Capitolo 13

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La mattina seguente mi sveglio presto, mi faccio una doccia, e inizio a buttare duetti i miei vestiti sul letto così che possa fare una selezione. Sui cuscini, metterò i vestiti che indosso volentieri, a terra in un angolino, ci metterò tutti i vestiti che non mi vanno e su una parte del letto, metterò tutti i vestiti che potrebbero essermi utili... chissà, posso anche trovare un modo per guadagnare qualcosa.

Finito la selezione, mi siedo sul letto e prendo il mio telefono per cercare un mercatino dove poter portare i miei vestiti, ma non trovo niente quindi decido di chiamare Ethan, sperando lui sappia qualcosa

E: Chanel?
C: si, sono Io. Avrei bisogno di un tuo aiuto
E: dimmi
C: conosci qualche mercatino dell'usato per gli abiti?

Sento ethan sospirare per poi dire, con voce non tanto sicura

E: io non ne conosco... ma dovresti parlare con Vic, lei prende molti vestiti in negozietti del genere...
C: vic?
E: si, victoria.
C: ah capito...
E: perché me lo chiedi?
C: vorrei vendere un po' di vestiti... ne ho troppi
E: capisco, parlo con vic e poi ti faccio sapere ok?
C: perfetto, grazie ethan
E: di niente!

Metto giù il telefono e inizio a mettere tutti i vestiti che voglio, nell'armadio, quelli a cui potrei dare un'altra possibilità in due cassetti nel mio comò e i vestiti che voglio vendere, li piego è li sistemo in una valigia, che quasi non ci chiude... hm..cedo dovrei prendere un'altra valigia...

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Sono passate un paio d'ore dalla chiamata con ethan, mi ha detto di incontrarci, io e victoria, davanti al solito bar per poi portarmi in questo mercatino che conosce vic.
Prendo le valigie e mi reco subito sul posto.

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Victoria si ferma davanti ad un negozio, abbastanza carino, anche se non è molto moderno. Il suo nome è scritto in grande sopra la porta "second life"

C: second life?
V: si! Qui ci sono dei vestiti bellissimi che non constano nemmeno tanto.
C: ma sono usati
V: e allora? Si lavano è tutto scompare. E in questo momento, pure tu stai cercando di vendere i tuoi vestiti
C: si... , ma la mia famiglia è una delle più conosciute e più ricche di Roma. Le persone pagherebbero oro per comprare qualcosa di mio, invece non non sappiamo chi ha indossato questa roba...
V: quando venderai i tuoi vestito a questo mercatino, nessuno saprà che sono vestiti tuoi. È la privacy. Anch'io ho venduto dei vestiti qui
C: sul serio? Perché?
V: volevo guadagnare qualcosa, e se una gonna o una maglietta non mi va più, invece di buttarle...le porto qui. Così so che in futuro, altre persone posso comprare la mia maglietta e magari può esserci anche qualcuno a cui sta anche meglio di me
C: naah non credo proprio. Hai un corpo da fare invidia Vic
V: grazie tesoro, ma anche tu non scherzi
C: sai... avendo un papà, fissato di fitness, accade hahhaha

Io e vic scoppiamo in una grande risata, come fossimo sorelle, e la cosa mi piace.
Entriamo e parlo con la proprietaria del negozio per poter vendere i miei vestiti.

Sarà il nostro piccolo segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora