1

3.6K 59 18
                                    

<sei pronta?> Chiese mia madre più dolcemente possibile

<vuoi la verità? No mamma... sto per abbandonare la mia vita per...per il lavoro di papà...> Dissi facendo scendere la millesima lacrima del giorno, ebbene sì... mio padre ha trovato lavoro e ne dovrei essere entusiasta, ma il problema è che si trova a Los Angeles! Qui in italia c'è il mio migliore amico, l'unica ragione per cui non voglio andarmene, sono cresciuta con lui e sinceramente non pensavo questo giorno potesse mai arrivare.

<lo so che è difficile ma non possiamo fare altrimenti lo sai anche tu> Disse mia madre cercando di tranquillizzarmi <lo so... lo so...> Dissi io come ultimo salendo in auto, prima che qualcun altro potesse dire niente, mi misi subito le cuffiette e, guardando fuori dal finestrino, accesi la mia canzone preferita "riptide" che mi tenne compagnia per quasi tutto il viaggio dato che non facevo altro che ripeterla all'infinito.

Scesimo dall'auto per andare verso l'aeroporto e sinceramente... è la mia prima volta e mi sto cagando sotto, salimmo subito e dopo poco partì provocandomi un vuoto nello stomaco orrendo, appena arrivammo  in alto la sensazione svanì, mi girai verso destra per vedere fuori dal finestrino e la vista non era per niente piacevole, la mia città che diventava sempre più lontana fino a svanire.

__

Ore di viaggio erano ormai passate ma finalmente riuscimmo a toccare piede su terra senza morire, perché la mia paura costante era quella "e se crolla da un momento all'altro", "come fa a volare non ne psicologicamente possibile ora cadiamo sicuro", "ora si spacca qualcosa", "ora va in mal funzionamento" continuavo a ripetermi per tutto il viaggio, creandomi delle ansie inutili, che stupida.

<questa è la nostra nuova casetta> Disse mio padre non appena ci fummo davanti

<sembra carina> Disse mia madre per poi aprirla, la prima cosa che vidi davanti a me erano delle scale

<su c'è camera tua> Disse mio padre vedendo che fissavo il fondo delle scale, le accennai un piccolo sorriso e salì, in fondo ai gradini era presente un corridoio con a sinistra la porta della mia camera, a destra il bagno e in fondo la camera dei miei genitori, devo ammettere che mi piaceva, era abbastanza accogliente, aprì la porta ed entrai subito bloccandomi nel posto per guardare ogni singolo angolo
<allora com'è ti piace?> Chiese mia madre spuntando da un angolo

<non ne per niente male devo ammettere> Dissi sospirando

<amore senti so che è difficile ma... ormai qui dobbiamo conviverci, sono sicura che ti troverai bene poi ho anche sentito che la vicina di lato ha una ragazzina della tua età magari potete fare ami-> Prima che potesse finire il discorso il campanello suonò facendoci andare tutti dalla direzione della porta, mio padre aprì e appunto dietro trovammo una ragazzina
<buon giorno, non volevo disturbarvi ma solo darvi il benvenuto> Disse lei con un sorriso accogliente, i miei genitori la salutarono a loro volta e iniziarono a chiacchierare mentre io me ne stavo dietro come una bambina timida di due anni

<Felice di conoscervi allora! Io sono la casa di lato alla vostra, se avrete bisogno di qualcosa io posso esservi di aiuto> Disse come ultimo per poi salutarci e andarsene

<carina vero?> Disse mia madre

<se fossimo ancora in italia una persona che ti accoglie così l'avremo presa per invadente o pazza> Dissi seria

<okay ma non siamo lì... quindi hai un'occasione in più per farti anche nuove amicizie!> Disse questa volta mio padre

<si forse avete ragione>

__

Uscì un attimo per vedere com'era la zona, ma non ebbi il tempo di fare un altro passo fuori casa che una voce interruppe i miei pensieri <Hey!> Disse, mi girai e vidi la ragazza di poco fa
<Hey ciao...> Dissi io un po in imbarazzo

<allora com'è ti piace?> Chiese

<si dai è molto accogliente non ne male... ah e... scusa se non mi sono presentata... io sono Ludovica ma puoi chiamarmi Ludo>

<io sono charlie, senti... non voglio essere troppo invadente ma se hai bisogno di sapere un po della città, scuola o anche solo parlare...> Disse lei insicura di sé stessa, come se avesse paura della risposta

<Hey non devi preoccuparti di questo, sono nuova qui, non ho nessuno, secondo te non mi farebbe piacere avere qualcuno?> la tranquillizzai.
Alla fine ci siamo lasciati il numero a vicenda e siamo anche andate a farci una passeggiata, non ne niente male come ragazza.

__

Mi sdraiai nel letto e finalmente presi il telefono per videochiamare il mio migliore amico Vincenzo

<amooo finalmente mi chiami! Ce ne voluto di tempo>

<senti non rompere, sono arrivata da poco, però ho fatto penso amicizia con una ragazza>

<ora sono geloso, chi è questa? È meglio di me?> Disse facendo il finto offeso

<oh non scassare, è a posto, poi non ti potrei mai rimpiazzare, piuttosto dimmi come va con Marco> Chiesi entusiasta

<È un po' tira e mollo... non so perché>

<te lo dico io, si vergogna... non di stare con te ma di essere quel che è, devi dirlo chiaramente che non può cambiare se stesso e se ti ama lo accetterà>

<Hai ragione, vabbe io vado a fare colazione, DOMANI TU HAI SCUOLAAA DORMIII>

<oh mio dio è vero! Tu sei in dietro... di sei ore! Bastardo!> Le urlai ridendo

<fammi godere dell'ultima giornata di non scuola grazie, notte amo ti voglio bene e non dimenticarmi>

<quello mai, notte> Dissi io come ultimo per poi buttare giù

Ebbene sì... domani inzia scuola, si ricomincia tutto... nuova vita.

Ciao a tutti! Spero vi piaccia il primo capitolo! Non si vedrà subito Dylan Obrien perché dato che è un personaggio famoso anche qui devo trovare il modo per farli incontrare:)
Questa era l'introduzione quindi spero vi piaccia comunque <3

you are everything I wanted || Dylan Obrien ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora