𝟸𝟻 | 𝑯𝒐𝒓𝒓𝒐𝒓 𝒎𝒐𝒗𝒊𝒆

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Lei scrisse "Caro Michael, probabilmente non riceverai mai questa lettera, Michael. Ti ho scritto cento volte prima di capire quello che provo e ne scriverò altre cento..."

Michael Jackson

• 26 Febbraio 1984 - 13:43 •

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• 26 Febbraio 1984 - 13:43 •

~ 𝑫𝒂𝒍𝒊𝒍𝒂 ~

«Ehi! Passami un popcorn!» risi al suo comportamento fanciullesco ed allungai la mano verso l'enorme ciotola che Michael teneva tra le mani, ma con un movimento pronto, lui si ostinò ad allontanarla dalla mia presa.
Stavamo guardando un film di Charlie Chaplin. Non era lungo, durava una trentina di minuti. Si chiamava "The Tramp" [1*], ed era un cortometraggio comico ma anche drammatico.

Lui teneva gli occhi fissi sull'immagine della televisione, visto che stavamo guardando un film muto, ma in ogni caso rideva ai gesti sciocchi che facevo di fianco a lui.
Si ostinava a non lasciarmi dei popcorn e io continuavo ad allungare la mano tentando di prenderli.
Allontanò così tanto la ciotola da me che dovetti spostare il mio intero corpo per poterla raggiungere.
Mi mossi sufficientemente per ritrovarmi letteralmente sdraiata su Michael, il quale insisteva a spostare la ciotola. Ridevamo entrambi di buon gusto e finalmente, percorrendo tutto il suo braccio, la mia mano raggiunse finalmente quello che volevo prendere. Afferrai due pezzi e li portai alla bocca, e mentre li sgranocchiavo, ne presi altri.
Michael fece il broncio ma sorrise subito dopo, solo in quel momento mi accorsi che ero cavalcioni sopra di lui, posata sul suo petto. Alzai il capo e lo vidi scostare gli occhi dalla televisione per lasciar cadere il suo sguardo su di me. Mi guardò dolcemente, proprio come mi ero immaginata quella mattina, aveva lo stesso identico sguardo.
Mi fece un leggero sorriso ed alzò le mani in segno di resa, lasciando i gomiti posati ai lati del suo corpo.

Forse teneva le mani così anche in un tentativo di non toccarmi. Cercava di trattenersi dallo sfiorarmi il corpo, visto che ero sdraiata su di lui.
I nostri petti si toccavano e sentire il mio seno contro i suoi pettorali era una strana sensazione, la situazione sembrava surreale.
Gli osservai gli avambracci e sorrisi al gesto, facendo sorridere anche lui. Fece quindi cadere le mani sul divano ai lati del suo corpo, avendo capito che avevo recepito il messaggio.
Mi portai altri popcorn alla bocca e li sgranocchiai.
Nonostante avesse tentato con tutto se stesso, non riuscì a fermare la sua mano dal toccarmi dolcemente i capelli, spostandomi una ciocca che si trovava proprio in mezzo al mio viso, dietro l'orecchio. Ci sorridemmo a vicenda e sospirai.
Lui, però, allontanò subito la mano da me, quasi pentendosi di avermi toccata; capii dalla sua espressione che la situazione stava diventando imbarazzante per lui e dal suo sguardo compresi che sarebbe stato meglio se fossi scesa dal suo corpo.
Quindi alzai il busto, e mi misi in posizione eretta.
Solo in quel momento me ne accorsi e spalancai di poco gli occhi.
La mia parte più intima era posata sul suo inguine e mi ero strusciata su di lui un paio di volte per poter alzare il busto.
Anche i suoi occhi erano leggermente spalancati e il suo sguardo cadde laddove io ero posata su di lui. Mi guardò poi negli occhi, questa situazione mi incentivò a spostarmi e io mi lanciai sul divano di fianco a lui, allontanandomi dal suo corpo.
Mi misi vicino al bracciolo del divano e posai la schiena nell'angolino tra esso e lo schienale. Portai le ginocchia al petto e guardai la televisione, facendo finta di essere ancora interessata al film.

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