Le porte della chiesetta erano state sbarrate ormai un paio d'ore prima ma tanto nessuno sarebbe passato di notte a pregare o a chiedere la redenzione per qualche misfatto. Le pareti offrivano un'eco ad ogni rumore prodotto, l'ambiente era tetro e inquietante, una sola candela era accesa sull'altare.
Dall'altra parte dell'ara qualcuno giaceva sulla tavola di pietra con le gambe aperte e gli occhi lucidi che minacciavano di far scendere un paio di lacrime, ma il ragazzo non avrebbe saputo dire se stesse piangendo al pensiero del peccato commesso o se dal piacere e dall'eccitazione.
L'uomo tra le sue cosce lo teneva per i fianchi e con forza si spingeva dentro di lui facendogli girare la testa ad ogni movimento che faceva. Il ragazzo teneva le mani sopra alla testa alla ricerca di un appiglio, l'altro si era chinato sul corpo sdraiato e lo riempiva di baci e morsi.
«T-Ti prego... di più.»
Una lacrima gli scappò e cadde sulla pietra dell'altare, Chan dette una spinta più violenta delle altre e il ragazzo gridò. Venne sollevato dall'ara come fosse stato una bambola di pezza, il membro dell'altro non era mai uscito dal suo corpo.
«Adoro quando p-preghi me.» Sospirò il maggiore sulle labbra del ragazzo.
Chan afferrò Felix per il retro delle cosce e questo gli si aggrappò addosso come meglio poteva, stringendo le gambe attorno ai suoi fianchi e cingendogli il collo con le braccia per non cadere. Il maggiore lo spinse con la schiena contro al primo muro che trovò, con una mano lo resse da sotto al sedere e poggiò l'altra contro al muro.
Felix, quando Chan riprese a spingere, non si risparmiò nessun gemito e nessun urlo; in quella posizione riusciva a sentirlo meglio, più in profondità, più forte. Strinse le dita sulla schiena del moro fino a graffiargliela ed in risposta Chan divenne più rude ancora nelle spinte.
La testa gli girava, non riusciva a capire niente quando Chan lo possedeva in quel modo e forse – disgraziatamente – era proprio ciò che glielo faceva piacere ancora di più. Un dolore vivo alla base del collo lo fece gemere più forte, il moro lo aveva appena morso e ciò era bastato per farlo arrivare al limite.
Sporcò i ventri di entrambi, un forte spasmo lo scosse dalla testa ai piedi, sconvolgendolo. I propri muscoli si contrassero, compresi quelli attorno al membro di Chan e probabilmente la pressione fu ciò che fece terminare anche l'altro. Felix poggiò la testa sulla spalla del moro, le sue gambe e le braccia di Chan tremavano ma il minore sapeva che non lo avrebbe mai fatto cadere.
Senza uscire dal suo corpo, Chan attese di riprendersi in minima parte prima di scostare entrambi dal muro ed entrare in sacrestia.
Una cosa che Felix apprezzava – per motivi di comodità – era la sacrestia che collegava la casa del parroco e la chiesa, anche se in quel caso era stata utile per il trasferimento dei due ragazzi nudi fino al letto.
Chan scostò le coperte e – uscendo finalmente da lui – poggiò Felix sul materasso, poi recuperò dall'armadio un panno per pulire entrambi e si infilò nel letto. Con cura passò lo straccio su Felix e su di sé, poi lo lasciò cadere a terra e si avvicinò al ragazzo in cerca delle sue labbra.
Una cosa che aveva sconcertato Felix – oltre alla situazione corrente e ricorrente a proposito di quel che facevano – era stato vedere come Chan diventasse totalmente una persona diversa quando stavano insieme in quel modo. Durante il sesso era rude e violento, certamente, ma quando il culmine era stato raggiunto e la stanchezza riempiva i corpi cercava sempre il contatto fisico con Felix.
Il giovane sacerdote si strinse nelle spalle per la bella sensazione di quelle braccia muscolose attorno a sé, si spalmò contro al suo addome scolpito mentre con dolcezza gli venivano baciate le labbra. Con le piccole mani gli accarezzò la schiena solcata dai graffi prodotti da lui stesso, gli dispiaceva averlo fatto ma sapeva che al maggiore non importava affatto.
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𝙀𝙫𝙞𝙡 𝙋𝙧𝙖𝙘𝙩𝙞𝙘𝙚 • 𝙎𝙩𝙧𝙖𝙮 𝙆𝙞𝙙𝙨
МистикаSalem - 1692 Lee Minho, affermato esorcista dal temperamento di ferro e ardente Fede, viene convocato a Salem per curare un caso unico nel proprio genere: Han Jisung soffre da tempo per un'entità maligna che ha posseduto il suo corpo e che non inten...