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Alan
Rachele non è ancora tornata, so perfettamente che le gare si sa quando iniziano ma non si sa quando finiscono.
Sono sempre teso quando lei gareggia, non sai mai che elementi puoi trovare a certi incontri e ho sempre paura che possa succederle qualcosa.
Ma lei mi vieta di essere presente perché sarebbe con la testa altrove e io voglio tutto tranne che si faccia del male in macchina.
I ragazzi hanno deciso di auto-invitarsi a casa mia e come sempre urlano davanti alla play.
Ormai è notte, ma loro sono troppo svegli per andare a dormire e io sono troppo in ansia per Rachele.
Suonano al campanello e i ragazzi iniziano a fare versi da animali, perché la pizza è arrivata.
Apro la porta, mi sarei aspettato tutti, ma non lei: Medusa.
"Ciao amore mio, ti sono mancata?"
Entra in casa senza che io le dia il permesso, saluta i ragazzi e loro subito iniziano a fischiare come se non avessero mai visto una ragazza in tutta la loro vita.
Ma io non voglio vederla, non voglio sentire mezza parola da lei, non voglio che torni nella mia vita sapendo che mi farà nuovamente del male.
Ho sofferto mesi per lei, non voglio tornare a sentire quell'amara sensazione che ho provato quando lei mi ha tradito, o quando mi ha lasciato.
"Non sei la benvenuta Medusa, vattene."
Sul suo viso spunta un sorrisino diabolico, proprio come il suo nome.
"La tua nuova ragazza è già venuta a piangere dicendo che le ho fatto male, e dov'è adesso la tanto amata Rachele?"
Ora sono seriamente preoccupato.
"Che cosa le hai fatto?"
"Forse ho sabotato la gara con qualche aiutino e Rachele si è fatta un po' male e la sua macchina... bam, distrutta.
Un po' di sana competizione non fa mai male, lo sai come sono Alan, non esserne stupito."
Ho sempre creduto che fosse una persona diversa, che il tempo passato in comunità per disintossicarsi le facesse capire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Come ci si deve realmente comportare con una persona, per poter essere alla pari e portarsi rispetto a vicenda.
Ma da quel che vede a lei non importa nulla se non di sé stessa, del suo piacere, di ciò che la rende brutalmente sexy e di quanto riesca a sottomettere le persone usandole come marionette.
"Dai, vuoi dirmi che non ti faccio nessun effetto?"
Nonostante sia passato del tempo, nonostante mi abbia fatto stare una merda, lei non ha mai smesso di avere un certo potere su di me.
Mi attira a sé come il sangue attira gli squali.
"Cosa vuoi Medusa?"
Mi si avvicina e inizia ad accarezzarmi il viso, mi sfiora le labbra con le sue, mi morde il lobo dell'orecchio e mi sussurra: "Mi sembra ovvio, voglio te Alan."
Sento i miei ormoni farsi strada in mezzo ai pantaloni, ma devo rimanere concentrato sapendo la persona che ho davanti.
E Rachele non sarebbe felice di sapere che mi sono scopato la mia ex, quando ore prima l'ho fatto con lei.
"Io no, quindi gira i tacchi."
"Non mi inviti nemmeno per bere qualcosa? In amicizia..."
Sono combattuto, avere Medusa qua significa una sola cosa: guai.
Chiudo la porta di casa, dandole ciò che vuole, l'entrata per rovinarmi nuovamente la vita.

Medusa ormai è qui da ore e non da segno di mollare facilmente la presa e levarsi -una volta per tutte- dai coglioni.
"Quindi questa Rachele è importante per te amore?"
È seduta da parte a me e appoggia la sua mano sulla mia gamba, un po' troppo vicino al mio membro, così gliela levo bruscamente.
"Si lo è, moltissimo."
Vado a recuperare qualcosa di forte da bere non reggendo più questa assurda situazione.
"Dai parlami di lei. Ti ha mai detto di aver mandato in ospedale uno sfidante durante una gara? E di essere sotto effetto di cocaina durante quella stessa gara ma di averla scampata per aver corrotto due poliziotti?"
Rachele non mi ha mai raccontato questa storia e non sono sicuro che sia vera, Medusa è sempre stata barava a raccontare cazzate.
"No, ma non mi interessa. Non fa più certe cose."
"La tua piccola Rachele non è così docile come sembra, prima mi ha dato un pugno in faccia."
Inizio a ridere immaginandomi la scena.
"Forse perché te lo meritavi." lei fa una smorfia.
Continuo a bere e l'alcol fortunatamente inizia a fare effetto e ringrazio mentalmente Dio per aver creato questa bevanda proibita.

FIGHT OR FLIGHT, LA FUGA DELLA RAGAZZA INCHIOSTRODove le storie prendono vita. Scoprilo ora