Amm parla

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La mia mente sembra voler rinfacciarmi in tutti i modi quel che avevo fatto. Spenna arrivata in bagno accendo subito l'acqua in modo che diventi subito calda, mi spoglio e mi metto sotto la doccia. Sento per qualche secondo imil bruciore dell'acqua bollente sulla mia pelle, dopo, scoppio in un pianto liberatorio. Sia Ciro che Edoardo erano cuori il carcere, ciò significa che hanno già informato la polizia. È la polizia, ha dato un permesso sia ad Edoardo che a Ciro per cercarmi. E se la polizia viene a sapere della mia ricomparsa, indagherà e verrà a conoscenza del mio omicidio di massa. A quel punto la mia vita sarà rovinata, e poi Gianmarco, chissà che cosa starà facendo o pensando ora, se si sentirà tradito... dopo aver fatto la doccia mi vesto e raggiungo la cucina. Le mie ipotesi sul ritorno di Edo e Ciro si rivelano esatte e io mi sforzo di raccontare ciò che è successo. <Ero in questa casa, avevo una stanza e del cibo ma tutti mi trattavano male, tranne un ragazzo poco più grande di me di nome Gianmarco. Lui si occupava di me, mi sembrava l'unico umano in un branco di lupi. Un giorno un ragazzo provó a stuprarmi...> mi interruppi perché senti il pugno di Ciro sbattere sul tavolo, mio padre imprecare e ho visto le mani sulla faccia di Edoardo chiaramente pentito. <Oh ma non vi preoccupate, è venuto Gianmarco e mi ha salvata, ha iniziato a discutere con il ragazzo, si sono picchiati, e nel mentre ho visto una pistola sulla scrivania e l'ho presa, volevo fuggire prima di morire> continuai io, poi presi una pausa e iniziai di nuovo a parlare <Passarono altri due giorni, poi Gianmarco mi raccontò tutto, della missione di Ciro, della mezza rivolta scoppiata in carcere, e anche di te e dei tuoi uomini papà> dissi guardandolo <mi accorsi che la situazione stava degenerando e decisi di agore, ma non riuscii mai a farlo. Oggi però, ero scesa da sola a fare colazione perché Gianmarco era andato in missione e sentii dei uomini dire che ero diventata di troppo, che dovevo morire. In quel momento capii che dovevo scegliere, o io o loro, non potevamo sopravvivere entrambi. Tornai di sopra presi la pistola e con strategie varie ho ucciso tutti quelli a tavola, saranno stati in tirate quattro uomini e il boss. Poi ho chiuso delle donne in un ripostiglio e mi hanno indicato la strada per tornare> finisco così il mio tragico racconto, metto le mani sulle tempie ed esprimo un ultima frase prima di addormentarmi <Mi dispiace tanto> e crollo in un sonno profondo.
POV Edoardo
Vedo Ilary crollare e subito la prendo per sotto le braccia. <La porto un attimo di sopra> dico vicino a Ciro prima di lasciare la cucina. Non sarei mai stato capace di pensare che la mente della mia ragazzina sia stata così sotto pressione da commettere queste azioni. La Poggio sul letto, le accarezzo la testa e le do un bis io sulla fronte. <Ilariè è tutt colp mij, scusm> dico guardandola, e poi, mi dirigo di nuovo di sotto. <E mo, ch facimm?> dice Ciro chiaramente scocco da questa situazione, < N'o sacc Ciru, secondo me dobbiamo parlarne con la polizia> dice il padre di Ciro, <ma si scem, ij a sorm in carcere n'c a vogl vre> dice Ciro e io sono d'accordo con lui, ma poi penso <Ciru ij a piens comm a te, però forse, se confessiamo alla polizia e diciamo tutte le motivazioni per cui lo ha fatto le danno una piccolissima pena, se invece ci scoprono... è frnut p ess> dico e Ciro mi da ascolto. <Però dobbiamo prendere a quel Gianmarco, papà manda dei tuoi uomini a prenderlo deve testimoniare a nostro favore> dice il mio migliore amico è mio padre annuisce d'accordo. Il così detto ragazzo arriva qui solo la mattina dopo, aveva degli occhi e capelli neri cenere, era mulatto è molto palestrato, Ha le mani legate ma non la bocca coperta perché deve parlare. <Allo, tu si chill che a protetto a sorm?> dice Ciro e il ragazzo annuisce solamente. <Buon, p chest nun t'accic> continua con il suo sguardo cruciale, <però devi testimoniare a suo favore, non mi importa delle conseguenze che ci saranno su dite, e capit?> il ragazzo guarda Ciro negli occhi e dice <L'avrei fatto comunque, Ilary è na bon uaglion e nun s merit chell che è succies> io lo guardo stupito e poi dico <Brav u uaglion> dandogli una pacca sulla spalla un po' dolorosa. <Tu sei Edoardo?> dice lui guardandomi <Eh so io e tu come mi conosci?> dico in tono sospettoso <Ilary mi ha parlato di te e di quello che è successo tra voi... c ten a te> impallidisco, non solo perché Ilary ha parlato di me all'estraneo qui di fronte ma soprattutto perché il ragazzo ha fatto questa affermazione davanti a Ciro. Lui mi guarda male, sta per dire qualcosa ma sentiamo una terza voce dalle scale <Gianmà> dice Ilary e corre verso il ragazzo, gli slega i polsi e lo abbraccia. Il ragazzo la prende per le cosce e la fa aggrappare a lui. Una fitta di gelosia mi colpisce, vorrei intervenire ma preferisco non peggiorare la situazione di prima. Interviene però Ciro che prende Ilary per i fianchi, la stacca dallo sconosciuto e dice <Oh e cre tutt sti cunfrenz> , Ilary non gli da attenzione e si avvicina di nuovo a Gianmarco. <Mi dispiace per quello che è successo Gianmà ma dovevo farlo, quelli mi volevano uccidere> dice guardandolo negli occhi e lui l'abbraccio di nuovo. Stavolta Ciro non interviene e un'altra città di gelosia mi trafigge, Distolgo lo sguardo da loro e guardo Ciro, anche lui mi stava guardando <Amm parla > dice e mi invita a seguirlo. Sospiro e mi decido ad affrontarlo.


CIAUU, ecco un nuovo capitolo, mi scuso in anticipo se ci saranno molti errori nella lettura ma sono molto stanca e non ho ricontrollato bene il mio elaborato. Spero vi piaccia comunque lo revisionerò domani mattina. Buona notte e a domani 🥰

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