14.

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Francesco ha dormito di merda. Anzi, non ha proprio dormito. Ha passato la notte a rigirarsi in quel letto nel quale ha vissuto la sua adolescenza e i suoi vent'anni, pensando a tutto quello che ha sbagliato in questi mesi. E a tutto quello che non ha mai avuto il coraggio di dire in questi anni. Ha riflettuto su tante cose: su quello che ha perso, su quello che ha guadagnato, su come trovare la forza di chiudere un capitolo così grande della sua vita per gettarsi nell'ignoto che lo attende.

Però ha anche capito che, nonostante tutto, la sua relazione con Cristina era agli sgoccioli già da prima. Non c'è mai stata davvero passione, tra loro, ma solo una quotidianità che si sono costruiti addosso per paura di restare soli. Francesco si è aggrappato a lei perché non riusciva a stare a galla da solo, perché ogni giorno alzarsi dal letto era sempre più difficile e perché è bello e rincuorante sapere che a casa c'è qualcuno che ti aspetta. Non è mai stata una bugia, Francesco l'ha davvero amata, ma non come ha amato Luana. Non come si amano i grandi amori.

Sta pensando ancora a questo, mentre è seduto al tavolo della cucina di sua madre. Sta inzuppando una gocciola dopo l'altra nel caffelatte ed è talmente concentrato che nemmeno si accorge che Alba l'ha salutato.

Si rende conto di non essere più solo solamente quando lei gli schiocca le dita davanti al naso.

"Terra chiama Francesco" lo prende in giro, sedendosi di fronte a lui e rubandogli il sacchetto di biscotti.

Francesco sussulta appena sulla sedia e "Da quando in qua sei così silenziosa? E cosa ci fai già vestita?" le domanda, sforzandosi di sorridere.

Alba alza le spalle. E' già truccata, indossa una camicia elegante verde smeraldo e degli orecchini dorati a forma di cerchio, che le stanno particolarmente bene e che le mettono in risalto gli occhi. Sua madre è semplicemente una forza della natura, Francesco non saprebbe come altro descriverla. Ha un ego smisurato, ma è così lucente che tutti si voltano a guardarla, quando passa. E' forte, indipendente, coraggiosa, entusiasta della vita, sempre in movimento, frenetica, pazza, audace. Tommaso le assomiglia così tanto che, a volte, Francesco è quasi impressionato nell'osservarlo, perché sa già cosa sta per dire. Forse è per questo che mi è sembrato di conoscerti da sempre.

Francesco, per Alba, farebbe di tutto. Sono praticamente cresciuti insieme, alla fine, avendo solamente vent'anni di differenza, e questo ha sempre reso il loro rapporto stupendo e anche molto difficile. Si sono scontrati, non si sono capiti, ma poi si sono sempre ritrovati. E' per questo che Francesco non capisce perché abbia sempre avuto così tanta paura di deluderla.

"Ho un'intervista radiofonica alle undici" risponde Alba, accavallando le gambe. "Purtroppo in radio lavorano anche in estate, poveretti."

Francesco fa scivolare per sbaglio una gocciola nel caffelatte. Gli tremano leggermente le mani, perché non sa da che parte cominciare a parlare.

"Ho dormito qui stanotte" decide di dire alla fine.

Alba ride e "Non me n'ero accorta" scherza, decidendo infine di alzarsi per farsi un caffè. Gli sta dando le spalle, con le mani impegnate ad inserire la cialda, quando gli domanda: "Ti mancavo al punto che non potevi dormire a casa tua o è successo qualcosa?"

Francesco si lascia scappare la prima risata della giornata.

"Hai davvero un ego smisurato, eh" la prende in giro. "Onestamente, mi mancano di più i gatti di te."

Sempre un po' di me su di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora