Boruto si era annullato.
Nel senso, che orgoglioso com'era, non si sarebbe mai e poi mai abbassato per nessuno nella sua vita.
Eppure, nonostante la scomparsa di Sarada e le sue mancate risposte, lui aveva deciso di farsi avanti per potersi fare perdonare.
Infatti, senza neanche rifletterci più di tanto era uscito di casa dirigendosi verso la via dove abitava la mora. Non sapeva ancora come avrebbe fatto, ma in qualche maniera avrebbe attirato la sua attenzione.
Le sue cose dovevano restare sue, e se rischiava di perderle, doveva riprendersele con la forza. Ormai quella povera ragazza era cosa di Boruto e tale sarebbe rimasta fino a quando l'avesse deciso lui.
Ritrovatosi fuori casa della ragazza notò subito la luce accesa della sua cameretta.
Bingo.
Sarada era in casa e non aspettò un attimo di più prima di mandarle un messaggio. Smanettò quel telefono cliccando i tasti velocemente ed inviò quel sms.
' Posso rimediare?'
E beh, furono i due minuti più lunghi della sua vita.
Poi accadde il miracolo. Sarada aveva risposto finalmente.
'Come?'
' Affacciati alla finestra.'
E fu così che si erano ritrovati mano nella mano fra le stradine ormai buie di Konoha. Non era molto tardi, erano solo quasi le 19 e aveva pensato di portarla in un posto che lui definiva personale, intimo.
Ora che ci pensava non ci aveva mai portato nessuno.
Si ritrovava lì tutte le volte che avrebbe voluto spaccare il mondo a causa della sua incasinata vita. E dopotutto anche Sarada aveva una vita incasinata, esattamente come lui. Dunque meritava di essere portata nel suo posto preferito.
Non distava molto da casa della ragazza fortunatamente, anche se non ci aveva mai fatto caso.
Erano sempre stati così dannatamente vicini, senza neanche accorgersene.
Attraversarono una strada principale, per poi entrare in un vicolo che portava ad un piccolo parchetto.
Vide la ragazza guardarsi attorno con fare stranito.
<< Dove andiamo? Non sono mai passata di qui. >> Ammise continuando a lasciarsi guidare dal ragazzo.
<< Tranquilla...Fidati di me >> Le rispose facendole un occhiolino
E lei come potete ben immaginare, si fidò.
E in totale silenzio arrivarono a destinazione.
Quel parco nascosto fra gli altri palazzi, teneva segregato nel suo centro un grande lago. Grazie a qualche lampione sparso qua e là riuscivano perfino a notare qualche papera nuotare.
<< Sono senza parole! Non posso crederci che abito vicino a questo posto magnifico! >> Esclamò la ragazza a bocca aperta.
Boruto sorrise.
<< E'il mio nascondiglio. >>
<< Ti nascondi qui? >> Ridacchiò Sarada
Il biondo annuì facendole segnale di sedersi in una panchina poco più in là.
Si sedettero appiccicati l'uno con l'altra.
<< Da cosa ti nascondi? >> Riprese il discorso seria.
Boruto la guardò intensamente.
<< Credo che tu mi possa capire... >> Sfiatò. << Io odio la mia vita, la maggior parte delle volte. >> Continuò accendendosi l'ennesima sigaretta.
La ragazza lo seguì rubandogliene una dal suo pacchetto ed annuì in risposta.
<< Certe mattine mi sveglio pensando di voler spaccare il mondo, ma poi mi blocco...Mi sento un incapace. >>
Sarada abbassò la testa da un lato un po' confusa.
<< Spaccare il mondo, hai detto? In che senso? >>
<< Non ti arrabbiare, ma la prima cosa che vorrei fare è spaccare la faccia a tuo padre. >> Affermò serio.
Lo scoppio della bellissima risata di quella ragazza lo lasciò di stucco.
Credeva davvero che si arrabbiasse...ed invece no.
<< Beh, ti do il permesso, però solo se mi permetti di dargli un bel calcio nei coglioni al tuo di padre! >> Sbottò lei continuando a ridere.
<< Ovvio che te lo permetto! >> Strillò il ragazzo alzandosi dalla panchina
<< Anzi sai una cosa, domani mattina andiamo da loro e li gonfiamo di botte. >>
Sarada lo guardò con dolcezza inalando il fumo di quella sigaretta.
<< Beh non sei convinta...immagino >>
Il suo sguardo fece tornare Boruto alla normalità e si risedette al suo fianco.
<< No...sai perché? >>
Il biondo negò col capo.
<< Che si fottano. >> Continuò semplicemente facendo spallucce.
Risero di nuovo.
<< Credo che di già lo facciano. >>
Boruto la guardò sperando che avesse capito la malizia di quella frase.
<< O mio dio! >> Esclamò la mora. << E' la prima volta e dico la prima volta in assoluto che ti sento scherzare sulla relazione dei nostri padri! >> Rise sconvolta.
<< Se sapessero di noi due, secondo te, cosa direbbero? >> Le chiese poi cingendole le spalle col suo braccio.
