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Dylan era appena andato a lavoro, essendo domenica non avevo molto da fare e mi sedetti sul letto ma non ebbi tempo di pensare che sentì Charlie chiamarmi dalla finestra, mi alzai e andai verso la direzione <Ludo eccoti finalmente! Non so che fare salgo da te, aspettami.> Disse per poi iniziare a correre, non mi aveva lasciato nemmeno il tempo di rispondere che già si fiondava a casa mia, non che mi dispiacesse
anche perché lo facevo anche io ma dettagli
Salì in poco tempo da me e si buttò sul letto <Charlie Charlie, cosa ne devo fare di te?> Dissi io mettendomi di lato a lei <ma smettila che ami questo faccino qui> Disse mettendosi in posa <Allora in realtà sono qui per chiederti una cosina... cioe tu comunque sei più grande io ne ho diciassette e tu diciannove quindiii chiedo a te, un po come se fossi la sorella piccola che si confida con quella grande> Disse lei, non era male come cosa, non ho mai avuto fratelli o sorelle e nemmeno lei, un po era davvero così <Si vai spara> Dissi io <Okay... ho conosciuto questo ragazzo eh... niente mi ha baciata eh... non so cosa siamo ora e...>

<ASPETTA CHE! DA QUANDO?! COMEEE> Urlai io bloccandola <si... da tipo due giorni...> Disse lei <e ti ha già baciato? Tesoro mio sento odore di caso umano> Dissi io sinceramente <No dai è carino!!! Ceh si forse dopo il secondo giorno è strano baciarci ma... è carino>
<Hai il suo insta?>
<si te lo mostro> Prese il telefono e mi mostrò una sua foto <okay si, proprio un caso umano> Dissi io convinta, si vedevano le persone apposto o no e quello non lo era sicuro, anche perché nessuno sapeva niente di nessuno e lui l'aveva già baciata... Mh.... <Oh ma daii!!!> Alzò la voce lei <io te lo dico poi non dirmi che avevo ragione, tutti gli ex di Vitto le ho sempre detto che erano casi umani e lui non mi ha mai ascoltato fino a che, BAM, le hanno la merda pura, invece Marco è un tipo apposto infatti sta durando> Dissi fiera di me stessa, mi sentivo un radar su queste cose e la maggior parte di volte non mi sbagliavo <ma... tu sei ancora vergine?> Mi chiese lei dal nulla <Perche?> Dissi ridendo <No serimanete... ceh tu l'hai mai fatto?>

<okay... non sono vergine...> Dissi io, lei sgranò gli occhi e quasi si mise a urlare <LHAI FATTO CON DYLAN?>

<SHHSHHH NOOOO TI PAREE> Urlai a mia volta <avrò avuto sedici anni e sai com'è... classica storiella, a una festa e... quello beh hai capito> Dissi sempre io <Com'è ti ha fatto male?> Disse lei agitata <Beh... all'inizio bene non fa però la prima volta non ne mai bella, a meno che non sia la persona perfetta> Dissi sospirando <E POI NON FARAI SESSO CON UNO CHE CONOSCI DA 2 GIORNI E HAI GIÀ BACIATO> Le urlai come una mammina che si preoccupa per sua figlia, quando tenevo alle persone iniziavo a essere protettiva, era più forte di me <NON NE IL MIO INTENTO MA VABBEH CAMBIAMO DISCORSO> Urlò anche lei ridendo, così passammo un bel po di tempi insieme fino a che il mio telefono squillò
<pronto?> Chiesi dato che non avevo nemmeno letto il nome <Hey sono io Dylan, sono io> Rise da dietro lo schermo <Oddio scusa non avevo letto prima di rispondere... come va? Hai già finito?>

<Si sono appena uscito... senti Tyler mi è appena venuto a prendere magari potevamo fare un'uscita a quattro, puoi invitare Charlie se vuoi>

<Si sarebbe bellissimo, penso accetterà sicuro dato che siamo qui a non fare niente>

<Okay allora tra dieci minuti siamo da voi> Disse come ultimo chiudendo la chiamata, sbuffai, odiavo il fatto che in america ti attaccavano così in fretta <Che è?> Chiese Charlie <Perchè voi americani attaccate così in faccia alle persone?> Chiesi irritata mente la mia amica stava morendo dalle risate <Ah comunque vestiti, facciamo un'uscita a quattro con Dylan e Tyler> Dissi riaprendo bocca, lei scattò in piedi sorridendo <GRAZIEE, se non fosse per loro io e te saremmo morte qui> Disse e insieme andammo a prepararci.

***
<Charlie muoviti che sono qui sotto> Le urlai saltellando a mettermi le scarpe <SONO QUI> Urlò scendendo le scale e buttandosi dalla porta <Si ma non ti uccidere> Dissi nel mentre che lei aprì la porta <No la borsa!> Si ricordò e corse di nuovo su, io stavo per varcare la porta già aperta ma non appena misi un piede fuori Charlie corse verso di me facendo cadere entrambe <Tu sei proprio deficente> Dissi cercando di rialzarmi togliendo la polvere dai miei vestiti <Eh... sei tu che hai detto di fare veloce!> Urlò lei <Ehm... ragazze> Sentimmo due voci, ci girammo di scatto e quel che vidimo era Tyler e Dylan davanti alla solita limousine nera che ci guardavano nascondendo le risate <okay ragazzi, vi è piaciuto lo spettacolo?> Disse ricomporrendosi Charlie, subito dopo corse da Tyler e lo abbracciò, io invece andai da Dylan <Sei splendida> Disse squadrandomi <Dolcezze, non vorrei interrompere il bel momento ma andiamo ovunque vogliate andare> Disse ancora Charlie impazzionete, di seguito salimmo in macchina e partimmo <Allora dove andiamo?> Chiesi <vedrete, vedrete> Rispose Dylan mettendomi una mano sulla coscia, quel contatto mi face venire i brividi ma allo stesso tempo non riuscivo a trattenere il sorriso.

***

<ed eccoci qui> Disse Tyler facendo accostare la macchina <Una sala giochi?> Chiese Charlie alzando un sopracciglio <TI GIURO CHE È BELLO! Ce di tutto! Karaoche, giochi di coppia, sfide e tutto, in più è riservato a persone che conosco benissimo a quest'ora, se ci saranno fan non ce ne saranno così tante> Disse lui cercando di convincerla, se non sapessi chi fosse Tyler e Charlie direi che sarebbero fratello e sorella <Andiamo?> Chiesi <Si ma... se ci fermano delle fan voi andate pure avanti, noi vabbe facciamo due foto se le chiedono e arriviamo subito ok?> Disse Dylan guardandomi, sembra che me lo stia chiedendo per sicurezza, come se non volesse darmi fastidio, è il suo lavoro ed è normale che le fan chiedono di loro quindi no, non mi da fastidio... <Sisi certo> Risposi sorridendole, uscimmo tutti insieme e quelle due fan che dovevano chiederle la foto divennero come minimo trenta, stavano urlando a più non posso e io nemmeno riuscivo a passare per andare avanti, per fortuna le guardie scesero dalla macchina di fretta e distanziarono tutti da noi, il mio cuore andava a mille, non ne ero abituata... <DYLAN, TYLER> Continuavano a urlare, Dylan mi indicò dove andare e con Charlie mi diressi verso la porta spostando a forza chi non aveva intenzione di muoversi, e per fortuna riuscimmo a entrare sane e salve.

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you are everything I wanted || Dylan Obrien ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora