Quindici

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"Pensa ad un altro appuntamento con me." Disse Harry, poi se lo rimangiò subito. "Scusa, sono stato troppo diretto. Era, tipo, v- vorresti, uh, uscire con me dinuovo? per un altro appuntamento, cioè- è ok se non vuoi- solo"

"Dovrei zittirti?" 

"Se intendi darmi un pugno in faccia, no-non mi piacerebbe-"

Louis interruppe il monologo di Harry baciandolo, e, all'inizio, Harry rimase scioccato, finché non iniziò a muovere le labbra insieme alle sue. Fu un bacio lento e dolce, con Louis che si chinò sul portaoggetti dell'auto di Harry. E, per quanto patetico, Louis non è mai stato baciato prima, non in tutti i suoi diciannove anni. (Non considerando una bambina di nome Cara all'asilo come primo bacio).

E pensa che sia davvero fottutamente bello baciare Harry proprio qui, in questo momento, e non vorrebbe essere da nessun altra parte. Inoltre, pensa che potrebbe rimanere qui per sempre con Harry, e non smettere mai di baciarlo, ecco quanto lo ama. Sa che non è solo il bacio che gli piace ma anche che sia Harry quello che sta baciando. Sa che se fosse stato qualcun altro, non si sarebbe sentito così.

Ahimè, entrambi alla fine dovettero respirare, quindi si separarono leggermente, Fronte contro fronte, sorridendosi l'un l'altro.

"Di solito non bacio al primo appuntamento," disse Louis, e non è esattamente una bugia, perché ha avuto solo, quanti, tre appuntamenti? E, in nessuno di essi ha baciato l'altra persona, e non ha nemmeno mai avuto un secondo appuntamento. "ma tu sei un'eccezione." 

"Io bacio sempre al primo appuntamento," Disse Harry stuzzicandolo e guardando nei suoi affascinanti occhi azzurri. "scherzo."

Louis stava per rispondere, quando Harry lo interruppe. 

"Mi chiedo perché non abbiamo dipinto la mia stanza del colore dei tuoi occhi? Sono molto più carini e, inoltre, se la mia stanza fosse del colore dei tuoi occhi, mi sembrerebbe di essere sempre con te." 

"Non lo so, perché non l'abbiamo fatto?"  Rispose Louis pensando. "Oh, sì, è vero. Mi hai chiesto di che colore volessi dipingere la TUA stanza, e che razza di mostro sarei stato se avessi detto ad un ragazzo che avevo appena incontrato, di dipingere la sua stanza del colore dei miei occhi?"

"Touché," disse Harry.  "Forse dovremmo ridipingerla"

"Ma non c'è vernice, tipo, ovunque? Sarebbe un gran casino da ripulire." 

"Beh sì..."  Harry si affievolì.

"Ma fa niente, possiamo farlo, se vuoi" Rispose Louis, "È stato divertente la prima volta, sono sicuro che sarà divertente anche la seconda. Ma, promettimi che poi dipingeremo anche la mia stanza." 

"Certo," sorrise Harry, dando finalmente a Louis un piccolo bacio sulle labbra prima di allontanarsi. "Ti accompagno a casa, allora."

"Devo andare a casa perforza?" Piagnucolò Louis, imbronciato. 

"Sì, Lou," sorrise Harry. "Tua madre non sarà preoccupata?" 

"Ho diciannove anni, Harry." Rispose Louis, esausto. 

"E quindi? Conosco tua madre." 

"Anche io." 

"Non litighiamo per questo," si accigliò Harry. "Cosa ti piacerebbe fare, allora, se non tornare a casa?"

"Ti va di andare a mangiare fuori? Sono passate, quante, tre ore da quando abbiamo mangiato quei panini? Ho un posto in mente." suggerì Louis, anche se non aveva molta fame. Lui non ha mai fame. 

"Uh, certo. Dove?" 

"Preferibilmente con il takeaway." 

"Il McDonald's è aperto tutta la notte, no?" 

"Ok, è una buona idea."

E così, si dirigettero al McDonald's più vicino, a quindici minuti di distanza. Lungo la strada giocarono al gioco dell'alfabeto - sai, quello in cui devi trovare tutte le lettere dell'alfabeto sui cartelli stradali? - e arrivarono fino alla x, perché la maledetta x è sempre la guastafeste.

"Sai cosa?" Chiese Harry mentre si avvicinavano al McDonald's. 

"Hmm?" 

"Quando mi diplomerò, aprirò un negozio chiamato 'Harry's Zappy Yodeling Wombat Xylophones" 

"Buona fortuna allora". Sbuffò Louis, scuotendo la testa affettuosamente al ragazzo accanto a lui. 

Quando Harry si fermò al takeaway una voce arrivò attraverso un piccolo altoparlante che gli chiese cosa volesse.  Si girò rapidamente verso Louis e chiese a lui cosa volesse prima di riferirlo allo speaker.

Presto presero il cibo da una finestra, dopo aver pagato, ovviamente, e se ne andarono.

"Sai quanto è calorico il cibo del McDonald's?" chiese Harry mentre mangiava una patatina fritta. 

"Sì, ma indovina a chi non importa?" 

"A nessuno di noi due, immagino." Sorrise,  prendendo una patatina da Louis, e ridacchiando quando fece il broncio. 

Harry continuò a guardarlo, perché non poteva fare a meno di amare guardare Louis mentre mangia. Sembra così adorabile ed Harry non sa davvero perché, Louis mangia semplicemente come una persona normale, ma apparentemente è più carino.

Alla fine, Louis finisce di mangiare, e non si è nemmeno accorto che Harry lo ha fissato per tutto il tempo, perché Louis ama davvero il cibo. 

"Oh merda." disse Louis bruscamente.  "Harry, puoi accostare?"

"Certo, c'è qualcosa che non va?"

"Uhm, no, è solo che non voglio che la mia vescica esploda." Poi realizzò e si dette uno schiaffo in faccia, perché non è una cosa appropriata da dire al primo appuntamento.

Ma è vero, perché Louis non faceva pipì da ieri e pensa che probabilmente ne avrebbe bisogno, e sua madre non gliel'ha ricordato oggi perché non era con lei. Quindi, Eccolo, che fa pipì sul ciglio della strada, mentre Harry siede goffamente in macchina, tamburellando con le dita sul volante.

Quando Louis tornò dentro, fu sollevato di essersi ricordato di svuotare la sua vescica, così Harry non dovette vederlo morire di un'orribile morte esplosiva.  (Probabilmente la sua vescica non esploderebbe.. perché farebbe pipì da solo come una persona normale, ma vabe.)

"Andiamo casa?" chiese Harry, riportando la macchina sulla strada. 

"Si."

Quindi Harry fece la curva successiva e riportò Louis a casa sua. Quando guidò nel vialetto di Louis, egli scese e Harry lo guardò allontanarsi, finché Louis non si voltò, con uno sguardo d'intesa sul viso, e gridò "Smettila di fissarmi il culo, Styles!"

Painless ➪𝐋𝐚𝐫𝐫𝐲𝐒𝐭𝐲𝐥𝐢𝐧𝐬𝐨𝐧 {𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora