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Purtroppo l'ora della gara è giunta e la mia ansia non fa altro che crescere.
Ho pregato Alan di non venire perché la sua presenza potrebbe solo creare preoccupazioni e voglio avere la mente il più libera possibile.
Quindi eccomi qua, sulla mia fidata Ford focus RS in cerca di qualche pensiero che possa calmarmi e qualche indizio sullo sfidante anonimo.
Sono in posizione quando un Opel corsa OPC modificata mi si affianca, è buio e non riesco a vedere il guidatore.
Automaticamente sento il cuore iniziare a battermi forte e il respiro farsi più corto e frequente.
Questa volta la gara non consiste in un solo rettilineo, ma sono presenti varie curve in cui bisogna praticare dei drift perfetti, a meno che non si voglia perdere la gara subito alla prima svolta.
Inizio a sgasare e la Opel mi risponde in automatico.
La ragazza che da il via alla gara si posiziona al centro delle due macchine, si sfila il reggiseno per poi farlo cadere.
Parto sgommando e riesco ad essere in testa mentre la Opel è dietro di me di qualche metro.
Schiaccio l'acceleratore e inizio a fare la prima curva, il drift mi viene in modo impeccabile nonostante tocco il retro della macchina contro un muretto.
Guardo lo specchietto centrale e vedo che la Opel fa più fatica a farlo e capisco che il guidatore non è un professionista, o comunque non fa spesso queste gare.
Mancano meno di cento metri al traguardo quando due macchine sbucano contemporaneamente da due strada secondarie parallele nell'esatto momento in cui ci passo davanti, colpendomi violentemente ai lati della macchina.
Colpisco il viso sul volante e qualcosa di caldo inizia a uscirmi dal naso, i vetri della macchina sono ovunque e li sento dappertutto.
Le due che mi hanno colpita si spostano velocemente e la Opel mi sorpassa vincendo la gara.
Mi sento spaesata, la testa inizia a farsi pesante e la vista difficile.
Sono ferita nell'orgoglio.
È la prima gara che perdo da quando ho iniziato a gareggiare.
Chiunque sia la persona su quella Opel aveva già programmato tutto pur di non farmi vincere, umiliandomi, togliendomi il titolo di miglior pilota di gare illegali.
Corro verso il marasma di persone per scoprire il colpevole di tutto questo, ma soprattutto per tirargli un cazzotto in faccia per avermi distrutto la macchina.
Ty e Scott corrono verso di me.
"Cazzo ti e successo?"
Sono paralizzata sul posto perché in lontananza vedo lei, la persona che credevo lontana anni luce, la mia migliore amica, la stessa amica che ha distrutto la mia esistenza per anni causata dalla sua dipendenza... e dalla mia.
"Medusa?"
Il mio incubo continua a persistere ed esistere.
"Ciao piccola Lele, come stai? Mi avevano detto che eri la migliore ma vedo che ancora non ti sei fatta furba."
Vado verso di lei e la colpisco forte, il suo volto inizia a sanguinare, proprio come dentro di me.
"Però continui a rimanere una stronza."
"Avrò imparato dalla migliore, non credi Medusa?"
Inizia a ridere e questo suono mi porta indietro nel tempo, ricordandomi quante vite ha rovinato solamente con questa gesto.
"Dimmi Rachele, come si sta a sapere che ti scopi l'ex di quella che era la tua migliore amica?"
Faccio un sorriso, perché con questa frase capisco quanto le stia rodendo il culo.
Alan aveva scelto lei, ma lei ha preferito scegliere tutti gli altri tranne lui.
Ma adesso lui ha scelto me e io continuerò a sceglierlo.
"Io mi sento bene, sei tu che non dormi bene la notte sapendo che qualcuno ha ottenuto qualcosa che tu stessa hai deciso di buttare all'aria."
Si è ammutolita, colpita e affondata.

La gente inizia a sparpagliarsi per tornare a casa prima che possano arrivare gli sbirri e fare un blitz a sorpresa.
Io invece, per quel che posso, cerco di spostare la mia macchina a lato della strada, sapendo che dovrò spendere un sacco di soldi per il carro attrezzi e per sistemarla, aggiungendo varie modifiche che avevo in mente prima che una stronza decidesse di fare la mitica e barare durante una gara con l'aiuto di persone esterne.
Il dolore fisico inizia a farsi sentire, l'adrenalina inizia a scendere come la botta di una potente droga dopo ore averla ingerita.
Le lacrime scendono senza permesso, sono calde, salate e distruttive.
Non ho mai creduto al destino e ora sono ancora più convinta che ciò che ci succede è il risultato delle nostre scelte, giuste o sbagliate che siano.
Il karma è l'unico che la fa pagare a tutti... ed io mi chiedo cos'abbia fatto di così cattivo per meritarmi tutto questo.
E poi capisco, io sono il mio karma.

FIGHT OR FLIGHT, LA FUGA DELLA RAGAZZA INCHIOSTRODove le storie prendono vita. Scoprilo ora