Sospesi

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Entro nella suite, Lazzaro mi saluta gli ho chiesto di non darmi telefono, nulla. Voglio godermi le mie ultime ore fuori dal mondo reale e virtuale ancora un po'. Sospeso in questa dimensione che è surreale ed effimera.
Ho lo stomaco contratto e ho pensieri martellanti in testa "ancora lui?" sussurro tra me e me.
Mi svesto e faccio una doccia per tentare di rigenerarmi. Sono ancora in accappatoio. Bussano alla porta. Oddio chi sarà? Passare dal vedere 5/6 persone a 300 mi sta destabilizzando, guardo l'ora sono le 04.35 ma chi può essere? Mentre vado ad aprire mi brontola lo stomaco. Eh no, ho pure fame.
Apro e me lo ritrovo davanti.
Rimango fermo come un mezzo ebete a guardarlo. È sfatto pure lui ma perché per me lui rimane sempre bello, perché? Osservo meglio e noto che ha due bustoni di carta in mano.
"Senti magari vuoi andare a dormire ma sicuramente avrai fame. È vero che c'è stato l'aperitivo e quella specie di festa, ma tu non hai mangiato niente. Te le lascio qui e me ne vado" mi dice mortificato.
Per guardarlo e connettere il cervello l'ho lasciato come un cretino sull'uscio della porta.
"MC Donald?" dico ridendo.
"Eh lo so hai ragione, ma sono le 4 del mattino i ristoranti stellati sono chiusi ed anche la cucina dell'albergo. Mi è venuto in mente solo questo" si giustifica
"Tu hai fame?" gli chiedo distaccato.
Lui annuisce e sono sicuro che nonostante sia un 1,90 si stia sentendo minuscolo di fronte alla mia reazione.
Mi scosto e lo lascio passare. Lui entra appoggia le buste sul tavolino posto dinnanzi alle poltrone dell'ingresso e si guarda intorno imbarazzato.
"Bella la suite. Io ho avuto sempre e solo la stanza anzi molto spesso l'ho condivisa con Enock"
Io ho cercato di recuperare le pantofole e indosso velocemente t-shirt e boxer e quindi gli ho tenuto le spalle.
Mi giro e finalmente ci guardiamo da soli diritti negli occhi, senza telecamere, microfoni, videoperatori, regie, persone, per la prima volta da quando ci conosciamo siamo completamente soli. Tengo dritto lo sguardo e lui si imbarazza. Abbassa gli occhi che ho visto diventare lucidi l'attimo prima che spostasse lo sguardo.
"Come stai?" mi lascio sfuggire e mi rendo conto che la mia voce è diventata miele
"Bene…bene" quasi sussurra "Sono felice per te, credimi lo sono davvero"
Sorrido.
"Dai, ora mangiamo che è già diventato tutto freddo e prima che ti lamenti o attacchi a prendermi per il culo. Non sapevo quale fosse il tuo panino preferito, li ho presi un po' tutti i classici. Scegli tu"
L'atmosfera si alleggerisce e a tratti mi sembra di essere tornati almeno a tre quattro mesi fa.
"Questo perché tu non mi ascolti, non eri attento a quello che ti dicevo perché nella casa lo avevo detto il mio menu preferito ed ovviamente non era uno dei classici" provo ad essere serio, ma evidentemente sono stanco io o lui si ricorda le mie scenate di Sandra e Raimondo molto meglio di quanto pensassi.
Mi guarda e ride di gusto "dai pirla"
Ci sediamo ognuno su una poltrona e mangiamo. Madre santa dopo pollo e surgelati dello sponsor da settembre le mie papille gustative esplodono anche per "cibo spazzatura" come il MC. Sono messo male.
"Sei un grande Tommy. Io lo so che non è stato facile. Ma tu sei stato un grande"
Mi viene da ridere e penso -Fan numero 1 ne abbiamo?-
Io continuo a guardarlo in silenzio e con il mio atteggiamento solo ironico o a tratti distaccato sono sicuro che lo sto mettendo a disagio.
"Sei stanco, immagino"
Annuisco.
"Scusami allora. Avrai bisogno di dormire qualche ora. Da questo momento in poi finirai nel frullatore e chissà quando e quanto riuscirai a dormire"
Si alza e fa per andarsene poi si volta e mi chiede "vuoi una camomilla? Te la preparo e me ne vado"
Mi viene da piangere ma lo nascondo. Dico un si mesto e mentre lo vedo trafficare con il bollitore mi alzo lo raggiungo e lo abbraccio di spalle cingendogli i fianchi.
