La mia dimensione

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Torniamo insieme a Milano, sono teso e nervoso. E mi sento in colpa, terribilmente in colpa, è ora di confessioni.
Ed ho le mie colpe.
Rientro e trovo la casa in disordine, due valigie pronte e un paio di scatoloni mezzi imballati.
Andrea spunta dalla camera da letto.
"Ehi" mi dice tranquillo "chi non muore si rivede"
Cominciamo bene.
"Te ne stai andando?"
"C'è motivo per cui il resti?"
"No" mormoro
"Ecco, non c'è molto altro da dire, vero?"
"C'è altro"
"Che mi hai messo le corna?"
Non rispondo. Annuisco e lo guardo dritto negli occhi "mi dispiace"
"Se le cose le fai capitare non puoi esserne veramente dispiaciuto"
"Le cose come le chiami tu sono sentimenti, emozioni, passioni, sono quelle che ti smuovono dentro Andrea. Quelle che non ti fanno ragionare. Ti trascinano e spesso si impongono anche se vuoi ignorarle"
"Io non sono così, lo sai"
"Hai ragione, l'ho capito meglio con il tempo"
"E quindi sei tornato a fare lo zerbino del tuo grande amore. Quanto ci metterà questa volta a stancarsi di te e a lasciarti solo in mille pezzi"
"Io lo so che ti ho ferito. Ti ho fatto male, ti ho tradito. Prenditela con me non mettere in mezzo lui"
"Lui ha una compagna e tu non sarai mai al primo posto. Ha un figlio. Non può darti la serenità, la tranquillità, la sicurezza che posso garantirti io. Era questo quello cercavi. Nessuno scossone"
"Era quello che cercavo quando ci siamo conosciuti è vero. Ma non ci si può accontentare. Io non l'ho mai fatto. Io voglio vivere tutto anche se fa male anche quando fa male. Non posso mettere il mio cuore sotto una campana di vetro come ho fatto negli ultimi tre anni. Sono stato bene, siamo stati bene ma non è abbastanza"
"Non venire a piangere da me quando ti tradirà come ha fatto con la madre di suo figlio con te"
"Non è stato così, comunque non verrò a cercarti André, ho già parlato con i miei legali per risolvere la questione del preaffido, il nostro pezzo insieme finisce qui. Per fortuna ci siamo fermati in tempo. Stavamo facendo scelte che non ci avrebbero reso felici. Io ti auguro di essere felice Andrea qualsiasi cosa comporti"
"Contento tu"
Porto i cani a passeggio, per evitare quella tristezza, quel senso di impotenza, di frustrazione, di fallimento che la conclusione di una storia porta inevitabilmente con sé. Ma a tratti sento anche un certo sollievo, il rancore, il senso di delusione passerà ed ognuno di noi troverà la propria dimensione.
Io ho provato a resistere alla mia, a negarla, dimenticarla, odiarla, a conviverci "fingendo" non è servito a nulla.
Fra... Franci... Francesco... Lui è la mia dimensione.
Qualsiasi cosa accadrà, ora più che mai sono pronto.
Non sarà sempre facile, non sarà sempre bello, non ci unirà sempre la passione, qualche volta non ci capiremo al volo, saremo gelosi, avremo la giornata con la luna storta, ci sarà Thomas, ci sarà i nostri lavoro da incastrare, i cani, i gatti, ci sarà tutto questo e molto altro ancora che nemmeno possiamo immaginare.
Io e lui siamo casa.
L'uno per l'altro.
Lo saremo sempre.

"Il cuore puoi legarlo, farlo tacere, bendarlo, ma quando trema c'è poco da fare"
"Tourgiarov"

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