Tornare a casa

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Il mio telefono è impazzito. Abituato nella casa a non averlo ancora me ne scordo e non ci sto attaccato, ma i trilli delle notifiche e le vibrazioni sono costanti. Lazzaro e Giacomo (un altro collaboratore) hanno la deviazione di chiamata in modo da filtrare tutte quelle che mi arrivano.
"Ordiniamo la cena qui" dice lui "oppure forse vuoi uscire, sei stato recluso quasi 6 mesi"
"No voglio stare ancora recluso, per la precisione stare chiuso qui e con te, solo con te" si vabbè la dignità buttata al cesso.
"Tommy io…"
"Fra ti prego, ti prego in ginocchio questo è il momento più felice della mia esistenza, ti prego"
"No io volevo solo dirti che non vorrei si sapesse di noi"
"Perché?" gli chiedo quasi in lacrime. Si vergogna di me. Di noi. Si vergogna.
"Tommy io… Io credo di amarti. Io non te lo so spiegare quanto tengo a te, credimi. Non te lo so dire"
"E allora?" io voglio urlarlo al mondo.
"Voglio proteggerti, vorrei che questa cosa fosse solo nostra. Neanche a me frega nulla possiamo urlare anche dal balcone se vuoi, ma ho paura che tutto questo mondo rovini qualcosa di così bello. Siamo solo all'inizio. È nato tutto davanti alle telecamere ora vorrei fosse solo nostro. Almeno per un po'"
Ha ragione. Ha ragione. E corro ad abbracciarlo e a baciarlo perché sono perdutamente innamorato di lui "Ti amo anche io"
Ceniamo insieme e chiacchieriamo di tante cose, mi spiega l'affetto che ha ricevuto dopo il programma ma anche l'odio che hai ricevuto dai social, le minacce, la vita stravolta dopo aver capito il suo trasporto per me.
Poi passiamo anche a cose più frivole.
Devo rispondere al telefono, riconosco dalla suoneria che è mamma.
Mamma è ripartita stamattina con Gaia ed altri amici venuti per la finale. Ci siamo mandati qualche whatsapp durante il lavoro della giornata. Parliamo un po' e lei dice che le fa strano non vedermi più in TV e che a volte ancora non ci crede che può chiamarmi e sentirmi.
Quando stiamo per riagganciare mi dice "amore ti sento raggiante, sono felice per te"
Anche lui sta trafficando con il cellulare e mi fa vedere delle foto di ieri sera della premiazione e del dopo festa.
"Me le ha mandate Gaia nel gruppo famiglia vedi che le hai anche te"
"Abbiamo un gruppo famiglia?!?" Chiedo curioso
"Ah sì l'abbiamo fatto noi dopo che sono uscito dalla casa ed ho avuto i vostri numeri"
Mi viene da ridere.
Arriva la cena e poi continuano ad arrivare regali, pacchi, fiori, champagne e bigliettini con inviti espliciti. Tutti sul carro del vincitore, che pena.
"Se vuoi uscire, se vuoi vedere qualcuno, se vuoi…"
"Voglio stare dove sto" lo interrompo "amore stai tranquillo davvero"
Si rilassa e dopo aver cenato ci accoccoliamo insieme sul divano.
"Quando devi risalire tu?" gli chiedo
"Domani" risponde stiracchiandosi
Scatto "Già. Io venerdì" metto il broncio.
"Dai sono due giorni"
"Saranno sempre troppi. Non voglio stare nemmeno un'ora senza di te"
"Non fare il drammatico tanto ora che ti rendi conto di tutto quello che hai da fare forse non avrai nemmeno un'ora per stare con me"
"Impossibile"
"A parte che sono spuntati i tuoi ex come funghi e liste di pretendenti che neanche il trono di Uomini e Donne" dice infastidito.
"Qualcuno qui è geloso e non sono io, bene"
"Stronzo" mi bacia "io non sono geloso"
"Si credici. Nemmeno io"
Ci mettiamo a letto, sono stanco e stremato, ma ho ancora voglia di lui ho paura che non mi saziero' mai. È la mia droga. Mi avvicino e noto che anche lui è del mio stesso punto di vista. Se potessi scegliere di morire in questo momento vorrei morire così. A letto godendo con lui.
Lo rifacciamo e poi ci addormentiamo esausti.
La mattinata comincia prestissimo, Lazzaro mi incastra subito a telefono e mi elenca quello che dobbiamo fare solo stamattina, roba che normalmente ci vorrebbero due giorni di lavoro.
Lui ha il treno a mezzogiorno quindi ci dobbiamo anche salutare. Riusciamo a fare giusto colazione a volo insieme. Ancora ci dobbiamo lasciare e già mi manca. Sarei patologico ma credo invece che sono nel giusto visto che ho sopportato quasi tre mesi di mancanza. Di totale assenza.
Ci salutiamo con la nostra promessa nessuno saprà di noi tra social, feste, pubblico, lo diremo solo a persone fidatissime a cui chiederemo il silenzio assoluto.
Praticamente non ho nemmeno il tempo di respirare, gente buttata addosso come una cozza, uomini e donne che mi adulano come se fossi Re Mida. Sono contento non lo nascondo, il mio Ego si espande, ma sento un velo di bugie, lecchinaggi e falsità che mi circonda e che mi fa orrore.
Ricevo proposte hot e di matrimoni da ogni angolo e su ogni social esistente senza contare quelli che ci provano tramite amici, collaboratori, parenti. Ma che è?
Io intanto prendo il cellulare in mano solo per sapere se è arrivato a Milano, se sta bene, se mi pensa e se sente almeno un briciolo della mancanza che sento io.
Trovo un audio e mi rassicuro.
Rilascio interviste, registro ospitate ed ovviamente la domandina lì ci scappa sempre. I miei collaboratori hanno già preso accordi che sia solo una domanda sulla questione che in genere è "in che rapporti siete adesso tu e Francesco?" La riposta preconfezionata è che sono ancora nel frullatore post conclusione programma, che abbiamo intenzione di essere amici e di coltivare il nostro rapporto di amicizia appena il tempo lo permetterà. Siamo d'accordo io e lui che ci seguiamo giusto sui social per non indispettire troppo, ma ovviamente nessun contenuto insieme, ne cose che possono fare capire che siamo insieme e/o nello stesso posto.
Giovedì tarda mattinata. Non lo vedo da 24 ore e mi sono già rotto le palle. La gente è malata, psicopatica molto più di quanto ricordassi. Fanatismo ed odio puro. Tra gente che mi osanna come fossi Dio sceso in terra, a gente che mi rompe il cazzo tanto da volermi mandare le macumbe, passando per quelli che mi inviano video di foto e raccolte tossiche ed odiose nei confronti Francesco a quelle che mi mandano Fanfiction su wattpad. Porca miseria forse in quella casa ho parlato troppo, ho vissuto troppo. A tratti ho quasi paura che qualcuno possa fare qualcosa di male a me o a lui. Peggio ancora se si scoprisse che stiamo insieme. Ancora di più capisco i suoi discorsi, i suoi comportamenti da quando sono uscito dalla casa, la sua voglia di proteggermi sempre e comunque.
Lazzaro mi dà la conferma c'è l'ha fatta. L'ho pregato, anzi gli ho imposto di concentrare tutto il lavoro ad oggi fino al pomeriggio perché stasera voglio tornare a casa, voglio risalire ed andare da lui. Tramite whatsapp vaghi, chiamate e con la complicità della signora che gli gestisce casa mi informo sui suoi impegni della serata soprattutto. Deve vedere la Juve.
Gliela faccio vedere bene. Non mi interessa che ci lavora. Stasera ci sono io e non ce n'è per nessuno.
Finalmente finisco, mi metto in macchina con l'autista e risalgo a casa, poi voglio andare da lui. Durante il viaggio in auto mi addormento. Sono stanco. Ma ho anche tanta adrenalina in corpo, mi faccio mille film sulla sorpresa che voglio fargli andando da lui.
Prima di tornare sento la Ceci che è l'unica che sa del mio rientro anticipato altrimenti si scatena l'inferno, le ho chiesto cosa prepararmi, le ho detto che resto giusto una mezz'oretta e poi vado via.
Prendo le chiavi dal portiere, mamma mia che emozione rivedere casa mia. Sono passati quasi 6 mesi. Mezzo anno. A tratti mi sembra nemmeno di ricordarla più. Sono emozionato. Mi sembro rimbambito mentre salgo le scale, fortunatamente non incrocio nessuno, infilo le chiavi nella toppa ed apro. Gilda è da Cristina la vedrò domani, la sto videochiamando da quando sono uscito dalla casa per prepararla di nuovo a me. Nel frattempo, ho sentito la psicologa per cani che mi seguiva anche prima per farmi guidare su come ristabilire il contatto con lei e non darle emozioni troppo forti.
Chiudo la porta alle mie spalle e mi guardo intorno. Chiudo gli occhi e sospiro. "Casa dolce casa" borbotto.
Apro gli occhi ed ho uno strano presentimento. Non sono solo.
"Ehi" lo vedo arrivare dalla cucina.
Mi prendo un mezzo spavento e poi sorrido come un ebete.
"Ma tu che ci fai qui?"
"Battuto sul tempo caro mio"
"Ma volevo farti la sorpresa e venire da te"
"Ceci mi adora, rassegnati"
Lo bacio eliminando gli ultimi spazi rimasti tra di noi.
Santo cielo ci siamo attaccati con la colla. Non riusciamo a smettere di baciarci e di toccarci.
"Ma tu non dovevi vedere la Juve stasera?" chiedo per stuzzicarlo.
"Assolutamente si. Lunedì sarò impreparato a lavoro per colpa tua"
"Adoro" gli dico e torniamo a baciarci. Non me ne frega nulla lo voglio praticamente in salotto poco distante dalla porta di ingresso. Mi è mancato. Lo voglio. Lo desidero.
Facciamo l'amore per terra come due quindicenni scappati di casa.
"Riusciremo ad arrivare al letto?" chiedo per ritornare tranquillo dopo il turbine della passione.
"Prima o poi" risponde lui "poi la serata è appena iniziata mi pare"
"Maledetto il giorno che ti ho incontrato Oppini"
Ridiamo insieme.

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