19.

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Tommaso si sta versando un po' di vino bianco, quando Aurora compare al suo fianco improvvisamente e lo fa sobbalzare. Qualche goccia di prosecco finisce sul ripiano di marmo della cucina.

Tommaso si porta la mano al petto e con fare melodrammatico esclama: "Se volevi farmi prendere un infarto, beh, ci sei quasi riuscita."

Aurora fa scontrare il fianco col suo, dandogli una spintarella.

"Onestamente la tua morte mi avrebbe toccato meno rispetto al fatto che si sarebbe rotto quel bicchiere" afferma, ridendo. "Non hai idea di quanto costi."

"Tanto sei ricca" ribatte Tommaso, facendole la linguaccia. "Sono ricco anche io: te ne avrei ricomprati dieci."

Aurora alza gli occhi al cielo, poi fa un salto e si siede sul ripiano della cucina, al suo fianco. Fa dondolare le gambe nude. Indossa una gonna nera, elegante, e dei sandali argento ai piedi.

"Comunque siete veramente belli da vedere" esordisce, cambiando argomento. Le sfugge un sorrisino dolce. "Si legge dai vostri occhi quanto vi fate del bene a vicenda, era da anni che non ti vedevo così a tuo agio con qualcuno."

Tommaso arrossisce sulle guance e sorride. E' un sorriso timido, ma felice, uno di quei sorrisi che non riesci a trattenere nemmeno se ci provi.

"Guarda te se non sono un bravo migliore amico" borbotta, scuotendo le spalle e facendo il sarcastico, cosa che fa sempre quando è in imbarazzo. "Te l'ho pure fatto conoscere prima che tu te ne vada in Grecia a ubriacarti e a sfoggiare la tua infinita collezione di occhiali da sole, stronza."

Aurora ride e "Era il minimo, viste tutte le cose che mi hai nascosto riguardo a lui" dice, tirandogli uno schiaffo sul braccio nudo.

Tommaso storce le labbra, fingendosi profondamente offeso.

"Sì, lo so, sono stato imperdonabile a non dirti che ci avevo scopato, okay. Sei un disco rotto, Auri."

Aurora gli ruba il bicchiere di vino dalle mani e ne beve un sorso.

"Mi ami comunque" è quello che gli risponde, semplicemente. Ed è la verità.

Tommaso si appoggia con la schiena al tavolo, guardandola. E non gli sembra vero di essere qui, nella cucina di Aurora e del suo ragazzo, a parlare con lei, mentre in salotto Goffredo e Francesco stanno tranquillamente parlando di calcio, di formazioni e di portieri scadenti. Non ci avrebbe creduto, se un mese fa gli avessero detto che sarebbe stato qui, con Francesco, a mangiare crostini al salmone dopo aver passato tutto il pomeriggio in giro per Milano a cercare una bottiglia di vino.

Onestamente, nulla di quello che è successo nelle ultime settimane se lo sarebbe mai aspettato. E' cambiato tutto, ma è anche un po' come se non fosse cambiato nulla. E' stato quasi naturale iniziare a conoscersi anche sotto altri aspetti, scoprire le abitudini più intime dell'altro, vedersi praticamente tutti i giorni, complice anche l'estate e le vacanze dal lavoro. Tommaso ha iniziato a sperimentare nuovi piatti, usando la cucina di Francesco, provando ad insegnargli le cose base: ti prego, Oppini, ti scongiuro, non puoi non saper nemmeno quanto sale mettere nell'acqua. Tommaso adesso sa che Francesco usa il bagnodoccia ai frutti di bosco, che a volte parlotta nel sonno, che odia condividere il dentifricio. Sa quali punti sfiorare del suo corpo per farlo impazzire in due secondi, sa com'è bravo ad abbracciare, conosce quasi a memoria ogni angolo di casa sua.

Sono passate due settimane da quando hanno iniziato questa cosa, tra loro, e non c'è stato un secondo in cui Francesco non ci sia stato. Ogni promessa, che gli ha fatto solamente con gli occhi, l'ha mantenuta.

Sempre un po' di me su di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora