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Non sono mai stata brava con gli inizi.
Non so mai come partire e ho sempre il terrore che possa non piacere e non attirare l'attenzione quanto basta.
L'inizio fa sempre questo effetto, non sai che parole usare, come dirle, dove posare gli occhi e hai paura.
Io li ho sempre detestati gli inizi, forse perché non sono così simpatica o loquace.
Ho sempre una nuvola grigia che mi segue ovunque, all'apparenza, ma in fondo so essere anche positiva in qualche mio modo strano e malsano.
Ripeto: odio gli inizi, dei film, dei libri, delle amicizie, degli amori... ho persino odiato l'inizio della mia vita, ma non quello della mia rinascita.
Sono scappata pur di ricominciare da capo, ho fatto la vigliacca cercando di evitare quella che era la mia condanna senza sapere quale peccato avessi compiuto per essermela guadagnata.
Le persone con la coscienza sporca fanno questo, ti intaccano il loro male e la loro sporcizia pur di alleggerirsi l'anima, danneggiando la tua, provocando la parte oscura che si cela sotto la tua pelle cercando di renderti come loro.
Io sono scappata da queste persone prima che potessero sporcarmi dentro, più di quanto io lo faccia da sola, ho le mani pulite ma i miei demoni non cessano di ricordarmi quanto io sia peccatrice, nera e vuota.
Ho sempre cercato di capire il motivo per il quale io fossi incazzata con il mondo e sono arrivata ad una conclusione.
Mi sono sempre sentita stretta in questa vita, ho passato momenti di merda come tanti e non mi sono mai tirata indietro quando trovavo un ostacolo.
Ma la cosa che mi faceva uscire dai gangheri era non essere capita, questo mi rendeva la vita difficile, e la rabbia repressa giocava brutti scherzi.
Ho creduto che fosse solo il momento dell'adolescenza, quello in cui hai timore di parlare con gli adulti perché sicuramente non capiranno i complessi mentali che ti risucchiano il cervello, ma poi crescendo ero continuamente arrabbiata, rancorosa e l'orgoglio non riuscivo a metterlo da parte.
Non essere capiti è la cosa peggiore che ti possa capitare, perché il dolore, l'ansia, la pesantezza che ti porti appresso non puoi condividerla con nessuno, o con chiunque.
Purtroppo le persone che scegliamo di avere a fianco influiscono sul tuo modo di ragionare ed io ho avuto accanto gente che non si dimenticava di farmi sentire sbagliata, problematica, diversa, nessuno.
Ma con il tempo ho capito che essere diversa era il modo giusto per essere me stessa.
Questo libro parla della mia vita complessata, non tutto ciò che c'è scritto però è vero ma è frutto della mia immaginazione.
Chiunque lo legga voglio che capisca che c'è sempre un inizio ed una fine, che siano negativi o positivi.
La vita è così, bisogna vivere alla giornata per scoprire cosa ci sarà domani.
Ma bisogna farlo, non per gli altri, ma per sé stessi.
Io ci sono arrivata, rotta, ma ci sono arrivata.
E voi?
Voi in che modo volete arrivare alla vostra fine?
In che modo volete costruire il vostro inizio, o la vostra ripresa?

FIGHT OR FLIGHT, LA FUGA DELLA RAGAZZA INCHIOSTRODove le storie prendono vita. Scoprilo ora