Il pranzo della domenica

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Nei giorni a seguire tutto procede più o meno nella normalità. Viste tutte le ultime sorprese sono contento di questa pseudo tranquillità sento che stanno succedendo tante cose fuori controllo.
Siamo impegnati nei tre colloqui definitivi preaffido. Siamo tesi, emozionati, agitati. Inizialmente finiamo quasi per litigare davanti ai nostri esaminatori. Pian piano grazie soprattutto ad un certo lavoro di mediazione di Andrea, lo ammetto, ci dicono che siamo idonei, inizieremo il percorso conoscitivo con la bambina che intendono affidare alle nostre cure.
Mia madre organizza per la domenica una piccola festicciola, è sinceramente felice per noi. Per me. Sa che ho sempre desiderato avere un figlio.
Senza dircelo invitiamo entrambi anche Francesco. E quando lui ce lo dice via whatsapp scoppiamo a ridere.
Lo sento quasi tutti i giorni, pian piano ci raccontiamo cose, ci confrontiamo, confidiamo, raggiungiamo una bellissima dimensione.
Aveva ragione lui.
Forse forse non sempre è giusto buttare tutto alle ortiche. Non è giusto perdere tutto.
È domenica.
Oggi torna anche Gaia, il mese prossimo si sposa in un castello alle porte di Roma e sta organizzando le ultime cose con il suo wedding planner di fiducia: mamma. 
L'Armanda è gioiosa, ha un nuovo compagno che la rende serena, sta per diventare "nonna", Gaia si sposa, ma vedo mamma girarmi intorno un po' troppo.
Qualcosa la turba.
Ci stiamo per sedere a tavola quando arriva anche Fra.
Entra e rimango sorpreso.
È da solo.
Nessuno si stupisce. Io si. La compagna? Thomas? Volevo conoscerlo lo ammetto, anche se non gliel'ho detto. In genere lascio che sia lui a parlarmi di loro. 
Mentre per quanto riguarda me, è un ottimo ascoltatore, io vado a ruota libera e da lui mi sento capito anche per quello che non dico. O quando lo butto fuori in modo diverso da com'è.
Dopo essermi perso nei miei pensieri, torno a guardarlo. Lui ricambia e sorride
Gli presento Andrea che mi sembra imbarazzato ed infastidito. Andrea sa. Sa cosa è stato per me.
È stato l'unico dopo tanto tempo. Lui sa tutto del passato tra di noi.
Ovviamente non era felice della mia ritrovata amicizia però l'ho rassicurato.
So di averlo tradito a Roma.
Ma non accadrà più.
Non è quello che cerca Francesco. Ed io sono d'accordo. Non più.
Pian piano comincia a chiacchierare con Andrea e forse si stanno pure simpatici.
Con lui poi finiva sempre così. Lo "portavo" io e faceva "comunella" con gli altri anche a mio discapito.
Andrea va via prima per un impegno di lavoro e gli dice che una di queste sere lo aspetta a casa per guardarsi una partita insieme.
"Fate pure, eh" sbotto io "il calcio, no grazie"
Mi riaccompagna lui a casa e quando sto per scendere dall'auto non mi trattengo più. La curiosità mi mangia vivo.
"Ma perché non sei venuto con Cristina e Thomas?"
"Oggi era il suo turno con il piccolo e ha preferito stare dai suoi"
I turni? Fanno i turni per stare con il figlio? Ma ce la fanno? Ma che cazzo significa?
Dal mio sguardo capisce tutto.
"Io e Cristina non stiamo più insieme da 6 mesi. Abbiamo un accordo per tutte le questioni più importanti. Viviamo ancora insieme, ma non stiamo più insieme"


Angolo autrice:

Buonasera 💣
Piccola bombettina, eh?
Qualcuno qui è single e lo era anche a Roma...
Aspetto commenti.
Mille grazie.
A domani, se riesco.

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