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Sono le quattro del mattino di un martedì come un altro. Francesco ha caldo e non riesce più a dormire, ha le braccia al di sopra delle lenzuola e le dita che tremano. C'è solo silenzio, a quest'ora della notte. Sembra quasi di essere in un limbo, quando si è svegli mentre tutti stanno dormendo.

I suoi pensieri vanno velocissimi. La sola cosa che lo tiene ancorato a terra, in questo momento, è il respiro di Cristina, che dorme distesa al suo fianco, i capelli scuri che le ricadono sulla spalla. La stanza è buia, ma gli occhi di Francesco riescono lo stesso a captare la sua figura esile: sta dormendo quasi raggomitolata su se stessa. Sembra fragile, ma non lo è.

Francesco cerca di calmarsi. Ogni tanto gli capitano questi momenti di caos: ha una vita talmente movimentata e trafelata che spesso mette il cervello in stand-by per non pensare. Solo che poi questi momenti arrivano e lo colgono impreparato.

La vita di Francesco non è mai stata normale. E' figlio d'arte: padre calciatore, mamma show girl. Questo l'ha sempre fatto stare sotto i riflettori, fin da quando era un bambino. Si ricorda di quando aveva appena sei anni e colorava con i pennarelli nei camerini di qualche trasmissione televisiva, mentre aspettava che Alba finisse di lavorare. E' nato e cresciuto con il calcio nel sangue: suo padre gli raccontava gli schemi delle partite di calcio, prima che si addormentasse, gli raccontava cos'è il fuorigioco e come si diventa dei campioni. Francesco non guardava i cartoni animati, guardava le partite di calcio e fingeva di essere un telecronista, un arbitro, un giornalista. Non è mai stato bravo a giocare a calcio, ma è sempre stato bravo a guardarlo. E, nel corso degli anni, è riuscito a trasformare la sua passione per il calcio in un lavoro, non senza fatica.

Ha iniziato lavorando a 7gold, commentando le partite della Juventus con un'enfasi tale che è finito spesso su Youtube. Ha studiato, si è informato, ha cercato di essere sempre al passo con tutto. Poi, un po' alla volta, hanno iniziato a rendersi conto che avesse talento: ha iniziato ad essere invitato come ospite a Tiki Taka, poi è diventato opinionista sportivo fisso. Poco dopo, ha firmato un contratto quinquennale con Sky, ha lavorato per un po' come telecronista di alcune partite di serie A. Ma si sono accorti tutti che era sprecato: Francesco ha tante idee, carisma, voglia di fare. E così, due anni fa, si è realizzato il suo sogno più grande: avere un programma sportivo solamente suo, che va in onda il mercoledì, il venerdì e la domenica su Sky Sport.

Francesco sospira, poi si alza, cercando di non svegliare Cristina. Afferra il cellulare, poggiato sul comodino, e va verso la cucina, al buio.

Solo quando arriva nella stanza, accende la luce. Chiude la porta, si avvicina al bollitore e lo riempie d'acqua. Ha bisogno di una camomilla, ha decisamente bisogno di una camomilla.

Tra le cose che lo turbano in questa notte, c'è per prima cosa il suo rapporto con Cristina, perché non sta andando proprio come se lo sarebbe immaginato e la litigata del pomeriggio ne è stata l'ennesima dimostrazione.

Conosce Cristina da più di dieci anni, sono stati amici a lungo prima di scoprirsi innamorati. Cristina è stata quella che ha rimesso insieme i pezzi, quando Francesco era spezzato. Li ha incollati con la colla, ha aggiustato le crepe ed è riuscita a tenerlo insieme in moltissimi momenti. Francesco la ama, come si ama una persona che fa parte della tua vita da sempre. Però lei vuole di più: vuole una convivenza seria, vuole pensare ad una famiglia, progettare un futuro vero, fatto di promesse e figli da far crescere. Francesco non si sente pronto. E non sa perché.

O forse lo sa.

L'acqua sta bollendo, Francesco ci versa dentro la camomilla solubile. Si siede sul tavolo, con le gambe che penzolano giù.

Non riesce a smettere di pensare.

C'è qualcosa che Francesco si porta dentro da quasi vent'anni. Qualcosa che ha seppellito sotto a mille altre cose, ma che è sempre rimasto lì a ricordargli che per realizzare il suo sogno avrebbe dovuto fare dei sacrifici. Quando ignori qualcosa per così tanto tempo, quasi credi che sia svanito nel nulla. Ma poi basta così poco per far tornare tutto a galla: tutto quello che credevi di poter dimenticare, ma che non puoi dimenticare davvero perché è parte di te.

Sempre un po' di me su di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora