IV

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Thomas spinse i due battenti con un ampio gesto teatrale ed entrando nella stanza spalancò le braccia al cielo

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Thomas spinse i due battenti con un ampio gesto teatrale ed entrando nella stanza spalancò le braccia al cielo. Tuttavia il suo gesto venne completamente ignorato da Everard, che sedeva alla grande scrivania davanti a un computer portatile intento a lavorare, cosa che Thomas trovò estremamente inconsueta. Soprattutto perché erano appena le dieci del mattino...

Sua sorella Mirielda entrò subito dopo di lui. «Tira giù quelle braccia! Sei ridicolo» disse superandolo e con un gesto secco abbassò lo schermo del computer del principe, il quale si limitò ad alzare lo sguardo verso di loro.

«Siamo tornati!» esclamò Thomas aprendo di nuovo le braccia.

«Stavo lavorando» borbottò Everard tentando di riaprire lo schermo, ma Mirielda lo teneva abbassato.

«Lavori troppo» disse la ragazza raggiungendo le tende e spalancandole, poi aprì le finestre facendo entrare un'aria fredda e pungente. «Questa stanza puzza più della stalla!»

«Mi sei mancata, Mirielda» disse Everard ironicamente.

«Che cos'hai fatto in faccia?» chiese Thomas preoccupato sedendosi sulla sedia dall'altra parte della scrivania.

«Brutta serata» rispose semplicemente il principe. Certo non poteva confessare che suo padre lo aveva picchiato perché aveva confuso una strega per un fantasma.

«Hai fatto a botte senza di me?» chiese Thomas con un finto broncio, anche se dentro di lui sentì improvvisamente un terribile freddo. «Che pena ha ricevuto il tuo nuovo amico?»

«Giusto!» disse Mirielda sedendosi accanto al fratello. «I principi non si toccano nemmeno con una rosa.»

«Quel detto vale solo per le donne» la corresse Everard accennando appena un sorriso. Adorava i due fratelli, erano i suoi migliori amici, o meglio, gli unici che aveva dentro le mura del palazzo, però in quel momento voleva disperatamente restare da solo con i suoi demoni.

«È uguale, voi principi siete tutti delle femminucce» rise Mirielda. «Abbiamo sentito che ti sei fidanzato, era ora! Però mi sento offesa... eri così innamorato che ti sei dimenticato di avvertirci?» chiese con una punta di rimprovero. Everard la conosceva abbastanza bene da sapere che era molto offesa dal suo gesto.

«Avete letto il giornale, immagino?» chiese il principe prendendo un profondo respiro e osservando entrambi i fratelli. Thomas e Mirielda Toothaker avevano un anno di differenza, ma nonostante questo sembravo quasi gemelli. Probabilmente perché Thomas era la versione maschile di sua sorella maggiore Mirielda. Infatti avevano gli stessi capelli scuri, quasi neri, e anche gli stessi occhi il cui colore particolare sembrava quasi cambiare con il mutare della luce. Inoltre erano praticamente inseparabili e Everard aveva sempre invidiato questa loro unione. Forse perché lui riusciva a stento a parlare con le sue sorelle.

«La foto di Adelaide Meyer è ovunque. Sono quasi invidioso di te... quella donna è bellissima!» disse Thomas. Anche questa volta Everard sapeva che quasi significava che Thomas aveva già una bella cotta per la sua futura moglie.

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