Lo vedo rilassarsi al mio contatto e mi tiene le mani su di sé con una mano quasi ad assicurarsi che non lo lasci.
Gli do un bacio leggero sul collo e gli dico "falla anche per te, non andartene resta ancora"
Ci sono milioni di cose che vorrei dirgli, ci sono centinaia di cose che vorrei chiedergli, ci sono risposte pesanti come macigni che attendo con tutto me stesso. Ma scelgo il silenzio. Forse sono vigliacco non lo so, forse ho troppa paura o forse non me ne frega niente basta che stiamo ancora insieme in questo attimo di tempo "sospeso" poi tra qualche ora mi lascerò travolgere dal mare, ma ora voglio godermi questa quiete e voglio farlo con lui. Non ho mai desiderato altro, anche quando ero convinto che era tutto cambiato e che in un certo senso lui non esistesse più.
Chiacchieriamo ancora di cose futili, perlopiù legate al programma o al post programma, e mi rendo conto che è tornato ciò che più di tutto mi è sempre mancato. Nel mio rapporto con Francesco c'è qualcosa che emerge in maniera così spontanea e così scontata e che a me è sempre mancato da morire nella mia vita: il senso di protezione e il senso di cura.
Stasera tra tutti qualcuno è tornato ad osservare Tommaso e ad occuparsene, se ne saranno accorti anche altri ma chi si è preoccupato che ho bevuto tanto e che non ho mangiato quasi nulla?
Chiunque lo definisce "ratto" o "cesso" o approfittatore nei miei confronti ha mai guardato i suoi occhi e visto gesti come questo? Per che cosa lo sta facendo? Perché cerca di occuparsi e preoccuparsi di me? Per vincere il Grande Fratello? Ah no! Talmente stratega che se avesse voluto sarebbe arrivato in finale con me senza sforzo invece di mollare alla prima data utile. Lo sta facendo per le telecamere, per la visibilità? Ah no! Ora in questa stanza ci siamo io e lui.
Finiamo la "nostra" camomilla.
È pensieroso, è turbato, è provato, lo vedo sinceramente felice per me ma lo conosco, io lo conosco e lo vedo in macerie.
Vorrei dirgli qualcosa ma alla fine sputa lui il rospo.
"Tommy io non lo so se da domani, anzi da oggi dice guardando l'orario ci vedremo ancora"
Il mio cuore fa crack. Di nuovo. Anche quando non credevo potesse spezzarsi di nuovo.
Singhiozza ed io ora non capisco. No, non capisco.
"Da questo momento in poi avrai tante cose da fare, l'Italia ti contende, avrai poco tempo e magari sentirai anche cattiverie su di me, Tommy. Se ho detto o fatto cose che ti hanno potuto ferie, perdonami. Credimi non le ho fatte con quell'intenzione. Io non credo di aver mai voluto bene ad una persona come a te. È questo mi ha trovato impreparato e fragile. Se non vorrai più vedermi per me sarà un dolore immenso. Mi sei mancato più di quanto potessi immaginare da quel 4 dicembre. La mia vita in quella casa è cambiata per sempre. Tu mi hai cambiato la vita Tommy. Ma mi sono anche reso conto da quando sono uscito che forse ti ho fatto più male che bene, che come dicono tantissimi sei tornato a splendere proprio perché non c'ero io. Ed io sono felice se tu stai bene Tommy. Non lo sto dicendo per dire, ma è così"
Mi ha detto tutto questo con un filo di voce tra le lacrime e guardandomi diritto negli occhi.
Ed io non so come ma sono rimasto impassibile, con le lacrime che sgorgano anche dai miei occhi.
Fa un gesto che ha già fatto altre volte e che mi smonta definitivamente testa, cuore ed anima, mi asciuga le lacrime con un dito, con dolcezza e delicatezza.
Mi tuffo letteralmente tra le sue braccia, ho bisogno di lui, ho voglia solo di stare con lui e non me ne frega un cazzo di nient'altro. Nessuno sa profondamente cosa ho provato, nessuno. E solo ora 2 marzo 2021 ritrovo ciò che desidero dal 4 dicembre del 2020 essere una sola cosa con lui. Sono tra quelle braccia che sono l'unico posto al mondo in cui mi sento al sicuro, in cui mi sento vivo e amato.
"Guarda che non mi scarichi così Oppini. Grazie a qualcuno ho imparato che se non vuoi essere mollato non devi mollare neanche tu. Le persone si tengono in due. Col cazzo che ti permetto di abbandonarmi"
Mi guarda e sorride "tu sei un essere speciale e se tu vorrai, solo se tu vorrai io avrò cura di te"
"Hai deciso di farmi venire il diabete?" Gli dico distogliendo lo sguardo per non fargli notare che urlerei dalla gioia e mettendo su un tono arrabbiato per fare un momento drama dei miei.
"Eh ti pareva che dicevo qualcosa di giusto. Sempre colpa tua Oppini"
"Bravo, hai fatto progressi ora ti perculi anche da solo" e ridiamo insieme.
"Sono quasi le 6, diamine" dice lui dopo aver guardato l'orologio alla parete.
"Tra due ore Lazzaro mi sveglia, pensa te"
"Eh io a sto giro non posso neanche dire che recupero dormendo in treno. Resto due giorni qui a Roma che devo partecipare a delle cose di lavoro"
"Ti fai i salotti sulle mie spalle, vero?" Chiedo sempre per sfotterlo perché proprio Lazzaro mi ha detto che non è così.
"Ma no, credimi" mi risponde serio.
Si vede che questo gli fa male, mi stringo ancora più forte a lui e realizzo che non ci siamo mai staccati praticamente e poi gli sorrido per fargli capire che scherzavo
Ricambia il mio sorriso e dice "Anzi fa una cosa visto che lavoro in TV grazie a te e visto che domani devo discutere delle ultime partite di Champions dammi il tuo parere che se me lo dici tu sicuro faccio bella figura e mi richiamano"
"Ah bene. Ma proprio bene. Non solo hai imparato a percularti da solo ma anche a prendere per il culo, me. Cioè me."
Ride e mi guarda come se fossi la cosa più preziosa al mondo ed io credo che sto andando a rotoli, mente e cuore, un'altra volta e soprattutto ho paura perché stavolta noto una complicità e una partecipazione da parte sua che mi scioglie. Stavolta è anche peggio.
"Comunque credi che non sappia parlare di calcio, la palla è sempre tonda, se finisce in rete è gol e i calciatori in pantaloncini chi più chi meno sono sempre fighi"
"Ok la parte tecnica ringrazia. Ottima analisi" sbadiglia e si alza lasciandomi da solo sulla poltrona ed io sento un colpo di freddo "Dai ti lascio riposare un pochino anche se so che non ci riuscirai però magari ci provi, cerchi di scaricare un po' di emozioni, di adrenalina"
"No ti prego resta" mi lasciò sfuggire maledicendomi subito. -Ma sei scemo nel cervello- mi viene in mente. Come diamine ci sono finito io in questa storia? Come??? E soprattutto non avevo assicurato a me stesso e a tutta Italia che mi era passata e che era tutto finito? Questo ultimo mese di ragionamenti, di lontananza, di riflessioni, di sostegno psicologico, di analisi, di raziocinio, di autocontrollo dove diavolo sono finiti, si sono frantumati in manco due ore. Alla fine era tutto finito finché non arrivava la prova del 9 di rivederlo? Allora siamo apposto Zorzi, non solo non sei risalito dalle sabbie mobili ma ci stai sprofondando dentro.
"È dal 14 settembre che non dormo più solo e mi fa impressione"
Lui mi sorride e mi abbraccia dolcissimo "fa piacere anche a me".
Alla fine ci mettiamo a letto, l'aria calda della camera è a palla e lui decide di dormire in boxer e t-shirt praticamente ha la stanza due piani sotto ma non ha intenzione di andare a prendere nemmeno le sue cose ed uscire dalla suite tipo dieci minuti. Stiamo messi bene non c'è che dire.
Ok ora tutto bello, bellissimo, vissero felici e contenti, siamo amici speciali, siamo stati la Sandra e Raimondo d'Italia però come cazzo mi è venuto in mente di pensare di dormire di nuovo nello stesso letto con lui in una suite d'albergo con tutta questa intimità? E con un'esigenza fisiologica mia ormai al limite e con lui che mi fa sangue solo se mi guarda. Tommaso è fidanzato.
Ah no, aspetta Lazzaro mi ha detto che non lo è più.
Tommaso è etero.
Etero e questo è stato sempre il più grande problema.
Sono solo sogni ad occhi aperti, Tommaso. Sogni in grande.
Non è realtà Tommaso.
Non possibile. Non realizzabile. Ripetilo fino alla sveglia tra due ore e sarà passata anche questa. Poi torna a Milano, prenditi un bel time out per sempre da lui e questa "Alba" che sta per sorgere sarà il finale perfetto. Non potrai mai essere suo amico. E non potrai mai averci un cazzo di rapporto. E soprattutto deve sparire per sempre dalla tua vita.

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