A te piace Liberato?

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Rimango in uno stato di dormiveglia fino ad ora di pranzo. Sento dei passi venire verso la porta, e poco dopo qualcuno entra. <ciu ciu alzati, al piano di sotto> riconosco la voce del ragazzo, quello bravo, e allora decido di far finta di no aver sentito. Il ragazzo sbuffa e si avvicina, mi scuote leggermente e mi costringe a svegliarmi definitivamente <non voglio scendere> dico molto freddamente. <Nun t convien ij fa l'offesa, fidt, te fai sul nemic> dice lui, <vabbuo mo sceng> dico piagnucolando leggermente per colpa della situazione. <ma comm t chiam quindi?> chiede il ragazzo misterioso, <Ilary, tu?> dico sempre molto freddamente, <Io Gianmarco> dice e mi aspetta fuori la porta. Qualche minuto dopo esco e insieme a Gianmarco scendiamo al piano di sotto. Non oso guardare nessuno delle tante persone a tavole, a parte il disgusto che provo per queste persone, spero che non guardandole cambino idea sul mio destino. Mi siedo silenziosamente e mangio giusto un terzo di quello che ho nel piatto. Dopo mi giro verso Gianmarco e gli chiedo di tornare in stanza. Lui si gira per chiedere il permesso ad un uomo che non guardo, loro capiscono la mia tecnica ma non possono ammetterlo perché a questo punto sarebbe chiaro anche la mia fine. L'anonimo uomo gli da il permesso ma prima che mi possa alzare dice <Gianmà fai nu poc compagnia a uaglione, c n vorrà tiemp finché Ciro non fa quello che deve fa, nel frattempo falla ambienta> molto pungente ma io lo ignoro mi giro e mi avvio in camera. Arrivata vado per chiudermi in bagno ma sento qualcuno chiudere la porta, mi giro <tu o ver faj? Voglio stare da sola, non ho bisogno di ambientarmi> dico al ragazzo che ha chiuso la porta entrando in stanza <ordini del boss pccre, nun c pozz fa nient> dice indifferente, io mi limito a sbuffare <io mi metto il pigiama ciao> dico e chiudo la porta del bagno. Volevo davvero restare da sola per pensare e sfogarmi un po', ma a quanto pare i piani per stasera erano diversi. Dopo un quarto d'ora buono esco dal bagno e mi dirigo verso il letto, <c'è l'hai fatta> afferma Gianmarco e si siede anche lui sul letto. <C'hai un telefono?> dico io subito, il mio l'avevano rotto appena mi hanno rapita. <e secondo te te lo ho?> dice ironicamente il ragazzo, io alzo gli occhi al cielo e dico <Voglio ascoltare a Liberato>, lui mi guarda stupito, <allora? Me lo fai ascoltare?> continuo io un po' irritata, <vabbuo> dice semplicemente, prende il cellulare e mette la prima canzone di liberato che trova, "intostreet", mi rilassa molto questa canzone, ascoltiamo altre tre o quattro canzoni e poi dico <A te piace Liberato?> lo chiedo a tutte le persone che conosco, io lo adoro e mi gaso molto quando scopro che altre persone lo amino quanto me. <In relata conoscevo solo due sue canzoni, io non ascolto musica> dice un po' più freddo del solito. <in realtà non hai risposto alla mia domanda, ora te l'ho fatto sentire, ti piace?> dico io molto seria, per me è importante. Lui mi guarda con un sorrisino ironico <si sembra bello> dice io subito mi elettrizzo. <Sicuramente riuscirò a tollerarti meglio sapendo che ti piace Liberato> dico anche io leggermente ironica. Dopo un po' mi addormento e Gianmarco di avvia in camera sua. In realtà nella mia mente si stanno formulando un sacco di idee diverse, ma una cosa è certa, fuggirò in qualche modo.

CIAUU, questo capitolo anche se non sembra è fondamentale perché svilupperà i prossimi capitoli. Sono molto contenta di come sta vendendo la storia, spero piaccia anche a voi🥰

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