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Oggi era la giornata dell'inizio delle riprese, ero a dir poco emozionata, finalmente Dylan continuava la sua passione e io potevo finalmente rivederlo dopo... due giorni... si... mi è mancato ok? Però l'ansia mi era venuta, non avevo intenzione di parlare del bacio, non volevo creare casini quindi aspetterò lui... anche perché dei due sicuramente è lui il più esperto, ha piu già avuto ragazze ovviamente.
Suonò il campanello e scesi all'istante <ma ciao bellezza> Mi disse accogliendo con un abbraccia che io ricambiai subito, lo squadrati un attimo e non potei non notare la tuta che indossava... mi voleva proprio male... cercai ovviamente di non far notare l'ansia e salì in auto con lui.

Nel viaggio scambiammo qualche parola, com'erano andati sti "pochi" giorni che non ci siamo visti e in qualche modo abbiamo tirato su argomenti, ma del bacio, nessuno ne apriva bocca, almeno io avevo questa agitazione, magari lui era tranquillissimo per le sue idee mentre io mi stavo uccidendo dall'interno.

***

Finalmente arrivammo a destinazione dove tutti i suoi amici lo accolsero a braccia aperte, di seguito, notando anche me, mi salutarono facendo cenno con una mano, ovviamente non avevamo tutta sta confidenza quindi era normale che nemmeno loro sapevano come prendermi, entrammo  insieme e iniziarono tutti a parlare fino a che il regista non li mandò a cambiarsi.
<Ludo?> Mi chiamò una voce fin troppo familiare, mi girai e trovai mio padre <Ah... papi si ciao> Dissi <Cosa ci fai qui? Dylan ti ha chiesto di venire!> Sclerò lui, in questi momenti sembrava un ragazzino, come un amico che si agitava alla saputa di un "nuovo ragazzo" della sua amica, anche se Dylan non era il mio ragazzo... penso... ce si... no... non lo so!
<Papi vedi di non farmi fare figure di merda> Dissi tranquillamente, se fosse stata la mamma quella parolaccia me l'avrebbe fatta rimangiare a forza, ma con mio padre dovevo stare tranquilla, anche lui ne tirava tante fuori, era così abituato che manco se ne accorgeva ormai.
<Okay okay, però ammettilo che ce impresa eh> Disse lui dandomi una gomitata amichevole facendomi l'occhiolino <Papi vai a lavoro! Poi ti spiego quando siamo fuori da questo posto> Dissi ridendo dalle sue scene da falso ragazzino, lui annuì divertito e tornò verso le telecamere e tutta la strumentazione, per il resto andò tutto alla grande, le riprese andarono benissimo e tra risate e recite riuscirono a finire una buona prima parte <Per oggi abbiamo finito> Disse il produttore spegnendo la strumentazione <Ben lavoro ragazzi, ci vediamo domani> Disse come ultimo salutando tutti, Dylan fece lo stesso con i suoi amici e venne da me <Allora? Come ti sono sembrato> Chiese sorridendo <Mh niente male dai> Dissi scherzosa, nel frattempo anche mio padre si unì <Hey Dylan! Sei stato fantastico> Disse e lui guardò prima me sussurrando un "visto?" e poi mio padre sorridendogli <Allora che ne dici? Ti fermi da noi a mangiare?> Disse sempre mio padre ma io intervenni subito <Papi ha appena finito... non so, magari non se la sente...> Dissi guardandolo <No figurati, mi farebbe piacere> Disse Dylan sorridendo anche se vedevo perfettamente la sua stanchezza ma non insistetti.

***

<Allora Dylan, come ti trovi a lavoro?> Le chiese mia madre con un sorriso accogliente, lui iniziò a parlare positivamente ma io non riuscivo a sentire una parola, le ansie dentro di me continuavano, quel bacio, quel fottuto bacio... non sapevo nemmeno io più che fare, si magari sembrava una cavolata dire: "perché ti preoccupi? Era solo labbra contro labbra, poi si vedrà" ma non riuscivo a dire così, magari per lui non era significato nulla, o semplicemente sono solo io e le mie paranoie che andiamo avanti.

Improvvisamente sentì un contatto da sotto il tavolo con la mia e la mano di Dylan, forse aveva intuito la mia agitazione ma in ogni caso, grazie a lui, riuscì a sciogliere i muscoli tesi.

Dopo varie chiacchierate io e lui andammo di sopra <Allora vuoi vedere un film?> Chiesi <Okay ma non so se durerò molto io...> Mi avvisò <mh allora metto Maze Runner> Dissi come una bambina felice, lui alzò gli occhi al cielo e si sdraiò sul mio letto mentre io prendevo il computer, mi avvicinai a lui sdraiandomi a lato e facendo partire il film, le battute le sapevo a memoria da quanto l'avevo visto, infatti, come sempre, me le ripetevo a mente, da quando Thomas è arrivato nella radura a quando sono usciti, ma come aveva detto Dylan dopo poco di addormento davvero, non mi dispiaceva, anche perché vederlo così era una delle cose più belle, chiusi il computer, lo misi a terra e mi sdraiai su un fianco fissandolo, era abbastanza inquietante quel che stavo facendo ma allo stesso tempi mi fece da ninna nanna perché dopo poco mi addormentai con la sua immagine nella testa.

***

Aprì le palpebre e inizialmente non capì la mia visuale, solo dopo qualche secondo copi che era il collo di Dylan, non sapevo come ero finita in questa posizione abbracciata a lui ma non avevo intenzione di togliermi

Dopo poco però mi ricordai che non era previsto dormire insieme ma conoscendo i miei genitori, vedendoci dormire, non avranno voluto svegliarci, mi sporsi di poco per veder l'ora ed erano le nove in punto, mi alzai a livello del suo viso e iniziai...

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Dopo poco però mi ricordai che non era previsto dormire insieme ma conoscendo i miei genitori, vedendoci dormire, non avranno voluto svegliarci, mi sporsi di poco per veder l'ora ed erano le nove in punto, mi alzai a livello del suo viso e iniziai a darle qualche bacino sul naso, l'ho sempre desiderato, amavo il suo nasino troppo carino e non potevo farne a meno <Mi piacciono i buongiorno così> Disse ancora con gli occhi chiusi, faceva così lui, si svegliava senza aprire gli occhi, solo per prenderti di sorpresa.
Dalla vergogna sprofondai il mio viso nel cuscino ma lui mi ri-prese subito abbracciandomi da sopra e non feci a meno di abbracciarlo a mia volta

Dalla vergogna sprofondai il mio viso nel cuscino ma lui mi ri-prese subito abbracciandomi da sopra e non feci a meno di abbracciarlo a mia volta

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<Buongiorno> Sussurrai io <Buongiorno> Replicò lui.

<Ragazzi noi usciamo non state troppo a letto e alzatevi!> Disse mia madre spalancando la porta e guardandoci come se io e lui fossimo fratelli, Dyl alzò la schiena e con il viso assonnato annuì sorridendo, a mia volta seguì il suo movimento alzandomi <Come fai ad essere così carino anche appena sveglio> Mi sfuggì dalla bocca senza accorgermene, lui si girò e mi guardò <Tu lo sei di più> Disse facendomi arrossire, mi alzai di seguito e mi diressi verso il bagno per fare la mia solita routine giornaliera ma per la prima volta con lui.
Ovviamente i pensieri positivi non potevano rimanere per tanto, perché non appena mi ripresi dal sonno mattiniero l'ansia ritornò, Dylan mi lesse un'altra volta come se fossi un libro aperto <Cos'hai> Chiese <Oh niente solo stanchezza di prima mattina> mentì <So che ce qualcosa che non va si vede> Disse lui <Puoi dirlo a me> continuò, io sospirai e mi girai verso di lui <Niente davvero> Dissi, mi piacerebbe chiederglielo e sentirle dire di voler essere il mio ragazzo, ma avevo paura del rifiuto comuqnue... Dylan però sembrava non arrendersi, mi prese dalle guance e mi baciò, non mi aspettavo questo, infatti, per un attimo mi irrigidì ma non ci volle molto a farmi rilassare i muscoli, sentire le sue labbra morbide a contatto con le mie mi provocava tanti piccoli brividi, poi di prima mattina mi faceva proprio uscire di testa, si staccò lentamente rimanendo a poca distanza da me <So che eri agitata per questo, da quando mi hai baciato quella giornata sei più rigida e aspetti sempre che io faccia la prima mossa> Disse, l'aveva fatto di nuovo, aveva capito cos'aveva, riusciva a farlo e non so come... <Ti è piaciuta come risposta questa?> Chiese sorridendomi <Assolutamente> Dissi e in poco tempo mi sentivo come in un altro pianeta, come se mi sembrasse impossibile respirare la stessa aria di prima dove sentivo solo paranoie su paranoie e ora libertà.

Dylan, Dylan riusciva a rendermi felice, a farmi sparire i problemi come uno scudo che mi avvolge e quando non ne presente, invece,  ti senti vulnerabile come un vaso di porcellana.
Perche questo era l'effetto che mi faceva... mi sentivo come... come protetta da tutto il male.

you are everything I wanted || Dylan Obrien ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora