Undici

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"Ho bisogno di parlare di qualcosa di importante, Boobear."  Disse Jay mentre si sedeva sul divano in soggiorno. 

Louis si sedette cautamente accanto a lei, non avendo la più pallida idea di cosa volesse parlare. 

"Io e il dottor Archambault stavamo organizzando una cosa prima che si trasferisse; ne ha parlato con Anne."

"Cosa?" Chiese Louis. 

"Sii paziente, è molto da comprendere."  Jay sospirò.  "Allora, c'è questo trattamento per il tuo, uh, disturbo."  Jay rabbrividì;  odia quella parola. 

"Cosa? veramente?" 

"Sì, possono usare questo farmaco chiamato Naloxone per contrastare l' endorfina extra nel tuo cervello."

"Fantastico! Quando posso iniziare?"

"Louis, non sempre funziona. Non farti troppe illusioni, ok?" rispose Jay.

"Ma c'è una possibilità che funzioni, e questo è qualcosa di cui entusiasmarsi!"  Gli occhi di Louis diventarono grandi e sognanti di speranza. 

"È-il trattamento, è sperimentale, ma non può farti del male se non funziona. Anne dice che vuole farti iniziare tra una settimana o giù di lì" Jay fece una pausa. "Ma se non-"

"Certo che voglio" la interruppe Louis.

"Anne dice anche che ci vogliono due settimane per entrare in azione, e se non funzionerà entro le tre settimane allora non funziona." Jay si morse il labbro.

"Ok. Sono più che disposto a provarlo ", disse Louis. "Più che disposto"  ripetè.

"Vabene, glielo farò sapere"

Detto questo, Louis tornò nella sua stanza.

***

Nel frattempo, Harry era a scuola. È all' ora d' inglese, materia in cui non è molto bravo, ma non va nemmeno male. E accanto a lui siede Nick Grimshaw, il ragazzo che ovviamente ha una cotta per Harry e il ragazzo per cui Harry non ricambia i sentimenti. Oh, e alcuni banchi di fronte a Harry c'è Niall, il quale si è appena trasferito a Doncaster lo scorso fine settimana per il lavoro di suo padre.  (Harry ha anche dimenticato quello che faceva il padre di Niall, e non si è preoccupato di chiederglielo.)

"Come state andando con Hamlet?"  Chiese L'insegnante, e Harry iniziò a scivolare nel suo piccolo mondo.  Almeno finché Nick non gli diede un colpetto sulla spalla.

"Quest' ora è cosi noiosa, vero?" si lamentò Nick.  "È noiosa come un discorso di tre ore su un tappeto"

"Era una metafora?"  Chiese Harry distrattamente. 

"No, era una similitudine. Ti è piaciuta? Ne so di più. Questa lezione è noiosa quanto-"

"Smettila di provarci."  Harry sbadigliò gettando uno sguardo nella direzione di Niall. 

Nick socchiuse gli occhi a Niall.  "Tu e lui...?"  sogghignò.

"Lo eravamo."  Harry si morse il labbro e guardò il suo banco. 

"Oh. Ti ho visto andare in giro con quel Tomlinson l'altro giorno. Sei passato davanti a casa mia e ti ho salutato dalla finestra, ma tu non mi hai visto." 

"che peccato."  Rispose Harry, fannullone. La sua mente vagava su Louis.  Gli piace decisamente Louis, ed è abbastanza sicuro che lui piaccia a Louis.

Harry venne scosso dai suoi mille pensieri quando sentì la mano di Nick giocare con alcuni riccioli dei suoi capelli. Harry si bloccò, serrando la mascella,Nick non si accorse dell'improvvisa tensione e continuò a giocare con i riccioli.

"Nick," sibilò Harry. "Smettila." 

"Ho visto Louis che ti faceva questo mentre camminavi." Rispose Nick, senza fermarsi.

Harry si sta decisamente spaventando ora.  Quante volte Nick li guardava?

"Puoi smetterla?" Rispose Harry
a denti stretti. 

"Sì, ma non credo che tu voglia che lo faccia."

"Sì, voglio. Siamo nel bel mezzo della lezione, e mi stai mettendo molto a disagio!" Harry sbottò molto più forte di quanto avesse previsto.

"Vorreste condividere la vostra conversazione con il resto della classe, ragazzi?" Chiese L'insegnante mentre l'intera classe voltò la testa e fissò i due, incluso Niall. Harry e Niall stabilisero un contatto visivo, ma Harry distolse lo sguardo in preda al panico.

"No, stiamo bene." Rispose Nick, alzando le sopracciglia all'insegnante, questo significa che dovrebbe andare avanti. Lei alzò gli occhi al cielo e ricominciò a parlare di Hamlet. Questa volta, Harry cercò di prestare attenzione all'insegnante e non al fastidioso ragazzo seduto accanto a lui.

"Harry, sei impegnato dopo scuola?"  Sussurrò Nick. 

"Sì." Mentì Harry, guardando i miseri appunti che aveva preso prima di questa conversazione. 

"Cosa farai?"

"Lo lasceresti in pace, Grimmy?" Ashton si alzò dal posto dietro Harry, "Non vuole parlare con te."

"Chi ti ha invitato?"  Ribattè Nick, guardando di nuovo Harry,  "Stavo dicendo, cosa fai stasera?" 

"Esco con Louis."  Harry mentì di nuovo. 

"Dove?"

"Oh mio Dio, vaffanculo Grimmy!" quasi urlò Ashton, passandosi una mano tra i capelli. 

"Oh mio Dio, vaffanculo Ashton!" Rispose Nick con un accento australiano molto esagerato. 

"Me ne vado." Borbottò Harry, raccogliendo i libri tra le braccia e camminando fuori dalla porta, sentendo che tutti gli occhi della classe lo seguirono mentre lo faceva. Ovviamente, Nick pensò fosse una buona idea seguirlo fuori. 

"Ashton è stato un tale stronzo.  Davvero, posso parlare con chi voglio!  Pensi che sia stato uno stronzo, ve- "

"Protesti stare zitto?" Si lamentò Harry, appoggiandosi alla fila di armadietti che stavano appena sorpassando. 

"Certo."  Rispose Nick, avvicinandosi un po 'troppo ad Harry. 

Il silenzio durò per quasi trenta secondi fino a quando, "Allora, Tu e Lou-"

"Addio, Grimmy." Disse Harry immediatamente, allontanandosi velocemente da Nick e uscendo dalla porta della scuola. In realtà non se ne andò, rimase fuori abbastanza a lungo perché Nick pensasse che lo aveva fatto. Così quando sentì suonare la campanella per la fine della lezione, tornò dentro e andò alla sua lezione di chimica.

Painless ➪𝐋𝐚𝐫𝐫𝐲𝐒𝐭𝐲𝐥𝐢𝐧𝐬𝐨𝐧 {𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora