Capitolo 45

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Ethan alza lo sguardo dietro la mia spalla e mi fa cenno di girarmi.

Faccio come dice e vedo Peter avvicinarsi

P: potresti venire con me un attimo in officina?
C: si, ok.

Ci raggiunge anche Victor e mi porge le chiavi della sua macchina
V: prendi la mia macchina per tornare a casa
C: e te come farai?
V: andrò a casa con i ragazzi.
C: grazie zi!
V: de nada, statte attenta alla polizia,anche se la mia non è sportiva ma è sempre affascinante
C: sempre.

Prendo per mano Ethan ed entriamo nella macchina di Victor.

Allaccio la cintura e aspetto che il furgoncino di Peter parta con la mia macchina dietro.

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Arrivati in officina, chiedo a Ethan di rimanere in macchina e che saremmo to Marti presto a casa.

Esco dalla macchina e seguo Peter.

P: la frizione è stata manomessa.

Sento con coltello chiocciato penetrarmi nel cuore pian piano. Non mi è mai capitato e avevo fatto appena due gare come ombrellina

C: sai come è potuto accadere? O dove? O chi?

Peter scuote lentamente la testa, preoccupato

P: ti sei allontanata dalla macchina, prima della gara?
C: certo. Ho fatto da ombrellina come vedi.
P: per quante volte?
C: solo due.

Peter sembra sempre più preoccupato.

P: dov'è stata la tua macchina prima di venire qui.
C: in garage, sotto il telo. Solo io so dove lascio questa la macchina.
P: tuo padre?
C: non sa niente.

Peter riflette per poi girare attorno all macchina, osservandola.

P: vedi qui?

Indica dei fili scollegati sotto la macchina

C: oh Dio...
P: già... prima pensavo fosse stato un esperto a farti un danno del genere, pensavo fosse una sciocchezza da riparare... ma ora mi hai detto di essere stata poco tempo lontana dalla macchina... quindi credo che semplicemente, chiunque l'abbia fatto, ha tagliato i fili in disordine e con una forbice o qualcosa di più grande, credo...

I miei occhi si riempiono rapidamente di lacrime. Sento il mio cuore rompersi in mille pezzi.

Un danno del genere è irrecuperabile...

Faccio un sospiro molto rumoroso per poi dream con voce tremante:

C: dimmi che puoi fare qualcosa..

Cerco di trattenere le lacrime.

P: potrei provare... ma non è una cosa da niente...
C: con i soldi della gara ce la faccio a riparare tutto?
P: di quanto era il premio?

Sospiro debolmente ricordando che non era una gara importante.

C: venti mila...

Peter scuote la testa con aria visibilmente triste.

P: è un quarto di quello che servirebbe...
C: e se aggiungessimo i tre mila della ragazza della griglia?
P: ho detto... devo provare e vedere se si può fare qualcosa. È inutile sparare cifre a caso...devo vedere... ti chiamerò io, in settimana. Ok?

Sospiri rumorosamente annuendo e tornando in macchina a dove vedo Ethan osservarci.

E: si mette male?

Mi siedo al mio posto, sfinita e mi spingo la testa all'indietro.

C: tanto...
E: quanto ti serve?

Sarà il nostro piccolo segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora