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Buongiorno e buona lettura ❤️
A settimana prossima ❤️


Gemma

Alzo lo sguardo e i nostri occhi si  incontrano e le nostra labbra si sfiorano appena, finché il suono incessante del campanello di casa mia non rovina la magia del momento e ci fa ritrarre di colpo.
Sbuffo nervosamente, maledicendo mentalmente la persona che si trova sul pianerottolo, lo fisso per qualche minuto prima di andare ad aprire la porta.
"Arrivo!" Urlo guardando il suo petto fare su e giù, come se avesse fatto una maratona e i suoi occhi sono ancora dilatati.
Mi volto di colpo avviandomi verso la porta e mi porto una mano sulle labbra, nascondendo quasi il sorriso che mi spunta appena sulla bocca.
Giro la maniglia e mi trovo davanti alla porta il ragazzo della mia migliore amica, con due cartoni di pizza fumanti tra le mani e due birre nel sacchetto di plastica che pende dal suo braccio muscoloso.
"Hey bellezza, tadan!" Esclama, mettendomi davanti le pizze. "Sono venuto a trovarti." Senza che io potessi replicare, mi schiocca un bacio sulla guancia e mi sposta per entrare in casa mia.
"Cosa ci fai qui?" Domando sorpresa e infastidita. Ha interrotto un bel momento con... Oddio Jared!
"Chi è lui?" Chiede Andrea con un tono di voce fin troppo protettivo mentre fissa, dal basso verso l'alto, l'uomo a petto nudo e con i capelli bagnati che compare nel mio salotto.
"Lui è Jared. Jared lui è Andrea." Li presento grattandomi la testa imbarazzata. "Mi ha aiutato a sistemare il bagno." Concludo velocemente, notando che i due si stringono la mano in modo non tanto amichevole.
"Grazie per esserti occupato del mio piccolo tesoro e del suo bagno." Risponde Andrea, stringendomi a sé e questa cosa non fugge agli occhi di Jared che si infiammano di colpo.
"Non c'è di che. È stato davvero piacevole passare del tempo con il tuo tesoro, sai?" Lo provoca prendendo la giacca appoggiata sul divano.
"Ora puoi anche togliere il disturbo, non credi?" Risponde Andrea, indicando la porta dietro di lui.
"Certo." Replica lui. "Gemma ci vediamo presto, okay?" Mi posa un bacio sulla guancia sentendo la mano di Andrea che mi allontana da lui.
"Andrea! Smettila!" Esclamo, cercando di mantenere la calma.
"Non preoccuparti, hai un ragazzo possessivo. Avresti dovuto chiamare lui." Si avvia velocemente alla porta, sbattendola furiosamente... Prima che possa dirgli che ha frainteso tutto.

Quando rimaniamo soli non posso fare a meno di tirare un pugno sul braccio al deficente qui presente
" ahia ehi! Tigre "dice fingendosi dolente per il colpo che gli ho inferto
" ma sei scemo? Che scenata hai fatto con Jared? Dio chissà cosa pensa di me adesso" dico mentre mi tiro le ciocche dei capelli come quando sono nervosa
" non mi sembrava un tipo raccomandabile. Avresti dovuto sul serio chiamarmi" dice arrabbiato
" pensavo che visto che Rosa è appena tornata foste insieme sai. Da soli" dico minando con le dita
" è andata a trovare i suoi genitori e dormiva da loro, io avrei dovuto lavorare fino a tardi ma c'è stato un problema sul set e così ho pensato di venire a farti compagnia. O meglio.
Mi ha mandato anche la tua migliore amica in missione: pizza con i funghi e salsiccia e birra bionda artigianale "dice mentre mette le pizze sul tavolino del divano e apre le lattine di birra
" capisco. Ma non avevi il diritto di fare quelle scene! Capisci? " dico stizzita
" lo dici manco avessi... Oddio. Stavate per fare sesso? Ecco perché siete bagnati come due pulcini! Il bagno era una scusa" dice addentando una fetta della sua odiosa pizza alle cipolle e tonno
" no scemo. Sai che dopo Marco sono totalmente cambiata. Che non mi fido.
Jared mi stava veramente aiutando... E credo che adesso mi odi" dico sconsolata mentre vado in stanza a mettermi il pigiama informe e legarmi i capelli in una cipolla veloce e prendo parte anche io alla cena, il mio stomaco brontola, anzi direi più che tuona in attesa di cibo.
" mi dispiace per prima. Ma sai che sono protettivo sia con te che con Rosa. Siete la mia famiglia dopotutto" dice facendomi un caldo sorriso
" anche voi la mia. Sapete quanto io vi ami e sia fortunata ad avervi... Ma prima per un momento mi sono sentita a mio agio con lui. Capisci?" gli dico mentre bevo velocemente un sorso di birra fresca
" ma da quanto tempo lo conosci? Aspetta credo che ci serva una chiamata di gruppo"dice prendendo il cellulare e chiamando la sua ragazza che appena ci vede si illumina
"ciao amore uno e amore due" dice scherzando e facendoci ridere
" senti tesoro so che sei dai tuoi ma credo che la nostra Gemma abbia bisogno di noi due un attimo. Puoi spostarti dalla sala da pranzo?" le chiede mentre vedo che si alza e sposta nella sua ex stanza
" ditemi tutto" dice mentre prende un cuscino e se lo porta al petto.
Così racconto tutto quanto ad entrambi e vedo le loro espressioni variare dallo stupite alle arrabbiate, poi di nuovo stupite infine dubbiose
" okay penserete che sono pazza. E che ho sbagliato a fidarmi di lui a farlo..." dico ormai senza freni ma una cuscinata mi fa tornare alla realtà
"ehi!" dico arrabbiata
" grazie tesoro, o l'avrei fatto io al suo posto lo sai vero Gemma?" dice la mia adorabile migliore amica
" sempre meglio di quando mi hai tirato il libro in testa!" dico ricordando quell'episodio al supermercato dove avevo iniziato a farneticare sull'aumento dei prezzi dei detersivi per la casa che si era innervosita fino a colpirmi
" credo che non ci sia niente di male a voler andare avanti. Guarda in una giornata quante cose avere fatto insieme, ti ha accompagnato a lavoro che tra parentesi mi dovrai raccontare domani e per di più ti ha aiutata in casa e ti ha quasi baciata se quel deficiente del mio ragazzo non avesse interrotto "dice arrabbiata
" ma non mi vorrà più veder dopo la scenata di Andrea" dico senza tenere a freno la lingua, ho messo il suo ragazzo nei guai.
" cosa hai fatto?" gli chiede mentre si prepara a gridare, la conosco.
Sarà come un tifone. E dobbiamo ringraziare il cielo che sia dai suoi genitori e non qui con noi.
Così le racconto tutto e vedo che inarca il sopracciglio, segno che quando tornerà a casa gli farà un bel discorsetto
" domani pensiamo a come rimediare. Se credi che ne valga la pena tesoro okay? E tu ci vediamo domani mattina a casa. Con delle buone ragioni per aver fatto quello che hai fatto. Ragazzi scappo che mi aspettano per il dessert" la salutiamo e dopo aver rimesso il telefono sulla poltrona finiamo la pizza e parliamo del più e del meno, anche se con la testa penso a come si sarà sentito Jared prima, e mi dispiace tantissimo.
Si fanno le ventidue in un battito di ciglia, così dico ad Andrea di restare a dormire che non c'è problema, così dopo avergli augurato la buonanotte mi lancio nel mio letto, il sonno non manca di certo ma la mia testa frulla senza sosta rendendomi difficile prendere sonno tanto che mi giro e rigiro nel letto finché non decido di alzarmi e prendermi una pastiglia per dormire, sono tutte cose naturali che avevo preso in erboristeria dopo la morte dei miei genitori, avevano provato a darmi pastiglie per intontirmi e rendermi più serena, ma ciò ci causava solo danni ed incubi appena gli effetti finivano così sono passata a queste pastiglie che mi fanno stare decisamente meglio e così dopo una buona mezz'ora sento finalmente il corpo rilassarsi e dopo un grosso sbadiglio dormo beata nel mio grande letto in attesa del giorno successivo che si prospetta movimentato.

Un cuore per dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora