𝟸𝟽 | 𝑲𝒊𝒔𝒔𝒆𝒔

142 7 2
                                    

Non mettere mai fretta ad un'emozione; tutto nella vita ha un ritmo, sono le pause e i silenzi che dicono la verità.

Michael Jackson

• 29 Febbraio 1984 - 02:14 •

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

29 Febbraio 1984 - 02:14

~ 𝑫𝒂𝒍𝒊𝒍𝒂 ~

«Ok ok, mi stavi raccontando della tua famiglia, prima che ti interrompessi.» ridacchiò lui.
Gli sorrisi e continuai il discorso che avevo cominciato poco prima.

«Sai già molto di me; sono figlia unica e sono cresciuta nel sud Italia, anche se i miei genitori provengono entrambi dal nord Italia.» gesticolai.

«Da quali parti?» chiese mettendosi più comodo sul materasso.

«Mia mamma viene da Milano, mio padre è nato a Milano ma viene da mamma Emiliana e papà Veneto, sono due regioni italiane diverse.»

«Emiliana e Veneto?» chiese in un buffo accento americano.

«Emilia Romagna e Veneto.» sorrisi al suo strano accento. Era buffo, ma quasi... attraente.
Ridacchiò e notai che le sue goti si tinsero di un colorito leggermente roseo.
Quando il momento di lieve imbarazzo si concluse, egli mi fece un'altra domanda.

«Come si sono conosciuti i tuoi genitori?»
Pensai a quello che mi aveva raccontato mia madre sulla sua vita prima e all'inizio della relazione con mio papà e dissi ciò che sapevo.

«I miei genitori si trasferirono negli Stati Uniti per lavoro. Mia madre era segretaria di un avvocato, mentre mio padre era già un imprenditore. L'avvocato per il quale lavorava mia madre, rappresentava mio padre e loro due si incontrarono per caso in una cena di lavoro. Non so bene se sia stato amore a prima vista, o se gli ci volle più tempo per innamorarsi, ma si sposarono dopo due anni.
Decisero di cambiare vita e si spostarono a Gary, la quale credevano una cittadina più tranquilla e riservata. Mia madre entrò nell'azienda di mio padre e da lì cominciarono il loro business.»

«E poi sei nata tu.» sorrise.

«E poi sono nata io.» confermai. «Ed il resto della storia lo conosci già.» egli annuì.

«Ora raccontami tu dei tuoi genitori.» chiesi curiosa. Alzai il busto con le braccia e mi appoggiai meglio alla testata del letto.

«Beh, Joseph viene dall'Arkansas, mentre mia madre viene dall'Alabama. Si sono trasferiti entrambi a Chicago quando erano giovani e lì si sono incontrati. Si sono sposati qualche anno dopo, quando mio padre si divorziò dal suo primo matrimonio, e qualche mese dopo si trasferirono a Gary. Hanno avuto mia sorella Rebbie quasi subito.»

«Quindi tu hai...» stetti a contare per qualche secondo. «Nove fratelli e sorelle?»

Si posizionò supino sul materasso e si portò entrambe le mani dietro il capo. Sospirò.
«Otto. Marlon avrebbe dovuto avere un gemello ma è morto poco dopo la nascita.»

• What If... •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora