisce, ne esce fuori la natura nascosta che è quel senso di non umanità che definiamo "disumanità".
Ma purtroppo e, a malincuore dobbiamo accettare che l'essere umano è anch'esso una specie, anche se più evoluta, di animale.
E mi permetto di dire, che l'unica differenza con gli animali, sta certamente nel cervello più evoluto ma l'unica differenza è che quest'ultimo ci ha solo permesso di organizzarci in un determinato modo, e che sembra ci stia portando a punti di non ritorno.