<< Non saprei, è da tanto che non li vedo...Però credo che Naruto sarebbe contento ed euforico. >> Rispose avvicinandosi maggiormente a lui portando le sue gambe a cavallo
<< Ho questa sensazione anche io. >> Le diede ragione voltandosi per scorgerla meglio.
Boruto era totalmente attratto da lei. Era bella, tremendamente trasandata, senza trucco... Con le labbra screpolate.
Schioccò la lingua sul suo palato.
Se avesse potuto l'avrebbe fatta sua seduta stante, su quella panchina.
Si guardò attorno con fare losco, per poi avvicinare il suo viso a quello di lei.
I primi ad incontrarsi furono i loro nasi, poi le loro fronti.
Boruto poteva sentire l'inebriante profumo di Sarada entrargli nelle narici per poi arrivare nel suo cervello. Lo mandò in tilt.
Le afferrò il viso e la baciò con foga.
Lei si lasciò sopraffare
Non riusciva a fermarsi, ci provò con tutto se stesso, ma nulla.
L'afferrò dalle natiche e se la portò sopra le sue gambe.
Lei era a cavalcioni su di lui, se li avesse visti qualcuno avrebbe pensato veramente male.
La ragazza gli poggiò le mani sul petto allontanandolo.
Le loro labbra si staccarono e Boruto la guardò seccato.
<< Perché sei sempre così irruento? >> Gli chiese non staccandogli quelle mani minute da dosso.
<< Beh se non l'hai capito adoro il sesso violento. >> Le sussurrò all'orecchio cominciando a portare la sua mano tra le cosce di Sarada.
La mora avvampò imbarazzata abbassando lo sguardo.
<< No, non essere timida...>> Mormorò << Io non mi vergogno di niente su queste cose, non farlo mai nemmeno tu con me. >> Continuò spostandole un ciuffo nero ribelle dal viso.
La vide sorridere lievemente.
<< Sì ma qua, credo non sia il posto adatto... >> Sussurrò sollevandosi da lui per poi rimettersi seduta composta.
Aveva ancora quelle piccole guance arrossate.
Calò per qualche minuto un silenzio tombale.
In quel parco non c'era nessuno, solo loro due, tremendamente vicini...ah e le papere su quel lago.
Boruto fissava la ragazza, che sembrava essere cambiata in viso.
Si chiese cosa diavolo stesse pensando.
<< Lascerai Sumire? >>
La domanda arrivò a bruciapelo.
Tanto che il biondo spalancò lo sguardo interdetto.
Sembrava veramente preoccupata.
Certo che l'avrebbe lasciata, ma aveva bisogno di tempo.
<< Sumire è strana. >> Affermò in risposta.
Vide lo sguardo di Sarada assottigliarsi.
<< Cosa vuoi dire ? >> Gli chiese.
<< Che a volte ha reazioni eccentriche. >>
<< Hai paura che possa fare qualcosa? >> Ridacchiò la mora.
Lui annuì.
<< Mi stai dicendo che non la lascerai perché hai paura della sua reazione ? >> Sbottò lei smettendo improvvisamente di ridere.
Sembrava molto arrabbiata. Notò le sue sopracciglia scure incrinate e uno sguardo che se avesse avuto il potere di fulminare, l'avrebbe sicuramente colpito.
<< Non incazzarti Sarada, la lascerò ma ho bisogno di tempo. Lo faccio anche per te, potrebbe accanirsi anche nei tuoi confronti ed io non voglio! >> Esclamò gesticolando.
La mora negò col capo incrociando le braccia.
<< Non ho intenzione di darti altro tempo, io non accetto più di vedervi sbaciucchiarvi per tutta la scuola, mentre in realtà stai con me ! >>
Boruto sbuffò.
Sarada non capiva di cosa era capace quella vipera.
<< Ho capito! >> Strillò alzandosi la ragazza.
Lui la guardò con sguardo interrogativo.
<< Tu non sai cosa provi per lei e stai temporeggiando! >> Urlò puntandogli un dito contro.
Ma perché diavolo finivano sempre per litigare?
Sarebbe stata una relazione veramente complicata.
Boruto cominciò a ridere portandosi una mano sul viso.
<< Cosa cazzo ridi?! >>
Lui prese a ridere sguaiatamente.
<< Vaffanculo Uzumaki! >> Sbraitò per poi allontanarsi da lui.
Lui riuscì a raggiungerla in tempo e l'afferrò dal braccio.
Riuscì a farla girare verso di lui e i loro occhi s'incrociarono nuovamente.
<< Io non la amo, e di questo sono sicuro al mille per mille Sarada. >> Le sussurrò a fior di labbra afferrandole la testa con entrambe le mani.
<< Ormai ho in testa solo te. >> Finì per poi sbranare le sue labbra fine con passione. E la sentì arrendersi ancora una volta a lui.
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Fall In Deep
ChickLitCosa fare quando l'unica cosa che ti lega al ragazzo che ti piace è tutto fuorché piacevole? Cosa fare quando la ragazza che odi con tutto te stesso ti attrae? Cosa fare quando uno stupido gioco si mette in mezzo? *** - Sei proprio uno stronzo! - Ur...