Bakugou Katsuki X Reader
"𝘠𝘰𝘶'𝘳𝘦 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘵 𝘵𝘰 𝘮𝘦 𝘺𝘰𝘶 𝘱𝘪𝘦𝘤𝘦 𝘰𝘧 𝘴𝘩𝘪𝘵"
Da una semplice frase non credo che possiate capire molto, quindi vi consiglio di leggere i primi capitoli per vedere se la storia vi piace.
Vi avver...
La musica proveniente dalla radio e il leggero ticchettio delle dita di Katsuki sul volante erano gli unici rumori che rompevano il silenzio nella macchina.
Mentre la macchina andava avanti il vento mi passava tra i capelli facendoli volteggiare all’aria…
La mia piega era letteralmente andata a puttane ma forse stavo meglio così.
Mentre Katsuki continuava a guardare la strada mi mise una mano sulla coscia stringendola con malizia e iniziando ad andare sempre più in profondità, fino a raggiungere il mio interno coscia.
“Secondo me dovresti concentrarti sulla guida…” dissi io.
“Tsk, te l’ho detto…mi piace quel vestito…” disse lui, togliendo la mano e rimettendola sul volante.
“Ti piace il vestito eh…secondo me preferiresti togliermelo…” dissi io, ghignando.
“Be può essere…se non fossimo già in ritardo probabilmente avrei accostato già da un bel po’ e solo Dio sa che cosa avremmo fatto…” disse lui, guardandomi di sottecchi con un ghigno.
Io ridacchiai, appoggiando una mano fuori dalla macchina e toccando il vesto…
“Be questo sarebbe stato tutto da vedere…credo che sarebbe stato piuttosto scomodo farlo in macchina…” dissi.
Il biondo non rispose.
“Ma questo non vuol dire che stasera non possa succedere niente…lo deciderà il destino…” dissi io, facendogli l’occhiolino.
“Fanculo il destino…entro domani mattina stai pur sicura che ti toglierò quel vestito…” disse lui, in tono malizioso e continuando a guardare la strada.
Io non risposi.
Mi limitai a guardarlo di profilo e a continuare ad ascoltare la musica.
….
Dopo poco arrivammo vicini al luogo dove si sarebbe dovuto tenere il gala.
Le luci del Hotel a 5 stelle che avrebbe ospitato l’evento si poteva già vedere da dietro la collina davanti a noi.
“Vediamo di fargli capire che sono le star della serata…” disse il biondo accelerando.
“Mhm…è infantile…ma ho lo strano impulso di far morire tutti di invidia…” dissi io, ghignando.
“Questa è la mia ragazza!” disse il biondo, ghignando.
Dopo di che arrivammo davanti ai cancelli dell’Hotel e il biondo parcheggiò l’auto in uno dei parcheggi più vicini all’entrata.
La struttura era enorme e molto illuminata.
Davanti all’entrata dell’edificio era steso un tappeto rosso con attorno delle transenne dorate che servivano a contenere i giornalisti.
Una volta che io e il biondo scendemmo dall’auto venimmo scortati da quattro guardi del corpo fino all’inizio del piccolo red carpet che portava all’interno dell’Hotel.
Prima di percorrerlo io e il biondo ci guardammo negli occhi, annuendo entrambi.
Dopo di che il biondo mi prese per la mano e iniziò la nostra sfilata verso l’interno dell’edificio…
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