capitolo 53 + disegno

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Vento tra i capelli, la musica negli auricolari, sole bollente che mi accarezza la pelle e la magica sensazione di libertà mi fanno sentire in paradiso, un paradiso tutto mio.
Stiamo tornando a casa dopo un week-end tranquillo con il mio ragazzo.
Abbiamo mangiato una carbonara che MAMMA MIA, non mangiavo una carbonara così buona da non so quanto tempo, il paradiso del paradiso!
Ethan si è voluto fermare ad un negozio musicale per prendere due piatti e delle bacchette che aveva ordinato qualche giorno fa, solito musicista.
Ethan ha una sigaretta tra le dita, canticchia la canzone in radio mentre i suoi capelli volano in tutte le direzioni per via del vento che entra in macchina dai finestrini totalmente aperti

E: sai che mi manca della campagna?

C: no, cosa?

E: quest'aria... Questo vento... Tutto questo. In città non puoi sentire quello che senti qui, e non puoi andare nemmeno tanto veloce quanto qui

C: hm, vero...

Non ho mai vissuto in campagna, e non credo che mai ci vivrò. Non è il mio ambiente, quindi spero non gli venga mai voglia di vivere qui, in mezzo al nulla

C: preferisco lo shopping

E: eh te pareva

Dice con tono divertito, sogghignando

E: non ho intenzione di vivere qui, tranquilla. Mi piace, ma non ci vivrei.

C: ah, che bello. Siamo d'accordo su questo punto di vista

Ride, davanti alla mia reazione abbastanza sollevata.

C: hai un foglio o un quadernino?

Ethan ci pensa un paio di secondi per poi annuire e indica con lo sguardo il porta oggetti davanti a me.
Lo apro e prendo il blocchetto con una penna e faccio qualche bozzetto per poi fare un vedo e proprio disegno sulle pagine successive

Lo apro e prendo il blocchetto con una penna e faccio qualche bozzetto per poi fare un vedo e proprio disegno sulle pagine successive

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C: Questi siamo noi

Sventolo animamente il mio disegno vicino alla faccia di Ethan mentre cerca di guidare

E: aspetta Chanel, quando mi fermo, lo vedrò

C: ok...

Ethan ride e dice:

E: non vuoi mica morire solo per farmi vedere il tuo disegno?

C: hm...

Ringhio animalescamente facendo ridere ad alta voce il mio bel ragazzo alla mia sinistra mentre cambia freneticamente le marce, sembra cosi a suo agio in tutto...


Arriviamo a casa dopo circa due ore e butto a peso morto sul letto. Come mi è mancatoooo!
Con un'agilità di un elefante, mi tolgo le scarpe e le lancio dall'altra parte della camera facendole fare diversi rumori.

Papà mi perdonerà...spero

Ethan mi raggiunge in camera e si siede, con molta grazia, accanto a me.

E: che eleganza, sembri una balena spiaggiata

C: a soreta

Ethan scoppia a ridere come non l'ho mai sentito ridere e mi scappa un ghigno... È così carino quando ride...

C: sai che sei bello quando ridi?

E: eh? Solo quando rido?

C: daiiiiii, una volta che voglio essere dolce!

E: eh lo so, ma io sono sempre così bello

Dice, iniziando a pavoneggiarsi per tutta la camera e spostandosi i capelli da una parte allora della testa.

C: che scemo

E: a soreta

Ok, ok, me lo merito.

Sarà il nostro piccolo segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora