"Mi stai confondendo, Louis. cosa conge-cosa al dolore?" Disse Harry, con le sopracciglia innarcate.
"Insensibilità congenita al dolore. Significa che non posso provare dolore. Non mi sono mai fatto male." Louis spiega, e Harry si prende solo un momento per pensare.
"Quindi è per questo che non hai reagito quando hai sbattuto il piede? Oddio, ora tutto torna. Come ho fatto a non mettere insieme i pezzi da solo?" Si chiede Harry a se stesso,ma Louis lo sente.
"Forse avresti potuto, se avessi saputo del disturbo." Dice Louis, alzando le spalle.
"Ma se non ti fai male, perché devi andare dal dottore?"
"Mi faccio male, solo non lo sento. Non sono invincibile,Harry." Louis ride, nonostante la serietà della conversazione.
"Oh." dice Harry, prima di chinarsi davanti a Louis, prima che Louis possa anche solo chiedergli cosa diavolo stia facendo, Harry risponde. "Giro in spalla verso la clinica!"
Louis guarda Harry con premura, pensando che sia pazzo per voler fare questa cosa.
"O così o ti porto stile sposa." Harry sorride quando Louis salta sulla sua schiena. Le strade sono quasi deserte, a parte un uomo che falcia il prato. Poi, ricorda Louis, che è lunedì ed Harry dovrebbe essere a scuola.
"Perché non sei a scuola?" Chiede Louis.
"L'ho saltata." Risponde Harry, disinvolto.
Non vuole sembrare sua madre, quindi non dice niente: spera che il suo silenzio esprima la sua delusione. Louis è ancora felice che Harry passi del tempo con lui, ma non gli piace che Harry salti la scuola. Non gli è mai venuto in mente che fosse il tipo di persona che salta la scuola. E improvvisamente Louis si chiede come va Harry a scuola. Non lo chiede, però.
In pochi minuti, Harry ha portato Louis in clinica E lo lascia scendere prima di parlare.
"Aspetterò qui fuori, mia madre non sa che ho saltato scuola e non voglio che lo sappia" Harry borbotta l'ultima parte, grattandosi la nuca. Louis si limita ad annuire ed entra, camminando freddamente verso la reception. Camminare freddamente, è tutto ciò che fa davvero, no?
"Louis, il tuo appuntamento è alle tre! Che ci fai qui?" Chiede un'infermiera alla reception di cui Louis conosce solo il nome - Isabella -.
"Sono caduto. Posso vedere la dottoressa Cox?"
"È occupata in questo momento, ma verrò a chiamarti quando non lo sarà." Dice Isabella, allontanandosi in modo che Louis possa vedere i suoi piedi. (Indossa delle Crocs. Crocs! Per l'amor di Dio, qualcuno dia a questa donna qualche consiglio di moda!)
Louis finisce per aspettare trenta minuti fino a quando la dottoressa Cox è libera. Non può fare a meno di pensare a cosa sta pensando Harry in questo momento. Harry non sa che Louis ha dovuto aspettare così a lungo per essere controllato; probabilmente starà pensando che si sia gravemente ferito, dato che è stato in clinica per tanto tempo.
"Cos' è successo?" la dottoressa Cox fa svanire Harry dai suoi pensieri. Louis è piuttosto sorpreso da quanto Harry somigli a sua madre.
"Io, uh, sono caduto."
"Cosa stavi facendo prima di cadere?"
Oh, sai, stavo solo flirtando con tuo figlio che per caso ha saltato scuola e mi aspetta fuori in questo preciso momento. vorrebbe dire Louis. "Stavo solo facendo una passeggiata." disse poi in realtà.
"Va bene, diamo un'occhiata." Disse lei, e Louis si tolse le scarpe. Ogni volta che Louis lo faceva aveva paura che il dottore svenisse per l'orrendo fetore, ma nessun dottore che abbia mai avuto ne aveva mai parlato. O sono persone dure e lo sopportano, o hanno un odore peggiore e quindi il suo non li preoccupa, oppure i suoi piedi non puzzano davvero. A louis piace credere sia l'ultima opzione, ma è convinto sia la prima.
"Sembra che tu abbia solo sbattuto un dito del piede." Dice Anne. "Dai tuoi documenti...mi è stato chiesto di leggerli, non guardarmi come se fossi una stalker." Anne ride quando vede lo sguardo scettico sul viso di Louis, prima di continuare. "Dai tuoi documenti, posso dire che hai un problema con le lesioni ai piedi e alla caviglia". Attraversa la stanza e fruga in un cassetto. "Il che non è insolito nel tuo caso. Stai un po 'più attento, però. I piedi contengono la seconda più grande quantità di ossa nel tuo corpo, dopo le mani." Anne torna da Louis con un tubetto e si mette un po 'di crema sul dito prima di strofinarlo sulla guancia di Louis, dove si è tagliato. Louis lo trova un po 'strano, se fosse stato il dottor Archambault, avrebbe dato la crema a Louis per mettersela da solo.
"Ho finito, allora?"
"Cosa ti rende così ansioso?" Chiese Anne, ma non si aspettava una risposta. "Però sì, puoi andare." Louis dice un rapido 'grazie' prima di uscire dalla porta della clinica. Non mentirà, è rimasto un po 'deluso quando ha visto che Harry non era lì, ad aspettarlo. Ma si aspettava davvero che un ragazzo che conosce da una settimana lo aspettasse fuori, a non fare niente? Può sembrare patetico, ma sì, se lo aspettava.
Louis inizia il tragitto verso casa, ma dopo un minuto, sente dei passi che vengono da dietro di lui. Si volta ed è Harry che sta correndo verso di lui.
"Hai finito proprio nel momento in cui sono in bagno?" Harry scuote la testa con un sorriso sul viso.
"Ma, stavo pensando. Scommetto che posso farti provare dolore."
"Oh, davvero? Mi piacerebbe vederti provare"
Louis sbuffa, Harry sicuramente non capisce il suo disturbo. Il dolore non viene rilevato dal suo cervello...quindi è impossibile. Sarà una vittoria facile. "Quanto scommettiamo?""Hmm, cinquanta euro? Un pompino? "
"Umm, che ne dici del primo?" Suggerisce Louis, sentendo la sua faccia diventare calda.
"Ok. Ero più propenso al secondo, ma fa niente." Harry fa una pausa, ridendo vedendo il viso arrossito di Louis. "Quindi, abbiamo un accordo. Se riuscirò a farti provare dolore, vinco; se non ci riuscirò; vincerai tu"
"Esatto, però perché vuoi farmi del male?" Chiede Louis.
"Non vuoi sentire qualcosa?" Risponde Harry. Si sente come se gli stesse facendoun favore. Da quando Harry lo ha incontrato, si è reso conto che Louis era un po'... fuori. Forse noioso. Ha bisogno di uscire nel mondo e sperimentare le cose senza che sua madre gli stia col fiato sul collo. Harry pensa che far provare qualcosa a Louis sarebbe una buona spinta.
"Si,penso"
"D'accordo, qua la mano."
E cosi fecero
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Painless ➪𝐋𝐚𝐫𝐫𝐲𝐒𝐭𝐲𝐥𝐢𝐧𝐬𝐨𝐧 {𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛}
Fanfiction"Scommetto che posso farti sentire il dolore." "Mi piacerebbe vederti provare." 𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗺𝗶𝗮. 𝗟𝗮 𝘀𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘁𝗿𝗮𝗱𝘂𝗰𝗲𝗻𝗱𝗼. 𝗟'𝗼𝗿𝗶𝗴𝗶𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗲̀ 𝗱𝗶 @𝗜𝗮𝗿𝗿𝘆𝘀𝘁𝘆𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