Ritorni

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So che si sentono in amicizia. Ho preteso di leggere tutti i loro messaggi e lui non ha avuto nessun problema. Anzi mi dice qualsiasi cosa in tutta sincerità. Ed io lo apprezzo. Non nego che ci stia ancora sotto la signorina. Anzi la capisco e cerco di essere tollerante. Ma in questo mese in cui ci siamo messi insieme io e lui tranne risposte di cortesie da lui non ne ha avuto e lei stessa mi pare che non l'abbia cercato più di tanto. Anzi da almeno due settimane era sostanzialmente sparita. Che vuole adesso?
"Ciao" mi dice imbarazzata con voce tremante.
"Ciao" le rispondo sicuro e altezzoso e non ho intenzione di farla entrare. Mi giro a guardare lui come a dirgli "sbrogliatela" da solo adesso.
Lui ci raggiunge "Cri" dice sorpreso.
Allora è venuta senza preavviso. Peggio mi sento.
"Avrei bisogno di parlarti" continua insicura lei.
Neanche lui l'aveva invitata ad entrare. La piega che sta prendendo questa situazione non mi piace. E tra dieci minuti arriva il mio autista.
"Entra" dice lui.
L'imbarazzo si taglia a fette. Sta andando da Dio, no?
Sono abbastanza sicuro che lei vorrebbe che io li lasciassi soli, col cazzo e l'unica risposta sensata che mi viene.
"Devo parlarti di qualcosa di importante" comincia lei e mi guarda facendomi sentire di troppo.
Mi suona il cellulare e porca miseria e l'autista che è già arrivato e devo scendere.
Ma tanto sta scena qui lui me la spiega.
Lo saluto con il mio solito fare affettuoso ignorando lei e andandomene.
Quando arrivo in auto gli mando un WhatsApp: "Appena se ne va chiamami subito".
Il gelo.
Arrivo a Roma, vado negli studi, lavoro ma sono nervosissimo. Appena faccio pause prendo il cellulare, il nulla. Sparito dai social, non ha l'ultimo accesso, non ha spunte blu, non mi ha degnato di una risposta e quando provo a cercarlo telefonicamente suona a vuoto. La signora che gli tiene casa non ne sa nulla. Mando un messaggio al suo migliore amico, non ne sa nulla.
È stato inghiottito da Cri???
Mi sta cominciando a partire l'embolo, deve solo ringraziare Dio che sono a lavoro, altrimenti anche con un aereo privato salivo a Milano e gli buttavo giù la porta se non apriva.
Sono praticamente dodici ore che non so se è vivo o morto. Sto sbroccando in tutte le lingue del mondo. La mia testa è una riproduzione che va da film di Hollywood, romanzi e Fanfiction, agli Harmony.
Si sono saltati addosso dopo che ho chiuso la porta e stanno ancora scopando selvaggiamente. Sono scappati a Las Vegas e si sono già sposati. Lei ha studiato un piano diabolico e lo ha fatto a pezzi e non ritroveremo nemmeno più il cadavere.
Il mio cuore urla Emily su tutti i fronti.
È mezzanotte.
Ho pianto, ho bevuto, ho preso uno Xanax, sono un'anima in pena. Provo ancora a chiamarlo, dopo avergli mandato 40 messaggi, per una denuncia da stalker ne sarebbero bastati la metà per non contare le chiamate.
"Domani scendo a Roma. Dobbiamo parlare"
Questa è l'unica risposta che ricevo. Comincio a chiamarlo ma ha staccato il tel. Mi viene da piangere ancora.
Che sta succedendo? Lo sto perdendo?
Riposo poco e male.
Sono le 8 del mattino e mi bussano alla porta dell'hotel. Eppure la colazione in camera era per le 9. Vado ad aprire mezzo rincoglionito e me lo ritrovo davanti.
Vorrei saltargli al collo e baciarlo. Vorrei saltargli al collo e strangolarlo.
Nel mentre mi trovo di fronte ad un iceberg.
"Ma che cazzo è successo?" Lo accolgo subito e sono sinceramente preoccupato. Decisamente pallido, occhi gonfi da insonnia e pianto, sembra un automa.
Non mi guarda in faccia, è distrutto.
"Sei tornato con lei, vero?"
Finalmente mi guarda, non mi risponde, ma ho capito.
Tra noi è finita.
"Senza palle, coglione, bastardo" gli dico andandogli contro e prendendolo a botte.
Lui si ripara, poi mi ferma e mi abbraccia.
Mi calmo tra le sue braccia.
"Cristina è incinta" dice con un filo di voce.
Mi stacco subito come se avessi preso la corrente.
"Tu sei una merda. Tu mi fai schifo" gli urlo contro in pieno ad una crisi isterica "pure le corna. Hai continuato a tenere il piede in due staffe, merda"
"Oh ma che cazzo dici! Ma quale piede in due staffe. Io e lei non stiamo più insieme da gennaio"
"Eh allora l'hai messa incinta con il pensiero scusa?"
"Non lo sapeva, non credeva, ne ha avuto una conferma una quindicina di giorni fa. Ieri siamo andati dal ginecologo insieme. È incinta di tre mesi"
Mi sento svenire. Mi siedo perché ho paura di stramazzare al suolo.
"Mia madre lo sapeva ovviamente. Loro non si sono mai perse di vista"
"Ovviamente"
Cala un silenzio angosciante. Ci guardiamo come se fossimo due cani bastonati, com'è possibile che 24 ore fa ci coccolavamo al risveglio e facevamo colazione insieme come due piccioncini ed ora siamo uno di fronte all'altro in lacrime, con in mezzo lei ed un bambino loro?
"Che intenzioni hai?" gli chiedo arrabbiato "ora devi prendere una cazzo di posizione mi pare"
Mi guarda senza rispondermi
"Il solito codardo?"
"Non posso abbandonare un bambino, è mio figlio. Io l'ho sempre desiderato"
"Ma puoi abbandonare me. Io posso essere abbandonato. Di nuovo. Da te. Io posso essere abbandonato sempre"
"Tommy" mi dice avvicinandosi "io ti amo. Io non ho mai amato nessuno come te. Nessuno. Questo periodo insieme è stato quanto di più bello ci potesse essere nella mia vita"
"Ma non è abbastanza, vero?"
"Non è questo. Ma cosa posso fare io? Voglio provare a dare una famiglia al mio bambino"
"Complimenti" gli dico battendo le mani "e quindi ora farete la coppia felice in dolce attesa"
"Vogliamo riprovarci"






Angolo autrice:
Perdonatemi se mi prendo questo spazio, sono poco "social" e soprattutto sono molto introversa e di poche parole.
Ho cominciato a scrivere questa storia moltissimo tempo fa, intorno ai primi di gennaio credo, di sicuro non si sapeva nemmeno del secondo prolungamento del programma.
Infatti come colonna sonora del "dramma" volevo usare 16 Marzo di Achille Lauro, ma prolungando al 01 Marzo non sarebbero stati insieme neanche 15 giorni e quindi Emily.
Ho ripreso a scrivere da fine programma ed è diventata la mia compagna di nostalgia e la mia "valvola di sfogo".
Sono contenta se possa piacere ed essere apprezzata.
Mi impegno solennemente a concluderla.

Piccolo spoiler: so che quest'ultimo capitolo è un bel pugno nello stomaco, ma io ora nello scrivere sono talmente avanti che mi sto divertendo un po' 😄🤔🤭.
Sottotitolo dell'opera: "Gioia e dolore hanno lo stesso sapere con te" Cit. Tiziano (💓).

P.s. non so niente della realtà attuale tra gli "zorpini" e non intendo sapere. Detoxing.

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