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Buongiorno!
Chiedo scusa se non ho aggiornato ieri ma ho avuto tantissimi impegni... Tra cui anche la valigia per Roma!
Ebbene si... Mi sono presa tre giorni di vacanza e domani mattina parto e mi incontro con la mia Rosa ... Dopo 11 mesi di separazione direi che è ben meritato!
Per farmi perdonare sabato o domenica faccio un'altro aggiornamento!
Aspetto sempre con ansia i vostri commenti che adoro e mi spingono a non mollare ❤️

Gemma

L'ascensore sale velocemente al nono piano e appena scendo mi precipito a timbrare il cartellino e vado verso la reception per aspettare qualcuno che mi accompagni alla mia postazione.
Quando due settimane fa ho fatto il colloquio ricordo di aver guardato ogni angolo di questo posto con occhi innamorati, come una bambina nel reparto giocattoli nel periodo natalizio.
L'areddamento è moderno, le pareti sono rosse rubino e sono appesi numerosi articoli della rivista e le copertine dei numerosi più famosi.
La mia titolare, la signora Katia Hellis ha una passione per le piante di tutti i generi, tanto che l'ufficio ne è ricco e ha sempre dedicato uno spazio della rivista al pollice verde.
Il colloquio me lha fatto lei in persona, quando sono entrata nel suo ufficio un profumo di peonie allegiava nell'aria, e lei era dietro alla sua scrivania che mi fissava seria e professionale tanto da farmi mandare giù un groppo di saliva.
Non appariva mai sulla rivista, preferiva che fossero i suoi articoli a parlare di lei e per lei, è una donna veramente bella, con occhi verdi e capelli biondi a caschetto, ha circa sessant'anni ma portati benissimo.
Aveva esaminato il mio curriculum con attenzione e fatto diverse domande, dal se conoscevo la rivista al perché fossi lì di fronte a lei.
Era rimasta molto colpita dal mio essere spigliata e dalla passione che metto nel raccontare le cose che ha fatto mandare subito a casa le altre candidate e mi ha offerto un posto seduta stante, un lavoro dal lunedì al venerdì fino alle cinque di pomeriggio e pagato tre volte tanto di quello che prendevo al supermercato.
" ciao Gemma benvenuta io sono Laura non so se ti ricordi di me. Non so come hai fatto ad arrivare in tempo con questa tempesta " dice la ragazza dietro la scrivania sorridendomi calorosa.
Una ragazza di qualche anno più grande con dei capelli lunghi rossi e due occhioni azzurri, sembra la sirenetta dei cartoni animati
" si certo! Ehm... Qualcuno mi ha accompagnato " dico ricambiando il sorriso
" fantastico! Vieni ti accompagno alla tua scrivania. Ho aiutato personalmente ad arredata" così si alza e la seguo, con quei tacchi a spillo non so come faccia ad andare così spedita, ma la ammiro molto.
" il tuo ufficio è accanto a quello di Katia, sai già cosa devi fare qua no?" mi chiede davanti ad una porta di vetro e accende la luce e rimango meravigliata da quello che vedo: una bellissima scrivania nera lucida con un laptop e un bellissimo mazzo di rose, per non parlare del divanetto di pelle nera sotto un quadro che raffigura il duomo di Milano di notte.
L'ufficio è in vetro, così vedo dall'alto la città e riesco persino a vedere il duomo e la madonnina d'oro.
" si devo occuparmi che tutto fili liscio e scrivere una volta a settimana un articolo di giornale su un argomento a scelta in base al tema settimanale della rivista ... Ah! Aiutare Katia se avesse bisogno" dico decisa
" eccellente. Allora ti piace?" chiede mentre batte le mani emozionata
" se mi piace? Cazzo Laura è meravigliosa! Dovresti fare larredatrice sai?" le dico con entusiasmo e facendola ridere di gusto
" mio fratello ha un negozio di arredamento. E lo aiuto spesso nel fine settimana, e ci ho preso la mano" dice tutta contenta e fiera di sé stessa
" okay allora posso iniziare direi" dico mentre vado verso la sedia
" prima ti faccio vedere il resto dell'ufficio va bene? Così sei autonoma" annuisco e la seguo per tutto il piano.
Mi mostra la macchinetta delle bevande e degli snack e l'area riunioni, il decimo piano è tutto dedicato ai set fotografici.
Saranno anche solo due piani ma sono grandissimi per non parlare di tutta la gente che ci lavora e sono sicura che mi perderò, mi converrà farmi una piantina e un elenco di tutti quanti con i nomi.
" Miss Heart dove ha l'ufficio? Volevo farle i complimenti per la sua rubrica" le dico mentre torno verso il mio ufficio e vedo la sua espressione spegnersi
" purtroppo è mancata il mese scorso... Era malata da qualche anno. Cancro al fegato che poi si è esteso. Era la sorella della signora Hellis. La sua rubrica la sto seguendo un po io ma non mi riesce bene come lei " dice mentre si asciuga una lacrima
" non lo sapevo... Mi dispiace così tanto" dico triste ma torniamo serie quando vediamo arrivare Katia che dopo averci salutato va nel suo ufficio e si chiude dentro per una conferenza così tutte e due torniamo alla nostra postazione iniziamo a lavorare.
La mattinata passa veloce e in un attimo è l'ora di pranzo, Laura mi invita a prendere qualcosa alla mensa aziendale così dopo aver chiuso le ultime cose scendiamo di qualche piano per arrivare alla mensa di tutto il palazzo.
In questo stabile ci sono diverse aziende, e tutti si ritrovano a mangiare insieme, sembra di tornare a scuola, anche se la trovo una cosa bella, puoi conoscere persone nuove e ti senti in compagnia.
Prendiamo il vassoio e andiamo verso un tavolone con diverse pietanze, dalle insalate ai dolci e alle bevande.
" il capo non mangia con noi. Saremo sempre noi e gli altri. Oggi non ci sono perché sono su un set fuori Milano. Ma appena tornano te li presento" dice come se mi avesse letto nel pensiero
" prendi quello che ti va. Oggi offro io" dice mentre mi porge un vassoio e delle posate di plastica
" ti ringrazio anche perché ho dimenticato il portafoglio in casa, infatti anche il tassista mi ha lasciato a piedi" le dico mentre prendo un insalata mista con del pollo arrosto e qualche fetta di pane integrale
" sul serio? Pensavo ti avesse accompagnato qualcuno, non so tuo padre o il tuo ragazzo" dice mentre prende una zuppa di carote e mi fa strada verso un tavolino di legno
" mio padre è mancato e non ho un ragazzo. Mi ha offerto un passaggio uno sconosciuto" dico mentre apro le posate e inizio a mangiare
" scusa non volevo essere scortese" dice improvvisamente triste
" tranquilla davvero" le dico facendole un timido sorriso e così mentre mangiamo le racconto dell'uomo dagli occhi blu che mi ha offerto un passaggio e lei ne rimane incantata
" e perché gli hai detto di no per stasera?" chiede mentre infilza con forza la forchetta bella torta di mele
" perché... Non lo conosco. E non so. Non mi va di frequentare nessuno" dico alzando le spalle
" non ti ha mica chiesto di appartarti in auto o chissà che cosa. Voleva solo essere carino" dice facendomi riflettere
" mi ha detto che mi verrà a prendere stasera. Vorrei capire come farà visto che non sa dove lavoro e l'orario che finisco" dico mettendo in bocca l'ultimo cucchiaio di crema catalana
" ma tu vuoi che ti venga a prendere?" mi chiede seria e curiosa
" non lo so Laura... Non lo so. Cavolo dobbiamo incominciare tra dieci minuti" dico alzandomi col vassoio
" guarda che non mi scappi" dice facendomi ridere e così dopo aver lasciato i nostri vassoi torniamo verso il nostro ufficio per concludere la giornata lavorativa.
Il tempo è volato e in unattimo è arrivata l'ora di uscire, la neve ha smesso di cadere poco prima di pranzo e sembra che le strade siano leggermente più pulite, ho speranza di trovare il mio autobus e tornare a casa mia, così saluto Laura e gli altri colleghi e dopo aver timbrato l'uscita mi dirigo verso l'ascensore premendo il tasto del piano terra e mentre l'ascensore scende, sento il mio cuore galloppare perché non so se lui sarà veramente qui ad aspettarmi, ma sopratutto non so che cosa gli direi se me lo trovassi davanti.

Un cuore per dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora