capitolo 37

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Draco rimase fermo per qualche secondo
Lei aveva sentito lui nell'amortentia e lui aveva sentito lei
Ma com'era possibile? Si conoscevano solo da inizio anno...
Era tutto così strano, soprattutto quei film mentali che si faceva su di lei, sembravano flashback
Decise di non pensarci, o almeno di provare a non pensarci, ed entrò dentro di lei in una spinta forte
Le spinte aumentarono drasticamente, erano sempre più forti e passionali
Mentre la scopava toccava ogni parte del suo corpo, la faceva ansimare e gemere, la faceva godere
Si fermarono solo dopo l'orgasmo, e il biondo si stese vicino a lei per qualche minuto
Non si dissero niente, era tutto totalmente silenzioso se non per i loro respiri affannati
-io vado, ci vediamo a cena- mormorò Draco che improvvisamente si era fatto pensieroso
-tutto bene?- chiese la ragazza preoccupata e sorpresa dal suo improvviso sbalzo d'umore
-chi ti ha fatto quella cicatrice sul braccio?- chiese lui avvicinandosi, ma la ragazza non rispose -ti ho fatto una domanda, t/n. È stata Pansy, vero?- continuò
Un altro flashback
Gli era venuto in mente di quell'episodio in cui aveva lasciato, cruciato Pansy, e le aveva anche scritto "PUTTANA PATETICA" sul braccio
-che cazzo mi sta succedendo?! Vado a farmi un giro- concluse ed uscì dalla porta
Andò nella torre di astronomia, tirò fuori una sigaretta e la portò alla bocca, poi la accese e iniziò a fumare pensando di essere pazzo
Ne frattempo t/n era rimasta in dormitorio a pensare a cosa avrebbe dovuto fare
Draco si stava ricordando di lei, ma se ne sarebbe ricordato del tutto?
E poi, dopo che l'aveva obliviato magari lui si era arrabbiato...magari ora la odiava, e non voleva avere più niente a che fare con lei...
Non riuscì più a controllarsi e iniziò a piangere disperatamente
Perché le cose non potevano essere facili per lei?
Perché non poteva avere una vita normale e felice come tutte le sue coetanee??

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Draco era a cena, e di t/n non c'era traccia
-bhe, chissene fotte- esordì Pansy -è solo una sanguemarcio-
Ma il biondo non le diede ascolto e andò a chiamarla
Appena entrò in dormitorio la vide piangere, e sentì come una morsa stringergli il petto
Si avvicinò e si sedette sul letto vicino a lei, le accarezzò i capelli e si fece coraggio per parlarle
-t/n, perché piangi?- le chiese gentilmente
-n-niente- mentì lei
-con me puoi parlarne- insistette, ma lei scosse la testa
-facciamo così, adesso ti asciughi le lacrime e andiamo a mangiare qualcosa, poi parliamo. Non accetto un "no" come risposta- concluse
Senza lasciarla ribattere le asciugò le lacrime e la prese per mano accompagnandola in sala grande
-perdi davvero tempo con questa?- chiese Pansy -sai, ancora dopo anni non ho capito cos'hai di serpeverde, stupida sanguemarcio-
Quella ragazza era proprio stupida, avevano già avuto una conversazione del genere al primo anno
T/n si alzò e guardò la rivale con sfida
E come al primo anno l'attenzione di tutti era puntata su di loro
-le discendenze, Parkinson- rispose con un ghigno di trionfo -invece la tua ambizione di diventare la troia più pagata del mondo magico non è cambiata neanche a distanza di anni, eh?- la schernì, e poi usci dalla sala con classe e sotto lo sguardo di tutti
Draco la seguì, mentre tutti rimasero impietriti
T/n Serpeverde
Suonava bene, e faceva paura.
Al primo anno sembrava la ragazza più indifesa di Hogwarts, ma adesso era appena diventata la più temuta
Essere la sorella di Voldemort aveva sicuramente i suoi vantaggi, su questo non c'era nessun dubbio.
La sua vita sarebbe cambiata in meglio sta volta?

||Spazio autrice||
Scusate se sono in ritardo ma ho avuto problemi sia psicologici che con la connessione

She Isn't An Angel || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora