Mo dormi Ilarie, nun penza a nient

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Lo guardo, ho una voglia di piangere assurda ma non voglio sembrare una bambina. <vabbuo si,non roviniamoci la giornata, almeno questo> dico passandomi una mano tra i capelli. Lui mi guarda un po' dispiaciuto ma lascia perdere, mi mette una mano intorno alle spalle e continuiamo a camminare. Continuiamo così per dieci minuti finché non sento il telefono squillare, ero intenzionata a lasciar perdere ma poi vedo che è Anna, le avevo detto di stare con Edo ma l'avevo lasciata così, probabilmente voleva sapere qualcosa. E siccome non sopportavo più questo silenzio decido di rispondere. <Annaré che c'è?> dico tranquilla io, <Ilariè addo stai?> dice lei subito, <A Scampia, solito> dico un po' sorpresa <Eh vai al solito posto, t'agg ricr na cos> dice lei un po' frettolosa di chiudere la chiamata, <No Anna non posso, te lo avevo detto che oggi stavo con Edo> dico un po' irritata, <Ilariè ja è importante>dice lei è io mi arrabbio ancora di più <ti ho detto di no> e chiudo senza aspettare risposta. Edo mi guarda compiaciuto <lo so che vengo prima di tutti ma se è importante la raggiungiamo un attimo la tua amica> dice, <Non ti atteggiare troppo, non sarà nulla di importante. Però Anna ci tiene a raccontarmi tutto quello che le succede subito oggi può aspettare> dico io ironica. Si fanno le sette e dopo un po' chiedo <Allora? Che facciamo ora?>, <ora andiamo al Mc prendiamo qualcosa e poi ti porto sugli scogli> dice Edo, <Non sono mai stata sugli scogli qui, dicono che ci sono brutte persone, sei sicuro di volerci andare?> dico un po' preoccupata. <pccre ci staranno pure le brutte persone ma la vista sul mare da lì è bellissima e io ci voglio andare. Tant stai cu me chi cazz t'adda fa nient>dice sempre con una punta di orgoglio. Mi scappa un sorrisino e dico <non ti atteggiare ho detto!> per poi scoppiare a ridere. Ordiniamo d'asporto al Mc e arriviamo sugli scogli. Edo sale per primo e poi aiuta me, ci sediamo e incominciamo a mangiare. Da bere, lui si era preso una birra e io una coca. <Vuoi un po'?> chiede alzando la birra <no, non bevo grazie> dico io, lui mi guarda e dice <meglio così> e ride. Dopo aver finito di mangiare però, mi chiede <pccre io ho cercato di non far nessun guaio fino a mo, ma almeno una canna me la devo fumare>, arriccio il naso infastidita, però poi mi rendo conto che come lui ha accontentato ne tutta la sera anche io avrei dovuto farlo almeno una volta <va bene> dico concessiva. Lo osservo mente consuma quella canna, ho sempre voluto bene a Edo, mi ha sempre aiutata in tutto, non ho mai provato cose del genere con nessuno... <Ilary caz*o ti ho cercata ovunque> una voce mi risveglia dai miei pensieri, indovinate un po', la mia amica Anna mi aveva raggiunta con un paio di ragazzi dietro, forse quelli con cui era uscita. Mi giro a dir poco interdetta <oddio, che ci fai qua?> piagnucolo infastidita. <Ti ho cercata ovunque, devo dirti una cosa importante, e poi ti non puoi stare qui ci sono cattive persone e, oddio Edoardo sta fumando una canna! Come hai potuto permettere che lo facesse davanti a te!> la mia migliore amica mi fa una lunga predica, era molto protettiva ma le avevo detto che questa era una serata importantissima per me. <la smetti di rompermi le palle? Ti avevo detto che sarebbe stata una giornata importantissima per me e tu mi vieni a cercare per raccontarmi qualche tuo ca*zo di problema? Scollati un po' dai> affermo infastidita. Lei sembra arrabbiarsi, vuole protestare ma io mi giro subito verso Edo, <Edoa ja andiamocene> gli dico e gli porgo la mano per farlo alzare, lui accetta e continua a tenermi la mano. <Ilary ma quello che ti devo dir-> la interrompo subito <ma allor si scem, nun o vogl sape> urlo io e tiro Edoardo per far capire che me ne voglio andare. <Vafancul Ilary, tu e stu cazz i Edoardo, e mo ca stai cu iss fancell nu bu****n fors aropp t cac> dice colpendo il mio punto debole. Sento dal tocco con la sua mano, Edoardo irrigidirsi ma cerca di calmarsi. Sulla faccia di Anna si dipinge subito dispiacere ma l'unica cosa che provo adesso è rancore. <E Chist so e cumpagn> dice Edo anche lui dispiaciuto. Mi stringe la mano e mi porta sul motorino. Io sono in uno stato di trans, ancora stupita dalle parole di Anna. Edo controlla l'orologio <ciu ciu sono le due, che dici torniamo?> io annuisco semplicemente, mi fa salire sul motorino e torniamo. Arrivata a casa di Edo metto subito il pigiama in bagno. (il pigiama consisteva in un pantalone di tuta e una maglietta a maniche corte) Vado in camera di Edo e lo trovo con un pantalone di tuta anche lui a petto nudo. Lo guardo per qualche secondo appoggiata alla parete <mi dispiace, mi dispiace così tanto> dico e scoppio in un pianto silenzioso, accasciandomi vicino alla parete. <Pccre no nun fa accussi> si avvicina Edo e mi prende in braccio. Io lo abbraccio e mi sfogo il più che posso, gli chiedo più volte scusa e lui continua ad accarezzarmi i capelli per cercare di calmarmi. Poi mi appoggia sul suo letto e si stende accanto a me. <Mo dormi Ilariè, nun penza a nient> dice dandomi un bacio sulla nuca. <Notte Edoa> dico un po' più calma. Prima di addormentarmi penso a ciò che è successo, per questa sera Sdo non mi ha detto niente ma forse domani vorrà parlare di quello che ha detto Anna, mi sale l'ansia al solo pensiero. Cerco di non pensarci e così mi addormento.



CIAUU, ecco un nuovo capitolo... la situazione si intriga. Mi scuso per la parola volgare che ho usato ma censurato. Spero che  la storia vi piaccia buona notte e a domani 🥰

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