Capitolo 49

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R: come stai?
C: bene
R: hai voglia di parlare?
C: no

Sento Roby sospirare, dall'altra parte del telefono,  visibilmente irritata dal mio comportamento.

R: non puoi continuare così, Chanel...
C: perché no?
R: perché è un comportamento infantile il tuo.
C: non posso essere arrabbiata con me stessa?
R: devi agire da adulta quale sei, più o meno...
C: non mi va di scherzare
R: si, scusa.

Non sapendo cosa dire emetto un grugnito non tanto femminile

C: hm

Sospira nuovamente

R: e ora Che c'è?
C: sempre quello che c'era prima.
R: dio mio...

Ok sta per perdere la pazienza

R: ascolta. Ora vengo a casa tua. Rimani lì e prepara delle patatine e qualcosa da bere, ne abbiamo bisogno, tutte e due.
C: ok...

Chiudo la chiamata e vado in cucina per prendere delle patatine, varie cose dolci, una bottiglia di vino e una di Coca Cola, non sapendo a cosa si riferiva per "qualcosa da bere", ma io ho bisogno di alcol.

Prendo dei bicchieri e dei piatti e porto tutto in camera mia.

Accendo la tv e cambio più volte canale per cercare qualcosa di interessante.

Dopo una ricerca approfondita in tv, trovo una serie tv che si chiama "two broke girls", mi fermo a guardare una puntata e pendo la condizione del tempo.

Sento il citofono suonare e vado subito a ad aprire alla mia amica.

P: tesoro, chi è?
C: Roby!

Mi avvicino velocemente alla porta e la accolgo immediatamente con un sorriso.

C: finalmente!
R: ho avuto un problema con il passaggio.
C: che significa?
R: thom non ha potuto accompagnarmi quindi sono venuta a piedi.
C: dai vieni.

Faccio entrare la mia amica e ci dirigiamo in camera mia.

R: allora? Racconta.
C: allora...

Inizio a raccontare tutto nei minimi dettagli. Gli parlo sono della patente e non della macchina, perché sarebbe difficile farle capire come avrei potuto regalargli una Ferrari...
Non sa niente delle gare e delle macchine, quindi devo fare attenzione a tutto ciò che dico, se dicessi qualcosa di sbagliato non mi lascerebbe più in pace e cercherebbe di saperne di più. Solito della mia migliore amica.

Roby rimane ad ascoltarmi molto attentamente la con aria preoccupata. Si ok sono un caso perso ma non devi ricordarmelo grazie...

Molte volte prendo il telefono per controllare se mi fosse arrivato un messaggio o qualche chiamata da ethan,ma niente. Mi ignora da ieri pomeriggio...

R: basta guardare il telefono! Sono qui per parlare e per tirarti su il morale e non per vedere come ti deprimi cercando un messaggio di Ethan...

Guardo Roby, dispiaciuta. Ha ragione, ma mi manca e credo di iniziare a capire i miei errori

C: e se lo chiamassi?
R: per dire cosa?
C: per scusarmi per il mio comportamento...
R: ce la fai?
C: credo di potercela fare...
R: allora chiamalo

Mi dice la mia amica, strizzandomi l'occhio, per poi uscire dalla stanza

Prendo il telefono e chiamo Ethan

Dopo svariati squilli, sto per riattaccare ma mi risponde.

E: hm
C: ciao Ethan...
E: ciao
C: disturbo?
E: che c'è?
C: volevo parlarti...
E: hm?
C: scusa per ieri. Sono stata una stronza autoritaria, come hai detto tu
E: Chanel...
C: no ethan, fammi finire...

Sento ethan sospirare ma non importa, continuo con le mie scuse

C: scusami... ho reagito senza pensare a cosa avresti pensato tu... non dovevi iscriverti a scuola guida senza parlarti o almeno avvisarti e tanto meno con la macchina... anche se spero quella la voglia ancora...
E: continua...

Ho una strana sensazione che ethan si senta soddisfatto delle mie scuse, me lo merito...

C: mi manchi... e perfavore, perdonami...

Sospira nuovamente per poi dire:

E: finito?

Rimango immobile davanti al mio telefono, non capendo a cosa si riferisca

C: eh?
E: hai finito di scusarti o sarà ancora lungo?
C: ho finito...
E: Chanel... ti amo.

Rimango di nuovo con gli occhi spalancati, guardando il telefono.

C: ti amo anch'io ethan... ma spero tu possa perdonarmi...
E: certo, Chanel. Ci sono cose molto più importanti di questa cosa, ti ho dato solo un po' di tempo per riflettere, na ti ho già perdonata quando se rimasta tutto il tempo in silenzio. Sapevo che ci stavo già pensando.
C: allora... non sei arrabbiato?
E: no, Chanel...non sono arrabbiato con te... o forse un po'... ma fa niente, ti amo come non ho mai amato nessuno.

Sento una lacrima scorrere sul mio viso mentre sento la voce rassicurante del mio ragazzo

Dio quanto lo amo. Lo amo alla follia.

Sarà il nostro piccolo segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora