Non sono una fottuta bambian

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Alla fine del film mi stiracchio un po'. Ero stata appoggiata ad Edo per tutto il film ed ero un po' indolenzita. Edoardo si alza e guarda l'orologio <pccre, sono le cinque e mezza e io massimo per le sei e mezza voglio scendere, quindi iniziamo a prepararci> dice tutto entusiasta. Mi alzo dal divano e mi avvio in camera di Edo. <Io mi vesto in bagno e tu in camera tua>dico io e mi avvio con il borsone in bagno. Opto per una gonna di pelle corta, è un body bianco a cuore. Mi vedo abbastanza carina, mi piastra un po' i capelli, metto un po' di mascara ed esco. Trovo Edo che mi aspetta in cucina, lui aveva un paio di jeans e una camicia sbottonata, era davvero bello. Lui mi guarda, <comm si bell ciu ciu, ma si sicur ca mammt e patt t fann asci così?> dice leggermente preoccupato, io rido e poi dico <Ma che se ne fottono loro, e poi io mi vesto come voglio > dico con una punta di orgoglio. Lui mi guarda e poi ride <i ragazzi in mezzo alla strada, parlano e ti lascio immaginare che dicono...> dice un po' duro, allora io dico <M n fott assaj> sempre ridendo, Edo mi guarda stupito <si cagnat pccre>, alzo gli occhi al celo ma lascio perdere la conversazione. Usciamo verso le sei e un quarto e arriviamo a Scampia, dove di solito si radunavano tutti i ragazzi. Durante la nostra uscita molti ragazzi salutano Edo, credo lo conoscano tutti per motivi che non sto ad elencare... Lui però non perde molto tempo con loro, perché, come promesso, sarebbe stato tutta la sera con me. Fui colpita però da un senso di colpa, forse lui voleva vedere amici o magari provarci con un'altra ragazza, perché mai vorrebbe passare la serata con me? Magari mio fratello lo aveva costretto per far sì che non ci rimanessi male io... sono persa nei miei pensieri e non faccio caso a un motorino che passa, mi risveglio di scatto ma non faccio in tempo a reagire, fortunatamente però, Edo mi tira da un braccio per evitare l'incidente, cado a terra ma niente in confronto a quello che mi sarebbe potuto capitare. Mi rialzo e iniziò a imprecare <porca di quella tr**a ma dove ca**o guardo mentre cammino> mi sono fatta prendere dal nervoso. Edo mi guarda e dice <Ilariè nun t'agita tranquilla n'è succies nient>, ancora arrabbiata per l'evento di prima e per colpa dei pensieri che mi avevano oscurato la mente dico<Non sono una fottuta bambina Edoa, ho sbagliato, devo guardare dove cammino e devo stare attenta con chi sto, non voglio essere "protetta" solo perché sono la sorella di Ciro> la mia voce è pungente, non sono mai stata una bambina maliziosa e furba, forse con questo completamente ho deluso Edo... <Ilary ma che stai ricen? Ti conosco da quando siamo piccoli è normale che ti proteggo, cazz c'entra Ciro> dice. Io a questo punto tirò fuori tutto quello che ho dentro <Si vabbè, chissà come amo hai deciso di passare i soli tuoi due giorni di permesso con me. Cosa credi che io non ci abbia pensato? Sicuramente sarà stato Ciro a importi di farlo, non c'è altra spiegazione>, sembro impazzita divorata dai sensi di colpa per aver fatto passare una giornata che magari Edo voleva passare diversamente. <Ilariè ma che cazz ric, ij vulev sta cu te ogg, ovvio Ciro mi ha fatto la sue raccomandazioni, ma è stata tutta una idea mia, te lo giuro>




Ciauuu, scusate il capitolo corto ma questa è una parte importante della storia e siccome stasera non avevo molto la testa per scrivere bene tutte le vicende, ho scritto poco ma in modo corretto. Domani ho una verifica importante di educazione civica pregate per me😕. Spero la storia vi piaccia, buona serata e a domani🥰

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