2.

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"Sono chiaramente brillo" sbiascica Tommaso, muovendosi a tempo di musica restando fermo sul posto. Dà uno sguardo veloce al suo cellulare: sono le tre e mezza di notte, ma è talmente carico che potrebbe stare sveglio a ballare tutta la notte.

Elettra, questa sera, è bellissima. Ha un vestito succinto, che le mette in evidenza le forme, e i capelli lasciati sciolti sulle spalle che le contornano il viso. La conosce da vari anni, hanno frequentato vari locali con lo stesso gruppo di amici e forse non l'ha mai vista così felice come nell'ultimo periodo. Da quando si è sposata si vede che è davvero entusiasta della vita.

"A me lo dici?" gli risponde lei, prendendolo per il polso e facendolo sedere al suo fianco, sui divanetti. Sono un po' in disparte, in un'alta del locale dove la musica è più attutita, e riescono a parlare senza urlare. "Non so nemmeno più quanti anni compio oggi."

"Meglio" ridacchia Tommaso. "Tanto sono sempre troppi. Potremmo restare giovani per sempre, no?" Poi ci pensa su. "Vabbè, ma sto parlando con te che sei sposata. Mamma."

Elettra gli tira uno schiaffo leggero sulla testa, mentre qualcuno le si avvicina per farle gli auguri.

"Guarda che non sono tua nonna. E poi la vita matrimoniale ha i suoi lati positivi."

Tommaso alza un sopracciglio.

"Tipo?"

"Tipo il sesso" risponde Elettra.

Tommaso alza le spalle e "Quello mica si fa per forza da sposati, genio" dice.

Elettra fa una faccia allusiva: "Da sposati migliora, tesoro."

Nello stesso momento arriva Riccardo, Tommaso se ne accorge anche senza voltarsi perché riconosce il tocco delle sue mani, che lo stringono appena sul fianco. Poi si siede al suo fianco, gli afferra una gamba e se la mette sopra alla propria.

"Di che parlate?" si intromette nella discussione, con tono leggero.

Elettra risponde subito: "Di sesso matrimoniale, nulla che voi non sposati potrete mai capire."

Tommaso guarda Riccardo e alza gli occhi al cielo, lasciando cadere l'argomento.

"Dov'eri finito tu, invece?" gli chiede, visto che l'ha perso in mezzo alla folla ancora mezzora prima e non l'ha più visto in giro.

Non è geloso, non lo è mai stato con Riccardo. Sua sorella – che non sopporta Riccardo – gli dice sempre che se non è geloso è solo perché non gli frega niente di lui. Ma Tommaso pensa che sia qualcosa di più: non c'è posto per la sua gelosia, perché quella di Riccardo basta e avanza per entrambi. Riccardo è a tratti ossessivo nei suoi confronti, ha costantemente il terrore che Tommaso lo lasci, che Tommaso non sia sincero con lui, che Tommaso possa scappare. Hanno litigato tantissime volte per questo motivo. E Tommaso gli ha sbattuto in faccia tante porte, ma poi è sempre tornato da lui perché qualcosa gli dice che non potrà mai avere di meglio.

Tommaso sa di essere una persona difficile: è forte, sa quello che vuole dalla vita, sa cosa gli piace essere, è disinibito, libero, folle. Però le relazioni l'hanno sempre terrorizzato. Nel momento in cui crede di essere completamente nudo (e non dai vestiti) arriva il terrore di essere ferito, di essere lasciato solo. Quello che lo porta a tornare sempre da Riccardo, nonostante tutto, è la certezza che con lui non sarà mai completamente privo di maschere, perché Riccardo non è in grado di fargliele cadere tutte e questo Tommaso lo sa con certezza: Riccardo è troppo concentrato a tenerselo stretto per rendersi conto che Tommaso non sarà mai davvero suo.

Non può ferirlo, se non lo vede davvero.

"A salutare degli amici" gli risponde Riccardo. "Tu hai smesso di ballare come una troietta? Sai che poi sono geloso marcio di chi ti guarda."

Sempre un po' di me su di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora