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Alan da parte a me respira rumorosamente, l'odore della nottata passata insieme aleggia nella stanza e mi piace.
Sorrido sinceramente dopo tanto tempo e non riesco a smettere di farlo.
Mi sta scorrendo nelle vene la sensazione che provo stando vicino a lui, come l'adrenalina durante le mie gare.
Non riesco a crederci che in così pochi mesi di conoscenza Alan sia già diventato una parte importante per me, nonostante stia facendo fatica ad ammetterlo.
Ma adesso che siamo sotto le stesse coperte, un suo braccio che mi circonda la vita e la sua testa poggiata sul mio petto. Il suo profumo che riconoscerei ovunque, i suoi capelli sempre in disordine ma che gli danno un fascino selvaggio e rude.
Ed infine i suoi occhi: due pozze di petrolio che non hanno paura di cadere nel vuoto scuro dei miei, color pece.
Recupero il telefono cercando di muovermi il meno possibile e non svegliarlo, è presto ma io già voglio alzarmi dal letto.
Il mio manoscritto è fermo da un po' e devo finirlo, ho tante idee per la testa e non posso permettermi di perderle.
Piano piano mi sfilo dalla presa ferrea di Alan e recupero il mio computer e inizio a scrivere.
Digito senza fermarmi, parole, dialoghi, monologhi.
Non so quanto tempo sia passato quando delle mani mi spostano delicatamente i capelli di lato, mi sfiorano e mi accarezzano dolcemente, l'odore di sesso e di Alan mi sfiora il naso ed io mi beo di questa sensazione che sento nel petto, come se qualcuno mi stesse bruciando dall'interno.
"Buongiorno Ragazza Inchiostro, vedo che sei già operativa a quest'ora."
Mi da un bacio sulla guancia facendomi alzare dalla mia postazione e farmi sedere sulle sue gambe.
Sono completamente concentrata, annego nelle parole che io stessa scrivo e Alan non fa altro che darmi spunti per andare avanti.
Ho sempre creduto che noi fossimo un po' come delle macchina, che senza benzina non possono più funzionare.
Credo che ogni essere umano abbia un motivo o una presenza nella propria vita che faccia da benzina, Alyson per me è sempre stata una cisterna colma di carburante... ma inizio a pensare che non sia più l'unica a farmi accendere il motore per poter proseguire.
Un inizio, un viaggio, una meta.
Alan è il mio inizio ed anche la meta.
"Andiamo a fare colazione?"
Stoppo il lavoro sapendo che continuerò più tardi, dopo un bel caffè e una bella doccia.
Andiamo verso la cucina e lui mi tiene per mano, la stringe forte ma senza farmi male.
Lui inizia a preparare e cerco di dargli una mano ma sento il mio telefono suonare dalla camera domandandomi chi possa essere a quest'ora. Vado a recuperarlo e immediatamente rispondo.
"Ciao Dolcezza, spero tu sia sveglia e pimpante perché questa sera c'è una gara importante"
Scott ha la voce impastata dal sonno e deduco che anche lui abbia ricevuto la notizia da poco.
"Certo Scott, ma chi l'ha richiesta? Ormai è da un po' che nessuno chiama per sfidarmi."
"Fonte anonima."
Ho un brutto presentimento data la sua risposta.
Aspetto un paio di minuti prima di tornare di là e penso che nonostante nella mia vita sia subentrato Alan, questa continua ad andare a rotoli, in modo impeccabile.

FIGHT OR FLIGHT, LA FUGA DELLA RAGAZZA INCHIOSTRODove le storie prendono vita. Scoprilo ora