6. Seconda Parte

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Erano esattamente le undici e cinquantotto quando infilai la mano sotto il cuscino afferrando la busta dalla carta porosa e rovinata

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Erano esattamente le undici e cinquantotto quando infilai la mano sotto il cuscino afferrando la busta dalla carta porosa e rovinata. Quello era il regalo che papà mi aveva lasciato nella sua stanza e sapevo che "il momento perfetto" era proprio alle dodici spaccate. Esattamente come voleva mamma, appena nasce il Natale.

Perciò, con mani tremanti per l'emozione, accesi la candela e restai seduta sotto le coperte a fissare il piccolo orologio. E più lo osservavo meno il tempo sembrava passare... sentii il mio potere chiamarmi sottopelle chiedendomi di lasciarlo uscire per portare avanti le lancette. Così chiusi gli occhi e cominciai a contare fino a sessanta, ma mi bloccai quando sentii le campane della piazza intonare il loro primo tocco, poi un altro e solo al terzo aprii finalmente gli occhi. A quel punto, con ancora le mani tremanti e il cuore martellante, presi il tagliacarte e sfilai la lettera... con mia grande sorpresa notai subito che la calligrafia non era quella di mio padre, ma di mia madre. Doveva averla scritta prima di morire, ma perché scrivermi una lettera quando poteva benissimo entrare nella mia stanza e parlare con me?

Perciò con mille domande nella mente e il cuore in subbuglio mi accinsi a leggerla.

*

Mia dolce Marilyn,

Se stai leggendo questa lettera probabilmente non sono a festeggiare il Natale con voi e la cosa mi rende profondamente triste, mia dolce bambina. So che per voi la mia morte è stata una tragedia inaspettata, ma il medico mi aveva avvertito mesi fa che stavo male e questo mio dolore si sarebbe potuto aggravare durante il parto... spero solo che Martha, l'angelo che porto in grembo, mi sopravviva.

Mary, tu sei l'ultima strega della nostra famiglia rimasta in vita, quindi prenditi cura di tua sorella e insegnale a diventare una donna speciale come lo sei tu, falle capire che è importante essere dei Noi e non dei Loro. Dille che la magia può essere buona se usata da cuori puri, ma che è essenziale per noi non farne mai uso.

Dille che mamma le vuole bene, come ama te e i tuoi fratelli. Restate sempre uniti, qualsiasi cosa succeda.

C'è un'ultima cosa, mia dolce bambina, che non ti ho ancora rivelato, ma credo che sia il momento giusto per farlo dato che mi ero ripromessa di parlartene al tuo diciottesimo anno di età. Sono stata debole però, Mary... ho sempre preso tempo finché il tempo non si è portato via me! Mi ripetevo che era l'unico modo per non ferirti, ma in realtà era me che non volevo ferire, perché, vedi, io mi sento responsabile per la tua triste sorte.

Quindici anni fa, Mary, prima che la magia fosse considerata così pericolosa, quando ancora potevamo fingere di non esistere, vennero a casa nostra due donne, o per meglio dire due streghe, che volevano il mio aiuto per distruggere la monarchia e la famiglia Wardwell prima di tutto. Vedi, questo gruppo di donne, è convinto che re William sia un uomo malvagio e che persone come noi non dovrebbero continuare a nascondersi per paura di ciò che sono veramente. Volevano essere libere di dire al mondo: io sono una Strega.

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