6.

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"Questo pollo non sa di nulla, amore."

Tommaso alza gli occhi dal piatto, senza finire di tagliare la sua bistecca. Che è buona, tra parentesi.

"Ovvio" ribatte, fulminandolo con lo sguardo. "Non ho messo il sale sulla tua, visto che l'altra volta ti sei lamentato che fosse troppo salata."

Tiè.

Riccardo posa la forchetta sul tovagliolo e accavalla le gambe. Stanno facendo una cena simil-romantica, anche se sono vestiti in tuta da ginnastica, per festeggiare il nuovo incarico di Riccardo, che è stato ufficialmente assunto, dopo mesi e mesi. Gli ha telefonato entusiasta subito dopo pranzo, quasi urlando al telefono, e Tommaso si è proposto di cucinare qualcosa per cena, così che potessero passare un po' di tempo insieme e allo stesso tempo bere e ubriacarsi e fare sesso. Ha cucinato per tre ore, dopo aver chiamato Lazzaro per disdire un impegno lavorativo che aveva nel pomeriggio. Poi ha apparecchiato la tavola con dei piatti nuovi ed è andato a comprare del vino.

Ed ora sono qui, seduti uno di fronte all'altro, con tre candele accese sul tavolino in mezzo a loro. Riccardo ha parlato tutto il tempo del suo nuovo lavoro, che inizierà tra qualche settimana. All'inizio Tommaso ha ascoltato curioso, gli ha fatto qualche domanda, si è mostrato felice. E' davvero entusiasta per Riccardo, perché sa quanto impegno ci ha messo. Solo che, come ogni volta, si sente come se le sue cose venissero messe in secondo piano, perché Riccardo non gli domanda mai come stia davvero, come stia andando il suo lavoro, se è felice della vita che sta vivendo.

E si lamenta. Si lamenta di ogni cosa. Il vino è troppo freddo, la bistecca non ha sale, l'appartamento di Tommaso è troppo piccolo e umido, Tommaso è troppo tutto.

Tommaso ha, letteralmente, i coglioni girati, perché ha passato ore a cercare di rendere tutto perfetto per lui. Ma la verità è che le cose non saranno mai perfette, mai, perché Tommaso non è e non sarà mai abbastanza.

"Non serve che mi rispondi così, Tommaso, era solo un commento" ribatte Riccardo, allora. Poi, probabilmente per chiudere l'argomento, solleva il bicchiere a mezz'aria e "Brindiamo a questo nostro nuovo inizio?" gli propone.

Questo è il tuo nuovo inizio, non il mio, si ritrova a pensare Tommaso. E' un pensiero veloce, che se ne va via subito, ma che lascia il segno da qualche parte dentro di lui.

Tommaso annuisce, cercando di sorridere. Solleva il bicchiere, brindando. Poi beve il vino tutto d'un fiato.

"Non bere così veloce, che poi ti va tutto di traverso" lo sgrida Riccardo.

Tommaso alza gli occhi al cielo, cerca di non sbottare perché non ha voglia di litigare e "Va bene, mamma" lo prende in giro.

Riccardo alza gli occhi al cielo, addenta un po' di patate al forno e poi riprende a parlare di stoffe, modelli di abbigliamento e del suo futuro capo che è davvero uno stronzo.

Tommaso lo ascolta, versandosi un bicchiere di vino dopo l'altro. Dopo poco è praticamente ubriaco, ma crede che sia il solo modo per sopportare tale tortura.

Bere... e parlare su Whatsapp con Francesco Oppini.

Francesco è semplicemente meraviglioso. In tutti i sensi. Quella mattina, fumando e bevendo caffè, hanno parlato per ore e Tommaso non si è annoiato un singolo momento. Francesco gli ha parlato del suo lavoro, di come ci si sente ad avere un proprio programma, di quanto sia difficile ma emozionante rivedersi in televisione. Gli ha raccontato di sua madre, della sua infanzia passata dietro le quinte a colorare con i pennarelli, del suo amore per le macchine. Quando Tommaso gli ha rivelato di non avere nemmeno la patente, Francesco l'ha preso in giro, ma in modo delicato. Poi Francesco gli ha chiesto della sua vita e Tommaso si è ritrovato, per la seconda volta, a raccontargli di quanto voglia realizzare i propri sogni, lottando con le unghie e con i denti, e di quanto sia bello quando qualcuno per strada lo riconosce e lo ringrazia. Hanno parlato di vacanze al mare, di Instagram, di tatuaggi – Francesco gli ha mostrato i suoi, che gli decorano il braccio, spiegandoglieli uno ad uno e Tommaso ha ricambiato, facendolo ridere quando gli ha rivelato di aver tatuato sui piedi genitore 1 e genitore 2.

Sempre un po' di me su di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora