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Erano passate tre settimane da quando ero andata via da Los Angeles e ancora Dylan non mi aveva risposto alla marea di messaggi e chiamate che le avevo mandato, niente, è finita, era appena iniziata ed era già finita, cosa volevo aspettarmi... una persona così bella e grandiosa stare con una come me? Aveva ragione Vince "Troppo famoso per te", cavolo se aveva ragione.

Oggi non sapevo bene che fare, Vince sicuramente stava dormendo e qui in Italia non avevo nessuno che lui, quindi mi decisi di andarle a comprare qualcosa, non sapevo bene cosa ma volevo farle un piccolo regalino, andai verso il centro commerciale che per fortuna non ne lontano da casa, la prima cosa che vidi era una maglietta, ma cosa se ne può fare lui in questo momento? Se li avessi regalato una cosa del genere mi avrebbe riso in faccia, guardai un po più in la e vidi dei trucchi, le serviva qualcosa, non era tipo che usciva truccato perche le piaceva stare al naturale ma nel tempo libero amava questo tipo di arte, mi girai ancora un po e vidi dei braccialetti, forse la cosa più semplice del mondo ma sono quelli fatti di stoffa che una volta legati non si staccano più fino a che non li tagli, regalo perfetto per noi due, era un bel significato, qualcosa da tenere in comune.

Appena lo presi in mano mi arrivò un messaggio dalla madre di Vince, Alessandra:
"La chemio sta funzionando!"

Spalancai gli occhi e quasi urlai alla notizia, non ci potevo credere, il mio Vince stava vincendo questa guerra, ce la poteva fare, credevo in lui, nel mio piccolo leone ma forse la mia gioia non poteva durare a lungo perché subito dopo mi arrivò una sua chiamata <Vince! Vince ho sentito la notizia!> Dissi emozionata <No... No Ludo... vieni qui ora, ti prego... ho bisogno di te, adesso> Disse lui, mi bloccai un attimo non capendo <Aspettami arrivo!> Urlai attaccando la chiamata, lanciai i soldi alla commessa, presi i braccialetti e corsi a più non posso, in poco tempo arrivai dentro e mi diressi subito verso la sua porta <Vince... hey sono qui> Dissi entrando nella sua stanza <Amore mio> Disse sorridendo a fatica <hey... Che succede>

<Sto per morire... lo sento... non ho più le forse capisci> Disse lui ma io non finivo di sperare <No no casa dici? La chemio funziona mi hann->

<No no Ludo stai zitta, non abbiamo ancora molto tempo, devi sapere che ti ho sempre voluto bene, grazie, grazie per questi anni di sorrisi, gioie, pianti, grazie, grazie per avermi sempre aiutato ed essermi sempre stata vicino, grazie, ti voglio bene, tanto bene, sappilo ora e per senpre> Disse lui interrompendomi, stava faticando per dire tutto questo e io rimasi immobile, le lacrime stavano scendendo una ad una velocemente <Vince, ti voglio bene anche io... io->

<Lo so... lo so e ti prego, fallo per me, torna da Dylan, torna da lui> Disse interrompendomi di nuovo, io annuì continuando a far scendere le mie lacrime <Tieni, tieni questo l'ho preso prima di venire qua> Le dissi legandoglielo al polso <È segno di noi, legati per sempre uno all'altro> Dissi legandolo anche al mio polso <Ludo, devi andare, non puoi rimanere qua> Disse <No non me ne vado, non me ne vado, ci sarò per te, fino alla fine> Continuavo a ripetere, le presi la mano e gliela baciai, sapevo che aveva ragione, sapevo che non ce l'avrebbe fatta, improvvisamente il battito iniziò ad aumentare e un gruppo di medici entrarono <No no> Continuavo a dire mentre mi trascinavano fuori <VAI DA DYLAN! VAI DA LUI> Urlò come ultimo lui prima che mi potessero chiudere la porta in faccia, inziai a disperarmi, mi appoggiai alla porto continuando a piangere, fino a che Marco non mi venne in contro, vedevo la sua bocca muoversi, ma non sentivo suono di nessun genere, lunica cosa che riuscivo a sentire era il cuore di Vince che si era fermato, il mio piccolo angioletto aveva raggiunto il cielo, non riuscivo a muovermi ero bloccata mentre tutti davanti a me stavano urlando qualcosa di incomprensibile, ormai tutto quel che sentivo era solo lui... Vince.

***
Ero seduta sul suo letto a guardare il vuoto, non aprivo bocca da qualche ora, Alessandra mi aveva praticamente supplicato di parlare ma io non riuscivo a fare altro che ripetermi in testa le parole che mi aveva detto Vince, i nostri ultimi sguardi e le nostre ultimo speranze, fino alla fine.

Mi alzai dal letto decisa <Devo andare da Dylan> Sussurrai a me stessa, presi le mie cose, preparai le valigie e andai verso la porta <Dove stai andando?> Chiese Alessandra <Devo tornare a casa mia> Dissi con la poca voce che mi rimaneva, mi guardò confusa <Scusami, devo tornare dalla mia famiglia, da Charlie e da lui, da Dylan... le promesse le mantengo> Dissi aprendo la porta <Grazie mille per avermi accolta> Dissi come ultimo, lei mi venne incontro e mi abbracciò <Sei stata un pezzo fondamentale, fai buon viaggio tesoro> Disse lei facendo uscire altre lacrime, la salutai e andai verso l'aeroporto, l'aereo era tra tre ore, ma avrei aspettato qui, senza mai muovermi.

***
Dopo diciannove ore di viaggio infernale finalmente toccai piede a Los Angeles, la mia ormai definitiva casa, i miei non sapevano del mio arrivo, solo Charlie ne era a conoscenza e mi stava aspettando fuori, appena la vidi mi corse incontro <AAAA SEI TORNATA CAZZO QUANTO MI SEI MANCATA LUDO...> Disse stringendomi forte, ne avevo bisogno e finalmente, dopo ore e ore lei riuscì à strapparmi un sorriso, insieme andammo verso casa mia dove anche i miei genitori mi strinsero forte facendo arrivare il secondo sorriso del giorno <Mi siete mancati tutti tantissimo> Ammisi io <e... tesoro come stai te?> Chiese mio padre, ci pensai molto e molto a questa domanda ma non riuscivo a dare risposta, ovviamente stavo male, anzi ero a pezzi, ma Vince sarebbe distrutto a sua volta vedermi cosi, quindi lo guardai e sorrisi <Si sopravvive> Dissi e lui mi sorrise a sua volta, ma dopo poco mi ricordai di Dylan, dovevo andare da lui, capire che cosa le era successo ed era quello che dovevo fare ora, avvisai i miei genitori che, per fortuna, annuirono, uscì di casa e corsi verso la sua, non mi reggevo molto in piedi dopo tutto questo viaggio e pianti, ma dovevo farlo, arrivai davanti alla sua porta e inziai a suonare il campanello ma nessuna risposta, non avevo intenzione di arrendermi così, sapevo che lui teneva una chiave di riserva sotto a una mattonella prima della porta, la trovai, infilai la chiave e aprì <Dyl-> Dissi ma subito mi bloccai a quel che stavo vedendo <Ludo? Non- io-> Cercava di dire lui <Serimante? BRITT?! È per questo che non mi rispondevi? PER LEI?> Dissi e lui rimase fermo, sono venuta qui per lui e quel che vedo sono le loro bocche attaccate una contro laltra? <Non ne come sembra> Disse avvicinandosi lentamente, vedere il suo corpo sempre più vicino a me mi dava un certo effetto dopo quasi un mese, ma quel che mi aveva fatto non lo aiutava molto e con tutte le mie forze che mi rimanevano feci dei passi indietro <tu stavi con lei?> Si unì Britt e in quel momento provavo solo odio nei suoi confronti, lui non sapeva che rispondere, stava fermo a guardarmi <Posso spiegati ti prego, possiamo andare da qualche parte soli> Disse provando a prendere le mie mani ma io le portai subito indietro prima di avere anche un minimo contatto con lui <Perche hai fatto questo?> Chiesi, avrei voluto piangere e sfogarmi ma le mie lacrime erano già state usate per una persona cara, e per quanto volessi essere incazzata con lui, non riuscivo, era impossibile esserlo, anzi, mi sentivo io lo sbaglio della situazione <Non volevo, ti prego non volevo> Disse facendo uscire delle lacrime dai suoi occhi, stava piangendo, cosa che mi spezzò il cuore definitivamente, dopo quel che mi aveva fatto non volevo lo stesso vederlo così, mi distruggeva ancora di più ma non perdevo fare altrimenti <Dylan, vai da lei> Dissi <Ma io voglio te> Disse lui diretto cercando di riavvicinarsi, ma prima che potessi aggiungere qualcos'altro un gruppo di fan lo circondarono lasciandomi via libera per tornare a casa peggio di prima.

Si, la vita mi va contro un'altra volta, prima la morte del mio migliore amico e poi Dylan che mi spezza il cuore, è così che ci si sente? Uno schifo...

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Non uccidetemi grazie ;)

-byme

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