"È bello vedere che stai bene Louis. Ho bisogno che tu mi dica di più sulle tue patologie." Disse La dottoressa Cox o Anne. È il suo primo appuntamento con lei e il dottor Archambault ha appena lasciato il paese.
"Pensavo che il dottor Archambault te lo avesse detto..." Disse Louis.
"Beh, l'ha fatto, ma voglio la tua versione della storia"
"Uhm, ok. Beh, non riesco a sentire il dolore ma questo lo sai già. Quindi non so quando mi faccio male, ed è per questo che vengo ogni giorno, sai, per farmi controllare. Per vedere se sono ferito"
"No, questo lo so Louis, voglio dire, come ci si sente emotivamente? ci stai male"
"Credo che questo sia un esame medico, non una seduta terapeutica. Grazie" Louis rispose schietto.
"Oh." Dice Anne, sconfitta. "Immagino tornerò a lavorare allora."
La dottoressa Cox sente come se qualcosa non va, controlla le sue statistiche e gli fa diverse domande su ciò che ha fatto fino ad oggi.
Si scopre che tutto quello che ha è un taglio sul pollice fatto dalla carta. (Dal libro looking for Alaska, se ve lo stavate chiedendo) (Il taglio della carta non è il peggior dolore che Louis ha provato dal libro, tuttavia.) Oh, e il livido sul fianco è sbiadito fino a diventare di un giallo pallido, mostrando che sta guarendo. La dottoressa Cox - Louis non sa se dovrebbe chiamarla "Anne" o dottoressa Cox - dice che dovrebbe sparire tra due giorni.
Quando Louis esce dalla stanza e va nell'atrio, Harry è al suo fianco. Era stato così negli ultimi giorni. Harry non sapeva come lasciare Louis da solo
"Allora, com'è andata?" Chiese Harry.
"Parli come mia madre." Louis sbuffa.
"Mi piace tua madre."
"Vorresti." scherza Louis , dando una gomitata al braccio di Harry.
Escono dalla clinica e iniziano a camminare lungo la strada, dirigendosi verso la casa di Harry. Dopo un minuto di camminare insieme, godendosi il bel tempo o qualsiasi altra cosa, Harry parla.
"Allora, quando mi dirai perché devi andare dal dottore tutti i giorni?" si domanda, senza guardare Louis.
"Non lo farò. Perché non lo chiedi a tua madre?"
"A mia madre non è permesso parlarmi dei suoi pazienti,sai?" risponde Harry provocatoriamente.
Camminano in silenzio per un po', mentre Louis pensa come rispondere.
"Comunque,perché ci tieni così tanto?" Chiese infine mentre si avvicinano alla casa di Harry.
"Voglio fare in modo che tu non ti senta insicuro per questo; che non ti senta come se non potessi dirlo a nessuno."
Louis non risponde.
Quando finalmente entrano in casa di Harry, Louis va direttamente in cucina. Da quando Anne e Harry si sono trasferiti (la scorsa settimana) Anne aveva comprato tonnellate di cibo. E, la parte migliore è che non le importa se Louis lo mangia. Mentre sua madre in genere non gli da del buon cibo, per lo più solo cose come barrette di cereali e snack alla frutta.
Così, Louis prende un sacchetto di Doritos e si dirige in soggiorno, dove trova harry seduto sul divano con la testa completamente inclinata all'indietro come se stesse cercando di guardare Louis a testa in giù.
"Hey, Lou." dice harry. Louis gli sorride. (Be ', forse più per quanto sembri stupido messo in quel modo)
"Ciao." Louis si siede accanto Harry.
"Ho qualcosa che potremmo fare"
"Cioè?"
"Dipingi la mia stanza." Dice Harry con un luccichio di qualcosa di malizioso negli occhi.
“Ho la vernice. Oh, e penso che non vorrai rovinare i tuoi vestiti, quindi puoi prendere in prestito i miei."Louis non discute, sa che Harry è troppo gentile per lasciargli rifiutare l'offerta.
Procedono per poi salire le scale, dove, come promesso, ci sono barattoli di vernice e pennelli per terra. Harry lascia Louis da solo per un momento prima di tornare con i vestiti per Louis. Così si cambia mentre Harry si copre gli occhi ma non totalmente.
"È troppo grande per me." Louis fa il broncio mentre la maglietta a maniche lunghe gli copre totalmente le mani.
Tenta di fare dei risvoltini nelle maniche, ma scivolano di nuovo verso il basso. Harry si limita a sorridere; gli piace che Louis indossi i suoi vestiti. (E forse le magliette oversize che ricoprono le mani sono la sua più grande debolezza.)
"Ok, stavo pensando che potresti iniziare da quel muro, e io inizierò da questo." Dice Harry, voltando le spalle a Louis.
Mentre si gira per dare il rullo a Louis, Louis schizza della vernice con il dito sul naso di Harry. Poi, inizia a ridere. A Harry piace molto la risata di Louis, ride come pensa che le bolle riderebbero se potessero farlo. Suppone che sia per questo che viene usata la parola "bubbly" (frizzante/vivace)
In risposta, Harry si precipita verso il barattolo di vernice e preme il palmo della mano nella vernice. "È freddo?" Chiede Harry mentre preme la mano sulla guancia di Louis.
"Oh, uh, sì." Dice Louis, come se non fosse sicuro se sia freddo o no. Harry inclina leggermente la testa a sinistra e alza un sopracciglio. Quando Louis non dice nient'altro, Harry scuote la mano per togliere la vernice e si gira verso il muro bianco che diventerà verde. Verde prato, per essere precisi.
Dipingono per alcuni minuti prima che Louis inizi ad annoiarsi, quindi si avvicina di soppiatto ad un ignaro Harry e gli solletica i fianchi. Harry lascia cadere il rullo di vernice a terra e ansima
"Louis!" ride mentre prende il rullo di vernice. "Hai fatto finire la vernice per terra!"
"Possiamo risolvere." Dice Louis prima di pulire la vernice dal pavimento con la mano per poi sbavarla sulla fronte di Harry.
"Ci vorrà molto tempo." Harry sorride mentre immerge la mano nella vernice e lancia piccole goccioline verdi su Louis.
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Painless ➪𝐋𝐚𝐫𝐫𝐲𝐒𝐭𝐲𝐥𝐢𝐧𝐬𝐨𝐧 {𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛}
Fanfiction"Scommetto che posso farti sentire il dolore." "Mi piacerebbe vederti provare." 𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗺𝗶𝗮. 𝗟𝗮 𝘀𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘁𝗿𝗮𝗱𝘂𝗰𝗲𝗻𝗱𝗼. 𝗟'𝗼𝗿𝗶𝗴𝗶𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗲̀ 𝗱𝗶 @𝗜𝗮𝗿𝗿𝘆𝘀𝘁𝘆𝗹𝗶𝗻𝘀𝗼𝗻