Pochi giorni erano passati dall'arrivo di un nuovo sacerdote e al villaggio non sembrava ci fosse argomento più gettonato. Parlavano di come fosse trionfalmente entrato a Salem sul suo destriero bianco, mandato direttamente dal Signore per liberare la Terra dal Demonio e dal male che portava; la gente sembrava entusiasta e piena di aspettative. Ogni angolo del villaggio mormorava del fantomatico discorso del "salvatore", pronunciato direttamente ai popolani che avevano iniziato a lanciare fiori e grano come benedizione.
Mentre il sacerdote entrava a Salem, Seungmin era presente e non si capacitava di come la gente potesse farcire in quel modo un evento che così glorioso non era affatto stato. Il ragazzo aveva semplicemente visto un uomo su un cavallo – per giunta nero come la pece – in testa ad una ventina di altri uomini a cavallo. Questo era sceso, nel completo silenzio, aveva detto due parole in una lingua che l'intera popolazione non poteva aver compreso e dopo pochi attimi aveva seguito lo sceriffo Beringar. Da quel momento, nessuno lo aveva più visto.
Seungmin si era già stancato si sentir raccontare quelle fesserie perché altro non erano se la semplice speranza che tutti nutrivano. Sarebbe stato bello vedere gli angeli scendere dal cielo per portare la salvezza, evidentemente gli altri ci speravano ma il ragazzo sapeva benissimo non sarebbe successo. Aveva sempre studiato la Bibbia, seguito la messa e applicato gli insegnamenti delle scritture ma era fin troppo intelligente per credere che i miracoli potessero avvenire proprio lì, proprio a Salem.
Afferrò l'accetta con una mano sola, con quella ora libera si deterse il sudore dalla fronte che grazie all'aria dell'autunno si era raffreddato, facendolo rabbrividire a momenti. L'uomo che lo aveva assunto non era da quelle parti così il ragazzo pensò che potesse fermare il lavoro un po' prima per poi riprenderlo nel pomeriggio. Lasciò l'accetta sul ciocco di legno che aveva appena spaccato, controllò un'ultima volta l'assenza dell'uomo e si allontanò dalla casa di mattoni.
Raggiunse il forno del villaggio, uno degli edifici che a Seungmin erano sempre piaciuti in quel posto. Ogni volta che ci entrava il profumo del pane e del grano gli riempiva le narici, gli ricordava gli anni dove era bambino e sua madre lo mandava proprio lì a prendere il pane la mattina. Purtroppo non avevano la possibilità di farlo tutti i giorni, nel loro nucleo familiare ai tempi lavorava solamente una persona per sfamarne quattro. Ora le cose erano cambiate, c'erano soltanto due bocche e quattro braccia lavoranti.
Seungmin entrò, il solito sorriso cordiale che lo contraddistingueva sulle labbra e una mano seppellita nella tasca dei pantaloni a giocare con qualche moneta. Gli angoli della sua bocca però si curvarono rapidamente verso il basso, si accorse subito che qualcosa nell'atmosfera non la faceva essere la stessa di sempre.
Quando il fornaio lo vide non sorrise come di consueto, ma se non altro ci provò. «Il solito, Min?» Chiese in tono pacifico e quando il ragazzo annuì, si diresse verso la porta che dava verso le altre poche stanze dell'edificio.
Mentre il battente era aperto, Seungmin scorse la moglie dell'uomo seduta su una sedia, un fazzoletto di stoffa stretto tra le dita e premuto contro alla guancia. Stava piangendo e singhiozzando, ora che la porta era aperta si potevano ben udire i suoi gemiti di strazio.
Il ragazzo attese che il fornaio tornasse da lui con le due pagnotte di pane ancora caldo avvolte in un telo, aveva intenzione di rimanere in silenzio ma la curiosità era sempre stata un suo carattere distintivo. «Cos'ha tua moglie? Perché piange?» Nonostante la cautela nella sua voce, l'uomo sobbalzò come se gli fosse arrivata una secchiata d'acqua gelata dritta in faccia.
«Hanno preso Marianne. L'hanno arrestata ieri notte.»
«Oh.»
La notizia fece rimanere Seungmin davvero male, tanto che non riuscì a dire altro e probabilmente il fornaio gliene fu grato. Non c'è mai troppo da dire quando un uomo racconta di aver perso la propria figlia. Lasciò le monete sul bancone e salutò l'uomo con un cenno, anche il buon umore del ragazzo adesso era andato perduto.

STAI LEGGENDO
𝙀𝙫𝙞𝙡 𝙋𝙧𝙖𝙘𝙩𝙞𝙘𝙚 • 𝙎𝙩𝙧𝙖𝙮 𝙆𝙞𝙙𝙨
МистикаSalem - 1692 Lee Minho, affermato esorcista dal temperamento di ferro e ardente Fede, viene convocato a Salem per curare un caso unico nel proprio genere: Han Jisung soffre da tempo per un'entità maligna che ha posseduto il suo corpo e che non inten...