capitolo 45

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-amore, dobbiamo andare, preparati- la chiamò dolcemente Draco
Lei si strofinò gli occhi e si alzò dal letto
Andò a prepararsi, e si mise una gonna in pelle nera, una maglia attillata sempre nera e si mise la matita e il mascara sugli occhi
Era stupenda, cime sempre
-allora, sei pronta?- chiese il ragazzo e lei annuì
Andarono alla stazione di King Cross e dopo aver salutato Lucius e Narcissa salirono sull' Hogwarts'express
Presero posto in uno scompartimento e stettero in silenzio per un po'fino a quando non fu Draco a prendere la parola
-come lo risolviamo quel problema? Hai qualche idea?-
-lo affrontiamo- rispose lei
Era assente.
Draco pensò che fosse sotto shock, che stesse male... E forse aveva ragione, perché il male non viene da sé
Una persona non nasce cattiva, lo diventa.
Tranne Pansy, lei probabilmente era nata stronza.
-t/n? Tutto ok?- la chiamò, e lei annuì silenziosamente
Non parlarono per tutto il viaggio, e quella situazione per Draco stava diventando inquietante
Il treno si fermò, t/n si alzò seguita da Draco, stava per uscire dallo scompartimento ma Draco la fermò
-aspetta- mormorò, poi puntò la bacchetta dove poco prima si trovavano le valigie, e pronunciò -pietrificus totalus!-
Come aveva previsto, Harry Potter cadde pietrificato, e con lui il mantello dell'invisibilità
T/n era poco più lontana, non aveva idea di quello che Draco sussurrò a Potter, ma non sembravano certo parole dolci e gentili
Il biondo con un calcio ruppe il naso al ragazzo che si trovava per terra e poi lo coprì con il mantello dell'invisibilità per non farlo trovare

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Erano arrivati a Hogwarts, Silente aveva fatto il suo discorso che aveva fatto sentire in colpa Draco, ma non t/n
Lei era impassibile, non le importava. Forse non l'aveva nemmeno ascoltato, o magari era più insensibile di quello che aveva dimostrato
-non mangi niente?- chiese Malfoy
-no- rispose la ragazza freddamente
-dai, mangia qualcosa...fallo per me-
-non ho fame-
Il biondo si arrese, e rimasero ancora un po' in silenzio, fino a quando non videro entrare il prescelto e prendere posto al tavolo di grifondoro
-perchè è qui?!- chiese retoricamente la discendente di Serpeverde, innervosendosi
-stai tranquilla- tentò lui di calmarla, ma t/n si era già alzata e stava andando verso Harry e i suoi amici
Il biondo la seguì sorpreso, e anche il golden trio sembrava stupito
-Potter...ti sei sistemato, a quanto vedo... La differenza quasi non si nota- lo schernì t/n
-che vuoi, t/n?!- chiese Hermione frustrata
-preferirei se tu mi dessi del lei, sanguemarcio-
Ronald Weasly si alzò, stava per andare verso la serpeverde, ma Draco si mise in mezzo
-lontano, Weasley- sussurrò minacciosamente, poi prese la sua ragazza per mano e la portò in dormitorio
-dobbiamo parlare...- le disse -vieni qui- la incitò, ed entrambi si sederono sul letto
-tu...stai cambiando, t/n. Sei diversa, sembri un'altra persona- iniziò lui
-lo sono- lo interruppe t/n senza nemmeno guardarlo negli occhi
-no, non lo sei. Lo so che stai male, so che quello che ti ha costretto a fare è orribile ma non è stata colpa tua. Non potevi rifiutare, è come se non fossi stata tu ad ucciderlo- la giustifico, ma quasi la offese
-l'ho ucciso io.- affermò lei decisa, Draco sospirò e poi riprese a parlare
-torna come prima, ti prego...io sono qui per aiutarti, sai che puoi contare su di me...-
-tornare come prima, eh?- chiese sarcastica -tornare come prima. Intendi prima quando potevi farmi tutto quello che volevi perché tanto non avrei reagito? A quando se avessi reagito al dolore ne avrei ricevuto il doppio o anche il triplo? No, non se ne parla. Io non sono più t/n, io sono Serpeverde.-
-tu non sei così! La mia t/n non è così...tu devi tornare come prima.-
-devo? Altrimenti che fai? Mi picchi come facevi una volta?- lo sfidò lei.
Era talmente tanto accecata da quello che aveva fatto che non si rendeva nemmeno conto di quello che diceva
-no..- rispose Draco abbassando lo sguardo
-e che fai? Mi lasci?-
-i-io...-
-dillo, Draco! Dimmi che non vuoi più stare con me e che mi odi, dillo!-
-io voglio stare con te, ma voglio che tu torni come una volta- spiegò lui
-tu vuoi solo poter far di me quello che vuoi come hai sempre fatto. Tu mi hai sempre fatto male, stronzo!-
Venne interrotta da uno schiaffo, Draco non ne poteva più. Non voleva più ascoltarla. Non voleva accettare che fosse cambiata. Ora l'avrebbe fatta tornare come prima.
-se mi manchi di rispetto un'altra volta te ne farò ancora.- le fece sapere, e lei non disse più una parola per tutta la notte

||Spazio autrice||
Non sono convintissima di questo capitolo, però come avrete notato dalla fine ora torna il toxic

She Isn't An Angel || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora