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A discapito di quello che diceva Charlotte, la cucina di Gilbert era divina, non mi ero mai sentita così sazia! Spostai lo sguardo verso l'albero accesso, poi verso il televisore (davano il telegiornale) finendo per incrociare lo sguardo con quell...

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A discapito di quello che diceva Charlotte, la cucina di Gilbert era divina, non mi ero mai sentita così sazia! Spostai lo sguardo verso l'albero accesso, poi verso il televisore (davano il telegiornale) finendo per incrociare lo sguardo con quello di mio fratello Gilbert. Infilai la mano nella tasca della gonna e strinsi tra le mani la caramella, giocando con la pellicola di plastica trasparente che l'avvolgeva.

«Mary, tutto bene?» domandò mio fratello spostando gli occhi azzurri verso il gemello, quasi a chiedere conferma ai suoi timori. «Sei rimasta in silenzio tutta sera. È per papà e mamma, vero?»

«Mary, papà sta bene e mamma...» attaccò Edwin, ma non avevo nessuna voglia di sentire come andava a finire quella frase così lo bloccai.

«Stavo pensando a Phil Martin» dissi tirando un profondo respiro.

«Ancora lui?» domandò Charlotte ridendo. «È in fase melodrammatica oggi.»

«Come mai stavi pensando a Phil?» chiese Gilbert ridendo. «Era un ragazzino così strano!»

«Era molto carino» borbottai quasi offesa.

«Papà ha detto di averlo incontrato a palazzo. Lavora lì come maggiordomo, o meglio, sta imparando il mestiere per subentrare al padre» disse Edwin. «A quanto pare è sposato, ma non hanno figli.»

Meglio così! pensai, dato che un loro ipotetico figlio avrebbe potuto essere il bastardo del futuro re di Salem. Perché questa idea mi stava facendo impazzire dalla rabbia?

«Cosa ne pensate del principe Everard?» chiesi un attimo dopo. A questo punto entrambi i gemelli scoppiarono a ridere. «La mia era una domanda seria.»

«Lo so, Mary» disse Gilbert scuotendo la testa. «Ma è ancora divertente, anche a distanza di anni!»

«Cosa?» domandò Charlotte improvvisamente incuriosita. Mia zia invece stava guardando il televisore, incurante della conversazione.

«Mary non te l'ha detto?» chiese Gilbert indicandomi. Charlotte mi guardò confusa. «Quando eravamo a palazzo la nostra indomabile Marilyn ha spezzato il cuore del principe.»

Gli occhi di Charlotte ormai erano fuori dalle orbite. «Non. Posso. Crederci!»

«Non lo fare!» dissi io. «I gemelli amano ingigantire le cose.»

«Certo» disse Edwin scuotendo la testa. «Sicuramente il suo odio per il povero innocente Phil era tutta una nostra impressione. Ogni volta che lo vedeva era pronto a saltargli al collo.»

«Esagerati» borbottai.

«Non posso crederci. Sto per svenire!» disse Charlotte sventolandosi la mano davanti al viso e cadendo verso Gilbert, che la afferrò al volo rimettendola a sedere. «Mi nascondi qualcos'altro, dolce cuginetta?»

«Ancora non avete risposto alla mia domanda: cosa ne pensate del principe?» chiesi di nuovo, dato che erano partiti per la tangente. Possibile che quella famiglia non fosse capace di rimanere concentrata sulle cose importanti?

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